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- 213 casi di morbillo notificati nei primi tre mesi del 2024, evidenziando un aumento preoccupante.
- L'88% dei contagi ha riguardato persone non vaccinate, sottolineando l'importanza della vaccinazione.
- Calo delle coperture vaccinali al 92% e 86% per la prima e seconda dose, rispettivamente, rispetto al target OMS del 95%.
Nel primo trimestre del 2024, l’Italia ha registrato un significativo aumento dei casi di morbillo, con 213 casi notificati dall’1 gennaio al 31 marzo. Questo incremento rappresenta una situazione preoccupante per il sistema sanitario nazionale, soprattutto considerando che l’88% dei contagi ha riguardato persone non vaccinate. La distribuzione dei casi mostra una concentrazione in tre regioni: Lazio, Sicilia e Toscana, che insieme hanno segnalato il 68% dei casi totali. L’incidenza più elevata è stata osservata in Lazio, con 44,9 casi per milione di abitanti. La fascia di età più colpita è quella dei bambini tra 0 e 4 anni, seguita da quella dei 15-39 anni. Questi dati, coordinati dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), evidenziano una situazione di emergenza che richiede un intervento immediato per ripristinare l’aderenza agli obiettivi vaccinali.
La risposta degli esperti e l’importanza della vaccinazione
Di fronte a questa emergenza, esperti come Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, e Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, hanno espresso preoccupazione e hanno sottolineato la necessità di promuovere campagne per ripristinare la protezione vaccinale. “È partita un’epidemia”, ha dichiarato Bassetti, aggiungendo che “il peggio deve arrivare e temo che sarà a cavallo dell’estate”. La vaccinazione contro il morbillo è essenziale per prevenire la diffusione della malattia, considerando che il morbillo è causato da uno dei virus più contagiosi conosciuti. La copertura vaccinale raccomandata è del 95%, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), per raggiungere l’eradicazione del morbillo. Tuttavia, in Italia c’è stato un calo delle vaccinazioni durante e dopo il Covid, con le coperture della prima e seconda dose scese rispettivamente al 92% e 86%.
Complicanze e trasmissione del morbillo
Il morbillo non è una malattia da sottovalutare, in quanto può avere complicanze gravi in circa il 30% dei casi. Le principali complicanze includono encefalite, otite, polmonite, convulsioni e panencefalite sclerosante subacuta. La trasmissione avviene principalmente in ambito famigliare, ma sono stati segnalati casi di trasmissione in ambito ospedaliero, lavorativo, durante viaggi internazionali e in ambito scolastico. Cinquantasei casi (26,3%) hanno riportato almeno una complicanza, evidenziando la gravità potenziale della malattia.
Bullet Executive Summary
L’epidemia di morbillo che ha colpito l’Italia nei primi mesi del 2024 rappresenta un campanello d’allarme per il sistema sanitario nazionale e internazionale. La riduzione delle coperture vaccinali, registrata negli ultimi anni, ha aperto la strada alla diffusione di una malattia altamente contagiosa e potenzialmente pericolosa. La situazione richiede un impegno proattivo da parte delle istituzioni sanitarie per promuovere la vaccinazione e prevenire ulteriori contagi. Una nozione base di farmaceutica correlata a questa tematica è l’importanza della prevenzione attraverso la vaccinazione, uno strumento fondamentale per il controllo delle malattie infettive. A un livello più avanzato, la comprensione dei meccanismi di trasmissione e delle dinamiche epidemiologiche del morbillo può aiutare a elaborare strategie efficaci per la sua eradicazione. La situazione attuale stimola una riflessione sulla necessità di mantenere alte le coperture vaccinali per proteggere la popolazione da malattie prevenibili e sottolinea l’importanza dell’investimento in campagne informative e di sensibilizzazione.