La crisi farmaceutica e di personale negli ospedali calabresi: un’analisi approfondita

La situazione della carenza di farmaci e dispositivi medici nelle strutture ospedaliere calabresi, in particolare nel plesso Pugliese-Ciaccio, sta diventando sempre più critica. Il Coordinatore regionale del Si Cobas Calabria, Roberto Laudini, ha evidenziato come questa mancanza influisca negativamente sulla quotidiana assistenza ai pazienti, costringendo il personale sanitario a suddividere i farmaci essenziali tra le varie unità operative. Questa problematica, secondo il sindacato, deriva da difficoltà legate alle gare di appalto, ma anche da una gestione non ottimale delle risorse, come dimostrato dalla controversa creazione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Renato Dulbecco, vista più come un affare politico che come una necessità sanitaria.

La denuncia del Si Cobas e le risposte mancate

Attraverso una lettera aperta indirizzata al management dell’Azienda Dulbecco, il Si Cobas ha sollevato la questione della carenza di farmaci, sottolineando come questa situazione metta a dura prova gli operatori sanitari e comprometta l’assistenza ai pazienti. La risposta dell’azienda, che attribuisce il problema a complicazioni nelle gare di appalto, non è stata considerata sufficiente dal sindacato, che richiede una soluzione immediata per garantire la disponibilità di tutti i farmaci e dispositivi necessari.

Le assunzioni di OSS e le carenze notturne

Parallelamente alla questione farmaceutica, emerge anche il problema delle assunzioni di Operatori Socio Sanitari (OSS). Nonostante il Decreto regionale n. 81 del 28 marzo 2024 preveda l’assunzione di 262 OSS in tutta la Calabria, l’Ospedale di Lamezia Terme è stato escluso, suscitando le proteste del PD locale. Inoltre, il Si Cobas sottolinea come le 30 assunzioni previste per l’AOU Dulbecco siano insufficienti a coprire le carenze, soprattutto nei turni di notte, in reparti critici come Geriatria, Cardiologia, Ortopedia e Nefrologia.

Bullet Executive Summary

La situazione degli ospedali calabresi, segnata da carenze di farmaci essenziali e da una gestione problematica delle risorse umane, in particolare per quanto riguarda gli OSS, riflette una crisi più ampia nel sistema sanitario regionale. La mancanza di farmaci per uso quotidiano e la suddivisione dei farmaci importanti tra le varie unità operative mettono in luce la necessità di un’organizzazione più efficiente e trasparente delle gare di appalto, oltre a una migliore gestione delle assunzioni di personale qualificato. Questa situazione solleva questioni fondamentali sulla capacità del sistema sanitario di rispondere alle esigenze dei pazienti e sul ruolo delle politiche sanitarie a livello regionale. Dal punto di vista farmaceutico, si evidenzia l’importanza di garantire la disponibilità di farmaci essenziali come principio base per un’assistenza sanitaria di qualità; mentre, su un piano più avanzato, si sottolinea la necessità di implementare strategie efficaci per la gestione delle risorse umane in ambito sanitario, in modo da assicurare una copertura adeguata e una distribuzione equa del personale, specialmente nei turni critici. Queste riflessioni invitano a una profonda revisione delle priorità e delle modalità di gestione della sanità pubblica, con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure e la qualità dell’assistenza per tutti i cittadini.