Sconfiggere la resistenza agli antibiotici: le ultime scoperte

La resistenza agli antibiotici rappresenta una delle minacce più gravi per la salute pubblica globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2019, le infezioni resistenti agli antimicrobici hanno ucciso più di 1 milione di persone in tutto il mondo. Questo scenario allarmante è esacerbato dall’uso eccessivo e spesso inappropriato di antibiotici, come evidenziato da un report dell’OMS che sottolinea come, durante la pandemia di Covid-19, antibiotici siano stati somministrati a circa il 75% dei pazienti ricoverati, nonostante solo l’8% presentasse coinfezioni batteriche che richiedevano tale trattamento. L’abuso di antibiotici, specialmente quelli classificati dall’OMS come ‘Watch’ per il loro maggiore rischio di indurre resistenza, non ha migliorato i risultati clinici dei pazienti e ha contribuito al dilagare della resistenza antimicrobica.

In questo contesto preoccupante, emergono però anche segnali positivi dalla ricerca. Ricercatori della Michigan State University e della Harvard Medical School hanno sviluppato un promettente candidato vaccino a base di carboidrati contro i batteri resistenti agli antibiotici, come lo Staphylococcus aureus e il suo parente MRSA. Utilizzando una piattaforma di somministrazione innovativa, la formulazione preclinica del vaccino ha offerto alti livelli di immunità negli esperimenti sugli animali. Questo rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la resistenza agli antibiotici, offrendo una nuova strategia per prevenire infezioni batteriche mortali.

La situazione dell’antibiotico-resistenza in Europa e il ruolo degli animali da allevamento

Nonostante i progressi nella ricerca, la situazione dell’antibiotico-resistenza in Europa rimane complessa. Un documento pubblicato dall’ECDC evidenzia sia buone notizie che preoccupazioni. Da un lato, si osservano progressi nella riduzione della resistenza antimicrobica nell’Escherichia coli da animali destinati alla produzione alimentare in diversi Stati membri dell’UE. Dall’altro, negli ultimi 10 anni, almeno la metà dei paesi coinvolti dalle rilevazioni ha osservato tendenze crescenti nella resistenza ai fluorochinoloni, importanti per il trattamento di infezioni gravi da Salmonella o Campylobacter negli esseri umani.

L’utilizzo di antibiotici negli allevamenti intensivi italiani ha visto un crollo verticale, con una riduzione del 90% dal 2015 al 2020 fra i polli da carne e dell’80% nei tacchini. Questo è il risultato di una riflessione sulle misure di igiene e sulle prescrizioni precise per ridurre al minimo la possibilità di sviluppare resistenza. Tuttavia, l’utilizzo degli antibiotici fra le persone in Italia rimane elevato, con un consumo superiore alla media europea.

Il ruolo cruciale della ricerca e della prescrizione responsabile

La ricerca di nuovi vaccini e strategie per combattere la resistenza agli antibiotici è più cruciale che mai. Il vaccino a base di carboidrati sviluppato dai ricercatori della MSU e della Harvard Medical School rappresenta una speranza concreta per affrontare questo problema globale. Tuttavia, è fondamentale anche migliorare la prescrizione di antibiotici a livello globale, come sottolineato dall’OMS, per ridurre le conseguenze negative non necessarie per i pazienti e le popolazioni.

Bullet Executive Summary

La resistenza agli antibiotici rappresenta una sfida globale che richiede un approccio multidisciplinare, che include lo sviluppo di nuovi vaccini, come il promettente candidato a base di carboidrati, e l’uso responsabile degli antibiotici. Una nozione base di farmaceutica correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza degli antigeni nei vaccini, che possono essere proteine o, come in questo caso, carboidrati, per scatenare una risposta immunitaria efficace. Un’ulteriore nozione di farmaceutica avanzata è il concetto di “uso razionale degli antibiotici”, che implica prescriverli solo quando strettamente necessario e con un occhio di riguardo verso la prevenzione della resistenza antimicrobica. Queste strategie sono essenziali per mantenere l’efficacia dei trattamenti esistenti e per sviluppare nuove soluzioni contro le infezioni batteriche resistenti.