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- 200 farmaci antidiabetici orali trasferiti dalla distribuzione ospedaliera a quella delle farmacie di comunità dal 25 maggio 2024.
- Circa 130 milioni di euro di farmaci coinvolti nella prima fase della riforma della distribuzione dei medicinali.
- Meno del 45% dei pazienti con diabete di tipo II attualmente assume il trattamento previsto con regolarità. La disponibilità nelle farmacie di comunità mira a migliorare questa percentuale.
La recente decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di trasferire oltre 200 farmaci antidiabetici orali dalla distribuzione ospedaliera a quella delle farmacie di comunità rappresenta una svolta epocale nel panorama farmaceutico italiano. Questo cambiamento, che sarà attuato a partire dal 25 maggio 2024, è stato accolto con grande favore da diverse associazioni di pazienti e organizzazioni sanitarie.
Secondo Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, questa decisione “va incontro alle esigenze delle persone, facilitando l’accesso al farmaco e migliorando l’aderenza terapeutica”. L’Osservatorio per le Malattie Rare ha definito questa misura come “utile anche per molte persone con malattie rare che utilizzano terapie croniche e devono ritirare i farmaci nelle farmacie ospedaliere con disagi importanti”.
Impatto Economico e Sociale
La decisione di trasferire i farmaci antidiabetici dalla distribuzione ospedaliera a quella convenzionata nelle farmacie di comunità è stata presa anche in considerazione dei benefici economici e sociali che ne derivano. Secondo i dati Osmed, meno del 45% dei pazienti con diabete di tipo II assume il trattamento previsto con regolarità, e solo il 15% dei pazienti con asma e BPCO segue la terapia in modo costante. Trovare i farmaci disponibili nella propria farmacia di riferimento potrebbe migliorare significativamente questi numeri.
Silvia Tonolo, presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR), ha sottolineato l’importanza di questa decisione per le persone che vivono in aree remote: “In un paese come il nostro, dove il 53% del territorio è costituito da aree interne spesso carenti di infrastrutture e servizi essenziali, la farmacia è il primo presidio sanitario accessibile, presente anche nelle aree più remote”.
La decisione dell’AIFA riguarda oltre 200 farmaci antidiabetici orali, inclusi quelli della classe delle gliptine, inibitori della dipeptil-peptidasi-4 (DPP-4) in monoterapia o in associazione, con l’eccezione di quelli in combinazione con gliflozine.
Dettagli della Determina AIFA
La determina dell’AIFA, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 10 maggio 2024, rappresenta la prima tranche di una riforma più ampia della distribuzione dei farmaci. La manovra prevede il passaggio dal regime di classificazione “A-Pht” (ospedaliero) alla fascia “A” (territoriale) per specifiche classi di medicinali, rendendoli reperibili nelle farmacie di comunità.
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha confermato che la prima operazione, che riguarda farmaci per un valore di circa 130 milioni di euro, sarà seguita da ulteriori passaggi annuali. “Controlleremo la tenuta economica del meccanismo e, se tutto andrà bene, l’anno prossimo sarà la volta di altri medicinali”, ha dichiarato Gemmato.
La nuova norma prevede che i farmaci trasferiti dalla “Distribuzione Diretta” possano essere ritirati direttamente nelle farmacie di comunità, senza la necessità di recarsi presso le farmacie ospedaliere. Questo cambiamento ridurrà l’ingolfamento delle farmacie ospedaliere e renderà più agevole per i pazienti reperire i farmaci necessari.
Monitoraggio e Prospettive Future
La disposizione inserisce anche misure nella legge di bilancio 2024 per una nuova remunerazione delle farmacie, restituendo centralità ai pazienti e garantendo prossimità e capillarità nell’accesso ai farmaci. Il Tavolo tecnico istituito presso il Ministero della Salute monitorerà l’andamento della spesa connessa al servizio di dispensazione dei farmaci.
Se le previsioni saranno confermate, nel 2025 l’AIFA procederà con ulteriori spostamenti di farmaci dalla distribuzione diretta a quella convenzionata, per un valore compreso tra 100 e 200 milioni di euro. La riclassificazione non richiederà una rinegoziazione delle condizioni di ammissione alla rimborsabilità con i titolari delle AIC coinvolti, ma favorirà l’accesso in prossimità del paziente al trattamento.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la decisione dell’AIFA di trasferire oltre 200 farmaci antidiabetici orali dalla distribuzione ospedaliera a quella delle farmacie di comunità rappresenta un significativo passo avanti nella semplificazione dell’accesso alle terapie per milioni di pazienti cronici. Questo cambiamento non solo migliorerà l’aderenza terapeutica, ma ridurrà anche i disagi per i pazienti costretti a recarsi presso le farmacie ospedaliere.
Una nozione base di farmaceutica correlata a questo tema è il concetto di aderenza terapeutica, che si riferisce alla capacità del paziente di seguire correttamente le indicazioni terapeutiche prescritte dal medico. Una maggiore aderenza terapeutica è associata a migliori esiti clinici e a una riduzione dei costi sanitari.
Una nozione avanzata di farmaceutica applicabile a questo tema è la farmacoeconomia, che studia l’impatto economico delle terapie farmacologiche sulla società e sui sistemi sanitari. La farmacoeconomia valuta i costi e i benefici delle terapie, contribuendo a ottimizzare l’allocazione delle risorse sanitarie.
Riflettendo su questi aspetti, è evidente come le decisioni in ambito farmaceutico possano avere un impatto profondo non solo sulla salute dei pazienti, ma anche sull’efficienza e la sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso. Invitiamo i lettori a considerare l’importanza di tali cambiamenti e a riflettere su come possano influenzare la loro vita quotidiana e quella delle persone a loro care.