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- La legge regionale del 30 maggio 2024, n. 22, introduce l'obbligo di presentare un certificato vaccinale per l'iscrizione ai percorsi di istruzione per giovani tra 11 e 25 anni.
- Il Garante per la Privacy ha richiesto chiarimenti sulla base giuridica per la raccolta dei dati sanitari degli studenti in relazione a vaccinazioni non obbligatorie, in conformità con il GDPR.
- La normativa non prevede la possibilità di esibire una certificazione di esenzione dalla vaccinazione, sollevando dubbi su possibili risvolti discriminatori.
La Regione Puglia ha recentemente promulgato una legge che ha suscitato ampio dibattito e perplessità, sia tra i cittadini che tra le autorità competenti. La Legge Regionale 30 maggio 2024, n. 22, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 45 del 3 giugno 2024, introduce l’obbligo di presentare un certificato vaccinale per l’iscrizione ai percorsi di istruzione per giovani di età compresa tra 11 e 25 anni. Questo include anche i corsi universitari. La legge si propone di ridurre il numero di giovani non vaccinati contro il Papilloma Virus Umano (HPV) e la Bronchiolite, limitando i casi di rifiuto alla vaccinazione.
Dettagli della Normativa
Secondo la nuova normativa, l’iscrizione ai percorsi di istruzione è subordinata alla presentazione di un documento che certifichi l’avvenuta vaccinazione, l’inizio del programma vaccinale o il rifiuto consapevole della vaccinazione anti-HPV. La certificazione deve essere rilasciata dai centri vaccinali delle ASL di riferimento e può attestare la somministrazione del vaccino, l’avvio del programma vaccinale o il rifiuto informato della vaccinazione. Su richiesta, la certificazione può anche confermare l’effettuazione di un colloquio informativo sui benefici della vaccinazione anti-HPV.
Intervento del Garante della Privacy
La legge ha sollevato perplessità riguardo alla privacy degli studenti. Il Garante per la Privacy ha richiesto chiarimenti alla Regione Puglia sulla base giuridica per la raccolta dei dati sugli studenti in relazione a vaccinazioni non obbligatorie. Il trattamento dei dati deve essere giustificato da una solida base legale, in linea con le disposizioni del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). L’art. 9, paragrafo 1, del Regolamento UE 2016/679 stabilisce che è vietato trattare dati personali relativi alla salute, salvo specifiche esenzioni. Il Garante ha sottolineato che la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione può essere richiesta dal personale scolastico esclusivamente nei casi di vaccinazioni obbligatorie.
Perplessità e Critiche
La finalità dichiarata dal legislatore pugliese è quella di rendere capillare il dovere di informazione delle autorità sanitarie e scolastiche sull’utilità della vaccinazione anti-HPV. Tuttavia, questa finalità solleva due ordini di perplessità. La prima riguarda il fatto che il legislatore ritiene di primaria importanza solo l’informazione capillare sull’utilità della vaccinazione, senza fornire una completa informazione sul virus, le modalità di trasmissione, l’evoluzione della malattia, i rimedi di prevenzione e cura, i benefici della vaccinazione e i rischi. La seconda perplessità è legata al dovere di divulgazione attribuito anche all’autorità scolastica, che non ha né il dovere né la competenza di divulgare notizie in materia vaccinale, competenza esclusiva dell’autorità sanitaria.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la nuova legge regionale della Puglia sulla vaccinazione anti-HPV e anti-Bronchiolite ha sollevato numerose perplessità e critiche, soprattutto in relazione alla privacy degli studenti e alla competenza delle autorità scolastiche. La normativa richiede una solida base legale per la raccolta dei dati sanitari e deve essere in linea con le disposizioni del GDPR. Inoltre, la legge non prevede la possibilità di esibire una certificazione di esenzione dalla vaccinazione, una mancanza grave che potrebbe avere risvolti discriminatori.
Nozione base di farmaceutica: La vaccinazione è un metodo di prevenzione che utilizza antigeni per stimolare il sistema immunitario a riconoscere e combattere specifici patogeni. È una delle strategie più efficaci per prevenire malattie infettive.
Nozione avanzata di farmaceutica: La farmacovigilanza attiva è un sistema di monitoraggio che raccoglie dati sulle reazioni avverse ai farmaci, inclusi i vaccini, attraverso un processo proattivo. Questo metodo è considerato più accurato rispetto alla farmacovigilanza passiva, che si basa su segnalazioni spontanee, e può fornire dati cruciali per migliorare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini.
La riflessione personale che possiamo trarre da questa vicenda riguarda l’importanza di bilanciare la salute pubblica con i diritti individuali, assicurando che le normative siano sempre giustificate da solide basi scientifiche e legali.
- Informazioni ufficiali sulla vaccinazione anti-Covid della Regione Puglia
- Sito ufficiale della Regione Puglia, contiene informazioni sulla legge regionale 30 maggio 2024, n. 22, che introduce l'obbligo di presentare un certificato vaccinale per l'iscrizione ai percorsi di istruzione
- FAQ del Garante per la privacy sulla vaccinazione contro il Covid e sulla privacy nei luoghi di lavoro
- Sito ufficiale della Regione Puglia per la campagna di vaccinazione anti-COVID-19 e anti-influenzale.