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Come stanno cambiando i vaccini a mRNA la medicina moderna?

Scopri le innovazioni rivoluzionarie portate dai vaccini a mRNA, dai nuovi trattamenti per il cancro alle preoccupazioni per la sicurezza.
  • Premio Nobel 2023: Katalin Karikó e Drew Weissman per la loro rivoluzione con l’mRNA.
  • 5.137 eventi avversi di tromboembolia cerebrale rilevati dopo la vaccinazione COVID-19 rispetto a 52 per i vaccini antinfluenzali.
  • 22% di riduzione dei casi di malaria grave con il primo vaccino approvato per la prevenzione della malattia.
  • 1,63 odds ratio femmine/maschi per tromboembolismo venoso cerebrale.

Il volto austero di Katalin Karikó, biochimica ungherese, e dell’immunologo americano Drew Weissman, è diventato simbolo di una rivoluzione nel campo della medicina. I due scienziati, insigniti del Premio Nobel per la Medicina nel 2023, hanno trasformato un instabile acido nucleico in un farmaco dalle infinite potenzialità. Inizialmente, pochi credevano che l’RNA messaggero (mRNA) potesse diventare una terapia efficace. Tuttavia, Karikó e Weissman hanno lavorato instancabilmente per sviluppare vaccini a mRNA, superando ostacoli significativi come le reazioni infiammatorie negli animali.

Il funzionamento dei vaccini a mRNA è simile a un codice a barre che le cellule utilizzano per produrre proteine. Nei vaccini, l’mRNA fornisce alle cellule le informazioni necessarie per produrre proteine dell’agente patogeno, come la proteina Spike del Covid-19. Queste proteine vengono riconosciute come estranee dal sistema immunitario, che reagisce producendo anticorpi. È importante notare che i vaccini a mRNA non entrano nel nucleo della cellula e non modificano il DNA.

Applicazioni Future dei Vaccini a mRNA

La produzione di mRNA è economica e semplice, facilitando la creazione di nuovi vaccini. La ricerca si sta concentrando sullo sviluppo di vaccini a mRNA contro altri coronavirus, l’influenza, il virus dell’herpes zoster, l’epatite C, l’HIV, la rabbia e malattie non virali come la tubercolosi e la malattia di Lyme. Un’applicazione promettente è il vaccino a mRNA contro la malaria, una delle principali cause di morte per infezione. Secondo l’OMS, il primo vaccino approvato per la prevenzione della malaria ha ridotto del 13% le morti tra i bambini e del 22% i casi di malattia grave in quattro anni.

Oltre alla prevenzione delle malattie infettive, i vaccini a mRNA stanno mostrando potenziale nel trattamento del cancro. Per alcuni tipi di cancro, sono note le proteine espresse sulla superficie delle cellule tumorali. La tecnologia dell’mRNA mira a produrre anticorpi che riconoscano e uccidano selettivamente le cellule tumorali. Promettenti risultati sono stati ottenuti nel trattamento del melanoma, dei tumori della testa e del collo e del tumore del pancreas. Al Pascale di Napoli, si sta sperimentando un vaccino a mRNA di Moderna nei pazienti con melanoma radicalmente operato.

Eventi Avversi e Sicurezza dei Vaccini COVID-19

Un recente studio retrospettivo di coorte ha valutato i tassi di eventi avversi di tromboembolia cerebrale (CTE) dopo la somministrazione dei vaccini COVID-19. Utilizzando dati dal database VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e della Food and Drug Administration (FDA), lo studio ha rilevato un incremento significativo dei casi di tromboembolia cerebrale nei 36 mesi successivi alla vaccinazione contro COVID-19 rispetto ai vaccini antinfluenzali e altri vaccini.

Nel periodo di studio, sono stati segnalati un totale di 5.137 eventi avversi di tromboembolia cerebrale dopo la vaccinazione contro COVID-19, rispetto a 52 eventi avversi per i vaccini antinfluenzali negli ultimi 34 anni e 282 eventi avversi per altri vaccini nello stesso periodo. L’analisi ha mostrato un rischio maggiore di tromboembolia cerebrale associato ai vaccini COVID-19, con un rapporto proporzionale di segnalazione (PRR) di 1120 rispetto ai vaccini antinfluenzali e di 207 rispetto ad altri vaccini.

L’analisi ha anche rivelato differenze di genere nella tipologia di tromboembolismo. Gli eventi avversi legati al tromboembolismo venoso cerebrale erano prevalentemente femminili, con un odds ratio femmine/maschi di 1,63. Inoltre, il tromboembolismo venoso cerebrale era più comune del tromboembolismo arterioso cerebrale, con un odds ratio di 14,8.

Possibili Connessioni con Malattie Neurodegenerative

Un altro studio recente ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile correlazione tra i vaccini COVID-19 basati su tecnologia mRNA e un aumento dell’incidenza della malattia di Alzheimer (AD) e del decadimento cognitivo lieve (MCI). L’analisi preliminare dei dati suggerisce che le risposte immunitarie indotte dai vaccini potrebbero avere un ruolo nei processi neurodegenerativi. Sebbene queste scoperte siano ancora in fase preliminare, indicano l’urgenza di ulteriori ricerche per comprendere appieno le implicazioni.

Alcuni ricercatori ipotizzano che l’attivazione immunitaria possa influenzare le cellule del cervello, portando a danni progressivi e perdita di funzione cognitiva. Questo fenomeno, se confermato, potrebbe spiegare l’aumento dei casi di Alzheimer e decadimento cognitivo lieve in alcuni individui vaccinati. Tuttavia, è importante sottolineare che queste sono ipotesi basate su dati preliminari e non conclusioni definitive.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la tecnologia dei vaccini a RNA messaggero rappresenta una svolta significativa nel campo della medicina moderna, con potenziali applicazioni che vanno oltre la prevenzione delle malattie infettive. Tuttavia, emergono anche preoccupazioni riguardo agli eventi avversi e alle possibili connessioni con malattie neurodegenerative, che richiedono ulteriori ricerche e monitoraggio.

Nozione base di farmaceutica: I vaccini a mRNA funzionano fornendo alle cellule le istruzioni per produrre una proteina dell’agente patogeno, che viene poi riconosciuta dal sistema immunitario, stimolando una risposta protettiva.

Nozione avanzata di farmaceutica: La tecnologia dell’mRNA può essere utilizzata per produrre proteine mancanti o carenti in malattie genetiche rare, offrendo un potenziale trattamento per condizioni attualmente prive di cure efficaci.

Questa riflessione ci invita a considerare il potenziale delle nuove tecnologie, bilanciando innovazione e sicurezza per il benessere globale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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