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Come l’estensione degli esami diagnostici alle farmacie potrebbe cambiare il SSN

Unindustria e UAP esprimono preoccupazioni su professionalità e competenze necessarie per garantire la qualità delle diagnosi in farmacia.
  • Secondo Luca Marino di Unindustria, affidare i test di laboratorio alle farmacie potrebbe snaturare i principi del SSN, sottovalutando la complessità delle operazioni e la professionalità necessaria.
  • L'UAP denuncia che le farmacie non rispettano i 420 requisiti richiesti alle strutture sanitarie private autorizzate e convenzionate, con controlli ogni sei mesi.
  • Giorlandino dell'UAP segnala che le strutture sanitarie private hanno subito tagli dell'80% ai rimborsi per mancanza di fabbisogno, mentre le farmacie non sono abilitate alla registrazione dei dati sui portali nazionali.

Il tema della possibilità di effettuare esami diagnostici nelle farmacie è al centro di un acceso dibattito tra le diverse componenti del sistema sanitario italiano. La proposta di estendere alle farmacie la possibilità di erogare prestazioni diagnostiche ha sollevato preoccupazioni e critiche da parte di diverse associazioni e professionisti del settore. Questo articolo esplorerà le varie posizioni e le implicazioni di tale proposta, analizzando le ripercussioni sulla salute dei cittadini e sull’efficienza del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Le Preoccupazioni di Unindustria

Secondo Luca Marino, vicepresidente di Unindustria con delega alla sanità, affidare alle farmacie il ruolo di erogatori di prestazioni diagnostiche e di distribuzione del farmaco potrebbe snaturare i principi del Sistema Sanitario Nazionale. Marino sottolinea che la professionalità e la competenza necessarie per le analisi di laboratorio sono il cuore della questione. La formazione appropriata, codificata nei corsi di laurea delle professioni specifiche di laboratorio, consente di valutare il dato di laboratorio nel contesto clinico del paziente, riconoscendo le molteplici variabili che influenzano i risultati.

Marino aggiunge che affidare l’esecuzione di test di laboratorio alle farmacie significa sottovalutare la complessità delle operazioni, che richiedono una preparazione approfondita dei medici, biologi e tecnici di laboratorio specializzati. È fondamentale riflettere sul Sistema Sanitario Nazionale con una visione d’insieme di tutte le realtà coinvolte, evitando decisioni settoriali che riguardano solo un comparto. Marino invita le istituzioni a riconoscere l’importanza di mantenere alti standard di professionalità e competenza nella medicina di laboratorio diagnostica, con l’obiettivo di garantire ai cittadini un accesso alla diagnosi e alle cure efficiente, tempestivo e accurato.

La Posizione dell’UAP

L’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (UAP), che rappresenta 95mila strutture sanitarie private accreditate sul territorio nazionale, ha indetto una manifestazione per il 27 settembre per protestare contro le misure del governo che estendono alle farmacie la possibilità di esercitare attività sanitarie senza il rispetto dei 420 requisiti richiesti alle strutture sanitarie private autorizzate e convenzionate.

Il presidente dell’UAP, Mariastella Giorlandino, ha precisato che la loro non è una lotta contro le farmacie, ma una lotta per la tutela della legalità. Se le strutture sanitarie private autorizzate e convenzionate devono rispettare determinati requisiti, non si vede perché le farmacie non debbano fare altrettanto. Giorlandino ha ricordato che i requisiti richiesti alle strutture sanitarie private autorizzate e convenzionate gravano sulle loro spalle per almeno il 20-30%, con controlli serratissimi ogni sei mesi. Nelle farmacie, invece, non ci sono medici specialisti in grado di eseguire esami e rilasciare referti, e i farmacisti non hanno le competenze tecniche per eseguire e leggere elettrocardiogrammi o altre attività diagnostiche.

Giorlandino solleva anche il tema dei fondi, sottolineando che le farmacie non rientrano nel CUP nazionale né sono abilitate alla registrazione dei dati sui portali nazionali. Le strutture autorizzate private convenzionate, che esercitano la vera medicina del territorio, hanno dovuto subire tagli dell’80% ai rimborsi per mancanza di fabbisogno. La presidente dell’UAP denuncia il rischio di una mera speculazione economica a danno dei costi della salute degli italiani.

Le Dichiarazioni di Maurizio Gasparri

Alla conferenza stampa organizzata dall’UAP è intervenuto anche Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, che ha auspicato un equilibrio tra farmacie e laboratori di analisi. Gasparri ha sottolineato che entrambe le attività sono fondamentali, ma che per le analisi è necessaria una professionalità specifica. Non serve una contrapposizione, ma una chiara distinzione dei ruoli: i farmacisti sono fondamentali come i medici dei laboratori di analisi, ma tutti devono fare ciò per cui sono chiamati. Il prelievo, ad esempio, richiede un locale con requisiti specifici.

Gasparri ha rinnovato il suo sostegno all’UAP e al mondo sanitario, sottolineando l’importanza di rispettare le regole e di non creare confusione. La manifestazione indetta dall’UAP per il 27 settembre a Roma, presso il Teatro Brancaccio, sarà un’occasione per denunciare le grandi incongruità del sistema e per affermare che non è possibile considerare le farmacie come presidi sanitari senza bisogno di requisiti per fare esami e visite.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il dibattito sull’estensione delle attività diagnostiche alle farmacie solleva questioni cruciali riguardanti la professionalità, la competenza e la legalità nel sistema sanitario italiano. Da un lato, vi è la necessità di garantire ai cittadini un accesso tempestivo e accurato alle diagnosi e alle cure, dall’altro, vi è il rischio di compromettere la qualità e l’affidabilità dei dati diagnostici se le farmacie non rispettano gli stessi requisiti delle strutture sanitarie private autorizzate e convenzionate.

Una nozione base di farmaceutica correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza della farmacovigilanza, che consiste nel monitoraggio degli effetti dei farmaci dopo la loro immissione in commercio per garantire la sicurezza dei pazienti. Una nozione avanzata, invece, riguarda la validazione analitica, un processo che assicura che i metodi di analisi utilizzati nei laboratori siano accurati, precisi e riproducibili, garantendo così l’affidabilità dei risultati diagnostici.

Riflettendo su questi aspetti, è evidente che la qualità della diagnosi e delle cure non può essere sacrificata in nome della semplificazione o della riduzione dei costi. La salute dei cittadini merita il massimo impegno e attenzione da parte di tutte le componenti del sistema sanitario.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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