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Proposta rivoluzionaria: tassa sugli antibiotici per combattere i superbatteri

Gli economisti britannici propongono una tassa sugli antibiotici per ridurre la resistenza antimicrobica e prevenire milioni di decessi entro il 2050.
  • La resistenza antimicrobica causa attualmente circa 700.000 decessi all'anno e potrebbe provocare fino a 10 milioni di morti entro il 2050.
  • Una tassa del 20% su tutti gli antibiotici potrebbe ridurre l'uso complessivo del 12,7% e degli antibiotici ad ampio spettro del 29,4%.
  • La perdita di benessere per i consumatori sarebbe di circa 19,9 milioni di sterline all'anno nel Regno Unito con una tassazione universale del 20%.

Un gruppo di economisti britannici ha avanzato una proposta innovativa per contrastare la crescente minaccia dei superbatteri resistenti ai farmaci. La proposta, dettagliata in uno studio pubblicato sull’International Journal of Industrial Organization, suggerisce l’introduzione di una tassa sugli antibiotici. Gli studiosi provengono dall’University of East Anglia, dalla Loughborough University e dall’università E. CA Economics. La resistenza antimicrobica rappresenta una problematica critica per la sanità globale, causando attualmente circa 700.000 decessi all’anno. Le proiezioni indicano che, se non affrontata, potrebbe provocare fino a 10 milioni di morti annualmente entro il 2050, con perdite economiche che potrebbero raggiungere i 100 trilioni di dollari.

Dettagli della proposta di tassazione

Secondo Farasat Bokhari, coautore dello studio e docente presso la Loughborough University, l’antibiotico-resistenza è una “potenziale bomba a orologeria per la sanità”. La tassa sugli antibiotici non graverebbe sui pazienti, ma sui medici, che potrebbero essere disincentivati a prescrivere farmaci in modo eccessivo. Gli obiettivi della tassazione mirano a ridurre l’uso di antibiotici ad ampio spettro, che favoriscono lo sviluppo di batteri resistenti, incoraggiando invece l’impiego di antibiotici a spettro ristretto, mirati al patogeno specifico identificato.

I ricercatori hanno valutato l’impatto di due modelli di tassazione basandosi su dieci anni di dati di vendite mensili di antibiotici nelle farmacie britanniche:

Tassazione universale del 20%: Una tassa del 20% su tutti gli antibiotici ridurrebbe l’uso complessivo di farmaci del 12,7%, con una diminuzione del 29,4% nell’uso di antibiotici ad ampio spettro. Questa misura comporterebbe una perdita di benessere per i consumatori stimata in circa 19,9 milioni di sterline all’anno nel Regno Unito.
*Tassazione selettiva del 20%: Applicare la stessa tassa solo sugli antibiotici ad ampio spettro porterebbe a una riduzione dell’uso del 37,7%, con un calo complessivo dell’uso di antibiotici del 2,38%. La perdita di benessere per i consumatori sarebbe limitata a 4,8 milioni di sterline l’anno.

Weijie Yan dell’E. CA Economics, autore principale dello studio, ha sottolineato che la perdita di benessere derivante dalla tassazione è piccola rispetto ai costi sociali dei decessi e delle perdite economiche causate dai superbatteri. Bokhari ha aggiunto che, nonostante le differenze tra i regimi fiscali, le stime indicano che tali politiche potrebbero essere efficaci nella gestione della domanda di antibiotici.

Il problema della resistenza agli antibiotici

Secondo gli esperti, stiamo vivendo in un’era “post-antibiotica”, in cui molti farmaci non provocano più gli effetti sperati, causando decessi, infezioni prolungate e lunghe degenze ospedaliere. L’MRSA (Staphylococcus aureus meticillino-resistente) è un ceppo multi-farmaco-resistente diffuso negli ambienti sanitari, capace di causare infezioni mortali nelle persone immunocompromesse. Dopo la diffusione della penicillina, 80 anni fa, i batteri hanno iniziato a eludere i farmaci antibiotici, scatenando una corsa agli armamenti tra microbi pericolosi e esseri umani.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di nuovi antibiotici. Secondo Christina Yek, medico ricercatore presso il National Institute of Allergy and Infectious Diseases, National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, “la lentissima pandemia di resistenza agli antibiotici è facile da ignorare”. Tuttavia, con l’aumento dei tassi odierni e la mancanza di nuovi antibiotici, la situazione deve cambiare. Negli Stati Uniti, ogni anno si verificano circa 2,8 milioni di infezioni resistenti agli antimicrobici, comprese quelle acquisite in ospedale.

Misure per contrastare la resistenza agli antibiotici

Per affrontare l’emergenza, è stata lanciata una campagna di informazione e sensibilizzazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e il Dipartimento dell’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa mira a promuovere l’uso responsabile degli antibiotici e la diffusione di messaggi educativi su vari canali di comunicazione, tra cui televisione e radio.

Inoltre, molti ospedali hanno istituito protocolli per ridurre le infezioni resistenti. Questi includono strategie per prevenire le infezioni come l’igiene delle mani, regimi di disinfezione dei dispositivi e una migliore pulizia dei locali. La riduzione della durata della prescrizione di antibiotici durante i ricoveri può abbreviare le degenze ospedaliere senza aumentare la mortalità. Medici e pazienti devono evitare prescrizioni non necessarie, poiché gli antibiotici non sono sempre la soluzione giusta. Ad esempio, la sinusite può essere dovuta ad allergie o l’influenza causata da virus, nessuna delle quali migliora con gli antibiotici.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la proposta di tassazione sugli antibiotici avanzata dagli economisti britannici rappresenta un tentativo innovativo di contrastare la crescente minaccia dei superbatteri resistenti ai farmaci. La resistenza antimicrobica è una problematica critica per la sanità globale, con proiezioni che indicano un potenziale aumento esponenziale dei decessi e delle perdite economiche nei prossimi decenni. La tassazione mirata potrebbe ridurre significativamente l’uso di antibiotici ad ampio spettro, promuovendo l’impiego di farmaci più mirati e riducendo così il rischio di sviluppo di batteri resistenti.

Nozione base di farmaceutica: Gli antibiotici ad ampio spettro sono farmaci che agiscono contro una vasta gamma di batteri, mentre gli antibiotici a spettro ristretto sono mirati a specifici patogeni. L’uso eccessivo di antibiotici ad ampio spettro può favorire lo sviluppo di resistenze batteriche.

Nozione avanzata di farmaceutica*: La combinazione di farmaci, come l’aggiunta dell’antibiotico Avibactam al trattamento con Ceftazidime, può aumentare l’efficacia contro batteri resistenti come Pseudomonas aeruginosa. Tuttavia, la scoperta di nuovi meccanismi d’azione per gli antibiotici è cruciale per affrontare la crescente resistenza antimicrobica.

Questa proposta di tassazione rappresenta un passo avanti nella gestione della resistenza agli antibiotici e potrebbe stimolare ulteriori riflessioni e azioni nel campo della sanità pubblica.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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