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- Il nuovo emendamento della Lega, sostenuto da Matteo Salvini, punta a rendere i vaccini non obbligatori per i minori fino a 16 anni.
- Nel periodo gennaio-maggio 2024, in Italia sono stati notificati 556 casi di morbillo, con una maggior parte dei casi (89,7%) che ha interessato soggetti non vaccinati.
- Prima dell'obbligo vaccinale introdotto nel 2017, solo il 85% delle persone aveva una copertura contro il morbillo.
Il recente emendamento proposto dalla Lega, volto ad abolire l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni, ha sollevato un acceso dibattito nel panorama politico e sanitario italiano. La proposta, sottoscritta da Claudio Borghi e sostenuta dal leader del partito Matteo Salvini, mira a rendere i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella non più obbligatori, ma solo raccomandati. Questa iniziativa ha riacceso il tema della libertà vaccinale, già battezzata nel 2021 come strategia “free vax”, e ha trovato eco in un contesto politico internazionale che vede Salvini cercare alleanze con figure come Marine Le Pen e Donald Trump.
L’abolizione dell’obbligo vaccinale: rischi e preoccupazioni
Secondo Giovanni Gabutti, Coordinatore del Gruppo di Lavoro ‘Vaccini e Politiche vaccinali’ della Società Italiana d’Igiene (SItI), l’abolizione dell’obbligo vaccinale non ha un razionale scientifico e rischia di vanificare gli sforzi fatti finora, favorendo la comparsa di nuovi episodi epidemici. Le vaccinazioni sono uno strumento di prevenzione primaria straordinario, utilizzato per conferire protezione ai soggetti esposti al rischio di contrarre malattie infettive prevenibili mediante immunizzazione.
I recenti dati epidemiologici relativi al morbillo dimostrano che non si può abbassare la guardia. Nel periodo gennaio-maggio 2024, in Italia sono stati notificati 556 casi di morbillo, con una maggior parte dei casi (89,7%) che ha interessato soggetti non vaccinati. L’età mediana dei casi segnalati è di 30 anni, con 37 casi tra operatori sanitari. Il meccanismo dell’immunità di gregge, che si innesca quando vengono raggiunti e mantenuti elevati tassi di copertura vaccinale, è fondamentale per il controllo delle infezioni. Tuttavia, a partire dal 2013, si è registrato un progressivo calo delle coperture vaccinali, determinando una copertura media inferiore al 95% e il rischio di perdere l’immunità di gregge.
Il contesto politico: Salvini tra Patrioti e “free vax”
Matteo Salvini ha accelerato sul radicalismo conservatore, cercando di creare un asse forte con Marine Le Pen e Donald Trump. La strategia “free vax” è tornata sotto i riflettori con l’emendamento di Borghi, delineando una strategia post-Europee che mira a unire la Lega alla neonata famiglia europea dei Patrioti di Viktor Orban. Salvini ha dichiarato che la Lega è pronta a unirsi a questo nuovo grande gruppo per contrastare lobbysti, burocrati, banchieri, filo-islamici e filo-cinesi.
Il leader della Lega ha sottolineato che la propaganda degli ultimi anni ha cercato di ridicolizzare e ridimensionare le proposte di un modello diverso di Europa, ma la realtà è che i popoli europei vogliono un cambiamento radicale. La Lega, insieme ai suoi alleati, mira a essere determinante nel Parlamento europeo, costruendo un gruppo capace di crescere e contare.
Reazioni dal mondo medico: un’invasione inaccettabile
Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova, ha definito l’emendamento di Borghi come un’inaccettabile invasione della politica nel campo della medicina e della salute pubblica. Bassetti ha ricordato che prima dell’obbligo vaccinale introdotto nel 2017, solo l’85% delle persone aveva una copertura contro il morbillo. L’obbligo vaccinale è stato introdotto per tutelare la salute dei bambini, e deve essere lo Stato a farlo, non i genitori.
Il direttore ha spiegato che quasi il 50% dei malati di morbillo finisce in ospedale, mettendo in difficoltà il Sistema sanitario nazionale. Abolire o modificare la legge sui vaccini per ottenere consenso politico da parte del movimento no-vax riporta ai momenti bui del populismo politico.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il dibattito sull’abolizione dell’obbligo vaccinale in Italia solleva questioni fondamentali sulla prevenzione sanitaria e la responsabilità dello Stato nella tutela della salute pubblica. Le vaccinazioni rappresentano uno strumento cruciale per prevenire malattie infettive e mantenere l’immunità di gregge. La proposta della Lega, seppur motivata da ragioni politiche, rischia di compromettere anni di progressi nel campo della sanità pubblica.
Nozione base di farmaceutica: I vaccini sono preparati biologici che forniscono immunità acquisita attiva contro una particolare malattia infettiva. Contengono agenti che assomigliano ai microrganismi che causano la malattia e stimolano il sistema immunitario del corpo a riconoscerli come minacce, distruggerli e “ricordarli” per future difese.
Nozione avanzata di farmaceutica: L’immunità di gregge si verifica quando una percentuale sufficientemente alta di una popolazione è immune a una malattia infettiva, riducendo così la probabilità di infezione per gli individui non immuni. Questo concetto è fondamentale per il controllo delle malattie infettive e richiede tassi di copertura vaccinale molto elevati, generalmente ≥95%, per essere efficace.
Riflettendo su questi temi, è evidente che la salute pubblica richiede un equilibrio tra libertà individuale e responsabilità collettiva. La sfida sta nel trovare soluzioni che proteggano la comunità senza compromettere i diritti individuali, un compito complesso ma essenziale per il benessere di tutti.