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- 60.000 iscritti potenzialmente coperti nell'Est Milano grazie all'iniziativa dei medici di famiglia.
- La Regione Lombardia ha stanziato 42 milioni di euro per migliorare la presa in carico dei pazienti cronici.
- Il piano anti-liste d'attesa prevede di recuperare 8 milioni di prestazioni entro il 31 dicembre 2024.
L’iniziativa di trenta medici di famiglia nell’area dell’Adda-Martesana rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della sanità lombarda. Questi professionisti, che in passato hanno svolto un ruolo cruciale nella campagna vaccinale durante la pandemia, ora si preparano a prendersi carico dei pazienti cronici più fragili.
Secondo il dottor Fiorenzo Corti, vicesegretario nazionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), questa svolta potrebbe ridurre significativamente le liste d’attesa. “Abbiamo accolto le nuove indicazioni regionali sui pazienti cronici e siamo pronti a partire,” ha dichiarato Corti. Nell’Est Milano, questa iniziativa potrebbe coprire fino a 60.000 iscritti, con una media di 2.000 pazienti per ciascun medico coinvolto.
Il cambiamento nel ruolo della cooperativa Iniziativa Medica Lombarda (IML) è notevole. Il centro servizi della cooperativa sarà responsabile di fissare controlli periodici e verificare che esami e visite siano portati a termine. Questo doppio beneficio, sia per il paziente che per l’organizzazione, vedrà una riduzione delle incombenze burocratiche per i medici di famiglia, permettendo loro di concentrarsi maggiormente sulla cura dei pazienti.
Investimenti regionali per la presa in carico dei pazienti cronici
La Regione Lombardia ha stanziato 42 milioni di euro per migliorare la presa in carico dei pazienti cronici. Questo finanziamento è destinato a potenziare la medicina di base e a sgravare i medici di famiglia da compiti burocratici, permettendo loro di dedicare più tempo alla cura dei pazienti.
Il nuovo sistema prevede che i medici di famiglia propongano un piano di assistenza personalizzato per ciascun paziente, mentre la cooperativa IML si occuperà di fissare gli accertamenti necessari e di verificare che vengano rispettati. Questo approccio mira a colmare le lacune del vecchio sistema, in cui mancava una figura di sintesi che coordinasse le cure per i pazienti cronici.
In Lombardia, sono stati presi in carico 300.000 pazienti cronici su un totale di 3 milioni. “I numeri sono destinati a cambiare con il nuovo corso,” ha affermato Corti. Tra i territori, la Martesana si distingue come uno dei più virtuosi, grazie alla sua capacità di adattarsi rapidamente alle nuove direttive.
Piano anti-liste d’attesa: un impegno costante
La Regione Lombardia ha approvato un piano ambizioso per ridurre le liste d’attesa, stanziando 61 milioni di euro. Di questi, 41 milioni sono destinati alle strutture pubbliche per straordinari e contratti con liberi professionisti, mentre 20 milioni sono riservati alle strutture private accreditate.
L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha spiegato che le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) saranno responsabili di rapportarsi con gli erogatori privati per l’acquisto di prestazioni aggiuntive. Questo permetterà di garantire visite e procedure sanitarie entro i tempi previsti dalla legge, anche attraverso strutture private.
Il piano prevede di recuperare 8 milioni di prestazioni entro il 31 dicembre 2024. Le strutture pubbliche dovranno garantire 3.764.800 prestazioni, tra prime visite ed esami diagnostici, mentre le strutture private accreditate dovranno assicurare un totale di 4.328.000 prestazioni.
Critiche e prospettive future
Nonostante gli sforzi della giunta regionale, le critiche non sono mancate. Pierfrancesco Majorino, capogruppo in Regione Lombardia e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, ha definito il bilancio delle liste d’attesa “disastroso”. Majorino ha sottolineato la necessità di un cambio di marcia e ha sostenuto l’importanza di mettere in discussione le scelte adottate finora.
La giunta Fontana, secondo Majorino, dovrebbe rivedere le proprie strategie per migliorare l’efficienza del sistema sanitario regionale. Questo include il ripristino del centro unico di prenotazione, che è stato recentemente eliminato.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’iniziativa dei medici di famiglia nell’Adda-Martesana e il piano anti-liste d’attesa della Regione Lombardia rappresentano due facce della stessa medaglia: un impegno costante per migliorare la sanità pubblica e ridurre le liste d’attesa. Questi sforzi sono cruciali per garantire che i pazienti cronici ricevano le cure di cui hanno bisogno in tempi ragionevoli.
Nozione base di farmaceutica: La gestione dei pazienti cronici richiede un approccio integrato che coinvolga diversi professionisti sanitari, dalla medicina di base agli specialisti. Questo modello di cura coordinata può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.
Nozione avanzata di farmaceutica: L’uso della telemedicina e di strumenti digitali per il monitoraggio dei pazienti cronici rappresenta una frontiera avanzata nella gestione delle malattie croniche. Questi strumenti possono fornire dati in tempo reale e permettere interventi tempestivi, migliorando così l’efficacia delle cure.
Questi cambiamenti rappresentano un passo avanti significativo, ma è essenziale che vengano implementati con attenzione e monitorati costantemente per garantire che i benefici previsti si realizzino pienamente.
- Approfondimento sulla gestione dei pazienti cronici da parte dei medici di famiglia
- Sito ufficiale della Regione Lombardia, pagina dedicata alla sanità, con informazioni sulla gestione dei pazienti cronici e sulla riduzione delle liste d'attesa
- Presa in carico delle patologie croniche, informazioni su come la Regione Lombardia si occupa della salute e della cura dei cittadini cronici