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Lo sport come farmaco: in arrivo detrazioni fiscali per l’esercizio fisico

Il nuovo disegno di legge bipartisan prevede la possibilità di prescrivere l'attività fisica in ricetta medica, incentivando la salute attraverso le detrazioni fiscali nel modello 730.
  • Il nuovo disegno di legge bipartisan prevede che lo sport sia considerato un farmaco detraibile fiscalmente.
  • Secondo l'Eurobarometro, il 45% delle persone nell'UE non pratica esercizio fisico.
  • L'aumento dell'attività fisica a 150 minuti a settimana potrebbe evitare 11,5 milioni di malattie non trasmissibili entro il 2050.
  • In Italia, il costo dell'inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni.

In Parlamento è stato presentato un Disegno di legge, sottoscritto da tutti i partiti, per promuovere l’esercizio fisico dichiarando lo sport come un “farmaco” inserito tra le detrazioni fiscali. Questo permetterebbe di recuperare, attraverso il modello 730, parte della spesa sostenuta. La proposta prevede la possibilità per pediatri, medici di medicina generale e specialisti di inserire l’esercizio fisico in ricetta medica.

L’auspicio è che, recuperando nel 730 l’investimento, le persone siano incentivate a impegnarsi in attività positive per la salute. Secondo un sondaggio nell’Unione Europea, il 45% delle persone non fa esercizio fisico e una su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. L’aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana potrebbe evitare 11,5 milioni di malattie non trasmissibili entro il 2050, 3,8 milioni di malattie cardiovascolari, un milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400.000 casi di tumori. In Italia, il costo dell’inattività fisica è stimato in 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni.

La proposta bipartisan per rendere l’attività sportiva detraibile nel 730

Il disegno di legge, sottoscritto da tutti i partiti in Senato, mira a incentivare l’esercizio fisico rendendolo detraibile fiscalmente. L’obiettivo è promuovere l’esercizio fisico e permettere alle famiglie di usufruire delle detrazioni fiscali, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento. Lo sport diventa così “un farmaco” inserito nella ricetta medica e fiscalmente detraibile.

Il Ddl, firmato da Daniela Sbrollini (Iv) e sottoscritto da tutti i partiti nella X Commissione al Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), prevede detrazioni fiscali per le famiglie che praticano più sport. “Lo sport è un farmaco che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età”, ha dichiarato Sbrollini, vicepresidente della Commissione.

Secondo i dati dell’Eurobarometro, nell’Unione Europea il 45% delle persone dichiara di non fare esercizio fisico o sport e una su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. La senatrice, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, ricorda che secondo un rapporto dell’Oms e dell’Ocse “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa”, l’aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana eviterebbe in Europa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050, 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, un milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400.000 casi di tumori. In Italia, il costo dell’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni.

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Al via l’iter legislativo del Ddl per l’esercizio fisico in ricetta medica

Il Disegno di legge, sottoscritto ieri da tutti i partiti nella X Commissione del Senato, ha l’obiettivo di promuovere l’esercizio fisico e permettere alle famiglie di usufruire delle detrazioni fiscali, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento. Il Ddl 287, firmato dalla Sen. Daniela Sbrollini, prevede “Disposizioni recanti interventi per l’introduzione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Servizio sanitario nazionale”.

Il disegno di legge intende rendere l’esercizio fisico prescrivibile come un farmaco da medici di medicina generale, pediatri e specialisti, incentivandolo come strumento di prevenzione e cura. La sottoscrizione del Ddl da parte di tutti i partiti avvia un iter legislativo che potrebbe essere rivoluzionario. “Lo sport è un farmaco che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età”, ha dichiarato la Sen. Sbrollini, vicepresidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato e presidente dell’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili.

Secondo i dati dell’Eurobarometro, nell’Unione Europea il 45% delle persone afferma di non fare mai esercizio fisico o praticare sport e una su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. La conseguenza è l’insorgere di milioni di malattie non trasmissibili che peggiorano la salute e gravano sulle economie dei paesi. Il rapporto dell’OMS e dell’OCSE “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa” evidenzia che l’aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana eviterebbe in Europa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050, 3,8 milioni di malattie cardiovascolari, un milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400.000 casi di tumori. In Italia, il costo dell’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni.

Lo sport “è un farmaco”, al via iter legislativo per inserirlo nella ricetta medica

I dati sull’attività fisica evidenziano che l’esercizio fisico, determinante per la salute, è poco praticato. Secondo i dati dell’Eurobarometro, nell’Unione Europea il 45% delle persone afferma di non fare esercizio fisico o sport e una su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. Il rapporto congiunto dell’Oms e dell’Ocse “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa” aggiunge che l’aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana eviterebbe in Europa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050, 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, un milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400.000 casi di tumori. In Italia, il costo dell’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni.

L’importanza di un’iniziativa legislativa per prescrivere l’esercizio fisico come un farmaco è evidente. La battaglia per sostenere il binomio tra sport e salute è fondamentale. Come presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, la Sen. Sbrollini ha promosso iniziative e firmato protocolli d’intesa con CONI e Sport e Salute per la promozione dell’attività sportiva come corretto stile di vita e prevenzione per diabete e obesità, coinvolgendo il mondo dello sport. Lo sport è uno strumento per il miglioramento del Paese. È importante un lavoro comune per il riconoscimento del valore formativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva, cura e prevenzione delle malattie croniche al centro dell’agenda politica e dell’azione legislativa.

Bullet Executive Summary

L’iniziativa legislativa per prescrivere l’esercizio fisico come un farmaco rappresenta un passo significativo verso la promozione della salute pubblica. La possibilità di detrarre fiscalmente le spese per l’attività sportiva potrebbe incentivare molte persone a impegnarsi in attività fisiche benefiche, riducendo così l’incidenza di malattie croniche e non trasmissibili.

*Nozione base di farmaceutica: La prevenzione è una componente fondamentale della medicina moderna. Prescrivere l’esercizio fisico come un farmaco è un esempio di come la prevenzione possa essere integrata nelle pratiche mediche quotidiane per migliorare la salute pubblica.

Nozione avanzata di farmaceutica*: La farmacoeconomia studia il rapporto tra i costi e i benefici dei trattamenti medici. Integrare l’esercizio fisico nelle prescrizioni mediche potrebbe ridurre significativamente i costi sanitari a lungo termine, dimostrando un’elevata efficacia costo-beneficio.

In conclusione, l’iniziativa di rendere lo sport un “farmaco” detraibile rappresenta un’innovazione nel panorama della sanità pubblica, con potenziali benefici sia per la salute individuale che per l’economia nazionale. È un invito a riflettere su come piccoli cambiamenti nelle politiche sanitarie possano avere un impatto duraturo e positivo sulla società.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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