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La regione Emilia-Romagna acquista 500.000 dosi di vaccino anti-Covid per nuove varianti

Scopri perché la Regione Emilia-Romagna ha deciso di investire 9 milioni di euro in vaccini anti-Covid nonostante il calo dei contagi e la scarsa adesione alla quinta dose.
  • Acquisto di 500.000 dosi di vaccino anti-Covid adattate alle nuove varianti.
  • Costo totale dell'operazione pari a 9 milioni di euro, con un prezzo medio di 19,50 euro per dose.
  • Solo 150.000 somministrazioni previste in Emilia-Romagna a fronte di 2,2 milioni di quinte dosi a livello nazionale.

In un contesto in cui la pandemia sembra ormai sotto controllo, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di acquistare 500.000 dosi di vaccino anti-Covid adattate alle nuove varianti. Questa decisione, annunciata dall’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, ha suscitato numerose domande e perplessità, soprattutto alla luce del flop della quinta dose di vaccinazione.

Nonostante il crollo dei numeri di nuovi contagi e decessi, e un andamento vaccinale per la quinta dose ben al di sotto delle aspettative, la Regione ha proceduto con un ordine significativo. Secondo i dati disponibili, in Italia sono stati sottoposti alla quinta dose poco più di due milioni di cittadini, con un numero stimato di somministrazioni in Emilia-Romagna non superiore alle 150.000. Questo rende l’ordine di 500.000 dosi sproporzionato rispetto alla domanda effettiva.

Il costo di questo acquisto è di circa 9 milioni di euro, con un prezzo medio di 19,50 euro per dose. La prima tranche di 299.520 vaccini è prevista per la fine di settembre, seguita da ulteriori 164.000 dosi in ottobre. Tuttavia, non è stata ancora fornita una data precisa per l’avvio delle nuove profilassi, che dipenderà dalle raccomandazioni aggiornate del Ministero della Salute.

Il Contesto Epidemiologico in Emilia-Romagna

Secondo gli ultimi aggiornamenti del Ministero della Salute, l’Emilia-Romagna ha certificato meno di 1.200 nuovi casi settimanali nel mese di agosto, con un totale di 17 decessi. A livello nazionale, il picco registrato è stato di 17.381 nuovi casi e 100 decessi, numeri che difficilmente possono essere considerati “allarmanti” in termini di emergenza pandemica.

Nonostante ciò, l’assessore Donini ha sottolineato che “aumentano i casi, ma non assistiamo a sviluppi gravi della malattia che necessitino ricoveri di massa”. I ricoveri in terapia intensiva sono in linea con i dati dell’anno scorso, con pochi casi gravi. Tuttavia, la Regione ha deciso di procedere con la richiesta di quasi mezzo milione di dosi della nuova formulazione aggiornata del vaccino.

Questa decisione ha sollevato interrogativi circa la necessità di un numero così elevato di dosi, soprattutto in un contesto in cui la pressione sugli ospedali è inesistente e i numeri dei tamponi positivi sono relativamente bassi.

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Le Critiche e le Preoccupazioni

Il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, ha espresso forti dubbi sulla decisione della Regione di acquistare un numero così elevato di dosi di vaccino. “La quinta dose del vaccino Covid è stata un flop in termini di somministrazioni, quindi che senso ha un ulteriore acquisto per circa 9 milioni di euro?”, ha dichiarato Bargi, presentando un atto ispettivo alla giunta emiliano-romagnola.

Bargi ha sottolineato che, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, l’Emilia-Romagna ha certificato meno di 1.200 nuovi casi settimanali nel mese di agosto, con un totale di 17 decessi. La campagna vaccinale per la quinta dose non ha raggiunto i risultati sperati, con un totale di 2.214.738 somministrazioni e ritmi di richiami molto più lenti rispetto alle fasi precedenti della campagna vaccinale.

Il consigliere ha sollevato interrogativi circa la necessità di acquistare un numero così elevato di dosi per la Regione, considerando la pressione inesistente sugli ospedali e il numero relativamente basso di tamponi positivi. Ha chiesto alla Giunta di chiarire la spesa sostenuta per l’acquisto delle dosi vaccinali e quante somministrazioni sono previste per l’attuale stagione vaccinale, sollevando il rischio di acquistare un numero eccessivo di dosi che potrebbero finire inutilizzate.

Il Ritorno del Covid in Emilia-Romagna

Nonostante la percezione generale di una pandemia sotto controllo, i numeri del Covid stanno tornando a salire in Emilia-Romagna. Secondo i dati più recenti, l’area metropolitana di Bologna ha registrato un aumento di 21 nuovi casi e un ricovero, con quattro persone in terapia intensiva. A livello regionale, ci sono oltre 6.000 positivi e più di 400 ricoverati.

Questi numeri hanno riportato l’attenzione sull’andamento dei contagi, con un aumento dei casi attivi e dei ricoveri nei reparti ordinari. L’età media dei nuovi casi è di 65,82 anni, e l’Ausl ha invitato i cittadini a mantenere alta la guardia.

La situazione epidemiologica in Emilia-Romagna è stata descritta come una “recrudescenza” del virus, con un aumento dei tamponi molecolari e antigenici effettuati. Tuttavia, il 92,3% dei casi attivi rimane fuori dagli ospedali, indicando che la maggior parte delle infezioni non richiede ricoveri.

In questo contesto, la decisione della Regione di acquistare un numero così elevato di dosi di vaccino appare ancora più controversa, sollevando domande sulla gestione delle risorse pubbliche e sulla pianificazione vaccinale in relazione all’attuale andamento della pandemia.

Bullet Executive Summary

La decisione della Regione Emilia-Romagna di acquistare 500.000 dosi di vaccino anti-Covid adattate alle nuove varianti ha sollevato numerose domande e perplessità, soprattutto alla luce del flop della quinta dose di vaccinazione. Nonostante il crollo dei numeri di nuovi contagi e decessi, la Regione ha proceduto con un ordine significativo, suscitando critiche e interrogativi sulla gestione delle risorse pubbliche e sulla necessità di un numero così elevato di dosi.

In conclusione, è importante ricordare che la vaccinazione rimane uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica, ma la pianificazione e la gestione delle risorse devono essere oculate e basate su dati epidemiologici aggiornati. La farmacologia di base ci insegna che l’efficacia di un vaccino dipende non solo dalla sua formulazione, ma anche dalla tempestività e dall’adeguatezza della sua somministrazione. In un contesto di risorse limitate, è essenziale che ogni decisione sia presa con la massima attenzione e trasparenza, per garantire il miglior utilizzo possibile delle risorse pubbliche e la massima protezione della salute dei cittadini.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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