Animali domestici: il segreto per la salute degli anziani che non conoscevi

Durante il vivace 69° Congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria a Firenze, si è discusso a lungo dell’importanza che gli animali domestici rivestono per il benessere degli anziani. Le ricerche presentate hanno mostrato come la compagnia di un animale possa dimezzare la necessità di consulti medici, portando a un risparmio quantificabile in circa 4 miliardi di euro per il Servizio Sanitario Nazionale. Questi dati superano le mere statistiche, segnano un’evoluzione significativa nel modo in cui ci approcciamo al benessere degli over 65 anni. Cani, gatti e conigli, oltre che ad alleviare la solitudine, funzionano come veri “rimedi naturali” capaci di abbassare la pressione sanguigna e diminuire il rischio di malattie cardiache.

Interventi Assistiti con Animali: Una Nuova Dimensione

In Italia, la crescente adozione di interventi terapeutici che coinvolgono animali sta divenendo una pratica diffusa nell’ambito della medicina complementare. L’organizzazione VETeris nasce dall’unione sinergica tra esperti in geriatria e medicina veterinaria per definire criteri sicuri e standardizzati nell’integrazione degli animali nella cura delle persone anziane. Studi recenti confermano che la presenza animale può abbattere del 33% il tasso di mortalità nei pazienti isolati dopo un infarto. Persino il solo contatto fisico con un animale riesce a incentivare la produzione naturale di neurotrasmettitori, affinando sia l’attenzione che le abilità psicomotorie.

Il Gatto: Un Fattore di Socialità nelle Case di Riposo

In Francia, è stato riconosciuto che avere animali domestici nelle case di riposo è un diritto degli anziani. I gatti, in particolare, hanno dimostrato di essere efficaci nell’alleviare i sintomi depressivi e nel promuovere le interazioni sociali. Una ricerca ha esaminato i legami tra residenti, personale e gatti, mettendo in luce come questi ultimi funzionano da “lubrificante sociale”, facilitando il dialogo e riducendo le tensioni fra operatori sanitari. La presenza di un gatto risulta quindi migliorare la qualità della vita all’interno delle residenze, creando interessi comuni tra pazienti e personale.

Un Nuovo Sguardo sul Benessere degli Anziani

L’accettazione del valore terapeutico degli animali domestici costituisce senza dubbio un avanzamento rilevante verso un modo di accudire gli anziani che sia più comprensivo ed empatico. Questi cari compagni quadrupedi hanno la capacità di riempire il vuoto creato dall’isolamento e apportano benefici tangibili al corpo e alla mente, supportati da numerose evidenze scientifiche. Di fronte alla sfida rappresentata dal crescente invecchiamento demografico, l’inclusione degli animali nei trattamenti assistiti appare come una soluzione originale ed efficiente. In una società caratterizzata da costanti progressi nel settore medico, diviene fondamentale comprendere quanto le cure alternative possano integrarsi armoniosamente con quelle convenzionali per elevare il benessere delle persone anziane. La terapia assistita dagli animali dimostra come i nuovi approcci siano in grado di oltrepassare le limitazioni della medicina tradizionale, rispondendo alle esigenze emotive e sociali dei pazienti.
Considerando questi aspetti, risulta cruciale valutare la persona nella sua completezza e sostenere che il vero benessere va oltre la semplice assenza di patologie; coinvolge anche interazioni soddisfacenti e condizioni ambientali che incoraggino la salute mentale e fisica. Affrontare questa sfida implica integrare tali pratiche all’interno delle strutture sanitarie, con l’obiettivo di assicurare che tutti gli anziani possano beneficiare dell’affetto e della presenza rassicurante di un fedele animale da compagnia.