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- L'Istituto Mario Negri, fondato da Garattini nel 1963, è un centro di eccellenza per la ricerca farmacologica.
- La resistenza agli antibiotici è responsabile di 12.000 morti annuali in Italia, secondo Garattini.
- L'ultimo antibiotico efficace è stato sviluppato 40 anni fa, sottolineando l'urgenza di nuove soluzioni.
Nel cuore della periferia milanese, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri rappresenta un faro di innovazione e ricerca. Fondato nel 1963 da Silvio Garattini, questo istituto ha visto nascere e svilupparsi alcune delle più importanti scoperte nel campo della chemioterapia e della farmacologia moderna. Garattini, a 96 anni, continua a percorrere i corridoi dell’istituto con la stessa dedizione di un tempo, incarnando un esempio vivente di longevità attiva e produttiva. La sua routine quotidiana è scandita da un regime alimentare frugale e da una costante attività fisica, elementi che attribuisce alla sua straordinaria longevità. Ogni giorno, cinque chilometri di camminata veloce sono per lui non solo un esercizio fisico, ma una forma di meditazione che mantiene vivace la mente e il corpo.
La Sfida della Resistenza agli Antibiotici
Garattini non esita a sollevare questioni cruciali nel panorama sanitario moderno, tra cui l’abuso di antibiotici. Con una lucidità che deriva da decenni di esperienza, sottolinea come la resistenza agli antibiotici rappresenti una minaccia crescente, responsabile di circa 12.000 morti annuali solo in Italia. L’ultimo antibiotico efficace risale a 40 anni fa, ricorda, evidenziando l’urgenza di un approccio più responsabile e consapevole nell’uso di queste terapie. La sua critica si estende a una società che, troppo spesso, vede la medicina come un mercato, con farmaci prescritti con leggerezza e senza una reale necessità. Garattini stesso non assume antibiotici da decenni, preferendo affrontare eventuali malattie con riposo e metodi naturali.
- Un esempio luminoso nella ricerca farmaceutica... 🌟...
- Silvio Garattini è troppo conservatore riguardo ai farmaci... ⚠️...
- Riflessioni intriganti sulla sostenibilità sanitaria... 🤔...
Una Vita di Connessioni e Ricordi
La vita di Garattini è stata arricchita da incontri con personalità illustri, da Umberto Eco a Rita Levi Montalcini, e da un rapporto speciale con due papi, Giovanni XXIII e Francesco. Questi incontri hanno contribuito a plasmare una visione del mondo in cui la connessione tra le persone è fondamentale. Il precetto evangelico di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te risuona profondamente in lui, ricordandoci che la vita è un intreccio di relazioni e dipendenze reciproche. Nonostante le perdite personali, come quella delle sue due mogli, Garattini trova conforto nella spiritualità e nella memoria, mantenendo vivi i legami con le persone amate attraverso la preghiera e il dialogo interiore.
La Visione di un Futuro Sostenibile
Garattini è un fervente sostenitore di uno stile di vita sano e sostenibile. Le sue battaglie contro il fumo e l’abuso di alcol sono ben note, e la sua scelta di consumare birra senza alcol riflette una visione del futuro in cui la salute pubblica è una priorità. Non dono mai bottiglie di vino, è come regalare una stecca di sigarette, afferma, sottolineando l’importanza di scelte consapevoli per il benessere collettivo. La sua critica agli integratori alimentari, che considera benefici solo per chi li vende, si inserisce in un discorso più ampio sulla necessità di un’informazione sanitaria corretta e accessibile.
Nel mondo dell’innovazione farmaceutica, la capacità di adattarsi e rispondere alle sfide emergenti è fondamentale. Una nozione base è l’importanza della ricerca continua e dell’aggiornamento delle terapie per affrontare problemi come la resistenza agli antibiotici. Questo richiede non solo investimenti in nuove tecnologie, ma anche una cultura della prevenzione e dell’uso consapevole dei farmaci. A livello avanzato, il business case delle aziende farmaceutiche moderne deve integrare la sostenibilità e l’etica nella ricerca e sviluppo, promuovendo soluzioni che siano non solo efficaci, ma anche accessibili e rispettose dell’ambiente. Riflettendo su queste tematiche, ci si rende conto che il progresso non è solo una questione di tecnologia, ma anche di valori e scelte consapevoli che influenzano il nostro futuro comune.