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- Le farmacie ampliano i servizi: ora puoi prenotare visite, vaccinarti e fare test diagnostici, grazie al nuovo accordo sulla Farmacia dei servizi.
- Remunerazione a livello regionale: l'accordo prevede che la remunerazione per questi servizi sia definita a livello regionale, tenendo conto delle tariffe del Nomenclatore e delle specificità delle farmacie rurali sussidiate.
- Vaccinazioni e test in aree dedicate: le farmacie che offrono vaccinazioni devono avere un'area separata dagli spazi di accoglienza e dispensazione farmaci, garantendo la sicurezza.
Ampliamento dei Servizi Farmaceutici: Una Nuova Era per la Sanità Territoriale
Il panorama farmaceutico italiano è in fermento, segnato da una profonda trasformazione che vede le farmacie assumere un ruolo sempre più centrale nell’erogazione di servizi sanitari. Un recente accordo, estendendo le disposizioni riguardanti il rapporto in convenzione, l’assistenza farmaceutica e la dispensazione dei medicinali, ha formalizzato l’inclusione delle attività relative alla Farmacia dei servizi. Questo significa che le farmacie sono ora abilitate a offrire una gamma più ampia di prestazioni, tra cui la prenotazione di visite ed esami, la somministrazione di vaccini, l’esecuzione di test diagnostici e servizi di telemedicina. L’accordo disciplina anche l’erogazione di prestazioni professionali da parte di infermieri e fisioterapisti direttamente in farmacia, aprendo nuove prospettive per l’assistenza sanitaria di prossimità.
Dettagli Operativi e Remunerazione dei Nuovi Servizi
L’articolo 20 dell’accordo si concentra specificamente su somministrazioni vaccinali, prestazioni analitiche, test diagnostici, telemedicina e l’utilizzo di dispositivi strumentali. Gli accordi integrativi regionali definiranno i requisiti specifici per le farmacie che desiderano offrire questi servizi, specificando i dispositivi utilizzabili, come test autodiagnostici e dispositivi per il prelievo di campioni biologici. La remunerazione di tali servizi sarà determinata a livello regionale, tenendo conto delle tariffe previste dal Nomenclatore della specialistica ambulatoriale e delle specificità delle farmacie rurali sussidiate. L’articolo 21 estende questo approccio alle prestazioni professionali di infermieri e fisioterapisti, con requisiti minimi in termini di spazi, attrezzature e dotazioni per la gestione dell’emergenza. Anche in questo caso, la remunerazione sarà definita a livello regionale, considerando i costi sostenuti e le specificità delle farmacie rurali sussidiate.
Implementazione e Linee Guida per l’Erogazione dei Servizi
Le Regioni e le Province autonome svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione di questi servizi, promuovendone l’implementazione nel rispetto dei Piani socio-sanitari regionali. L’adesione a tali servizi è volontaria per i titolari/direttori di farmacia. I servizi includono la partecipazione all’assistenza domiciliare integrata, il monitoraggio della terapia farmacologica, la rilevazione dei consumi farmaceutici e la partecipazione a programmi di screening e presa in carico dei cittadini. L’Allegato 4 dell’accordo fornisce linee guida dettagliate per l’esecuzione delle attività vaccinali, dei test diagnostici, delle prestazioni analitiche e della telemedicina, garantendo standard elevati di sicurezza e qualità. Le farmacie che intendono offrire questi servizi devono comunicarlo preventivamente all’Azienda Sanitaria competente. Le somministrazioni vaccinali devono essere eseguite da farmacisti abilitati, previa verifica dell’idoneità del soggetto e acquisizione del consenso informato. Le attività devono essere svolte in un’area dedicata, separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alla dispensazione dei farmaci.

Controversie e Reazioni nel Settore Sanitario
L’espansione dei servizi offerti dalle farmacie non è esente da controversie. Diverse figure del settore sanitario, tra cui medici ospedalieri e biologi, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla qualità e all’attendibilità dei servizi erogati in farmacia, nonché alla potenziale invasione delle competenze di altri professionisti sanitari. In particolare, l’Anaao-Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, ha criticato la refertazione delegata al farmacista per gli esami eseguiti su sangue capillare, sottolineando la necessit di rispettare i requisiti strutturali organizzativi tecnologici e professionali previsti per i servizi di medicina di laboratorio accreditati. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) ha sollevato dubbi sulla competenza professionale del farmacista a sottoscrivere e validare esami diagnostici. Federfarma ha risposto a queste critiche, ribadendo che nessuna attività di diagnosi è riservata al farmacista e che la nuova Convenzione farmaceutica si limita a dettagliare una disciplina già esistente. Il sindacato dei titolari di farmacia ha sottolineato l’importanza di attenersi scrupolosamente alle indicazioni previste dalle norme vigenti e dai produttori degli apparecchi utilizzati per l’esecuzione dei servizi, al fine di garantire i massimi standard qualitativi e l’attendibilità dei risultati.
Verso un Futuro Integrato: Sfide e Opportunità per la Farmacia dei Servizi
L’ampliamento dei servizi farmaceutici rappresenta un’evoluzione significativa nel panorama sanitario italiano, con il potenziale di migliorare l’accesso alle cure e la qualità dell’assistenza per i cittadini. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide e le controversie sollevate dai diversi attori del settore, garantendo che i servizi erogati in farmacia siano sicuri, efficaci e in linea con gli standard professionali. La collaborazione tra farmacisti, medici, biologi e altri professionisti sanitari è essenziale per costruire un sistema sanitario integrato e orientato al paziente. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un impegno condiviso sarà possibile realizzare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e contribuire a un futuro più sano per tutti.
Innovazione Farmaceutica e Business Case: Un Approccio Olistico
Amici lettori, riflettiamo insieme su quanto abbiamo appreso. L’innovazione farmaceutica non si limita allo sviluppo di nuovi farmaci, ma abbraccia anche la creazione di modelli di business che migliorano l’accesso alle cure e l’efficienza del sistema sanitario. In questo contesto, la Farmacia dei servizi rappresenta un esempio lampante di come un approccio olistico possa generare valore per tutti gli stakeholder.
Una nozione base di innovazione farmaceutica, in questo caso, è l’estensione del ruolo del farmacista da semplice dispensatore di farmaci a fornitore di servizi sanitari integrati. Questo cambiamento richiede una riqualificazione professionale e un adeguamento delle infrastrutture, ma offre anche nuove opportunità di crescita e sviluppo per le farmacie.
A un livello più avanzato, possiamo considerare la Farmacia dei servizi come un business case basato sulla creazione di una rete di assistenza territoriale. In questo modello, le farmacie diventano punti di riferimento per i cittadini, offrendo servizi di prevenzione, diagnosi e monitoraggio delle malattie croniche. Questo approccio può contribuire a ridurre la pressione sugli ospedali e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La sfida, ora, è quella di superare le resistenze e le diffidenze, costruendo un clima di fiducia e collaborazione tra i diversi professionisti sanitari. Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e creare un sistema sanitario più efficiente, accessibile e orientato al paziente. Pensiamoci.
Ampliamento dei Servizi Farmaceutici: Una Nuova Era per la Sanità Territoriale
Il panorama farmaceutico italiano è in fermento, segnato da una profonda trasformazione che vede le farmacie assumere un ruolo sempre più centrale nell’erogazione di servizi sanitari. Un recente accordo, estendendo le disposizioni riguardanti il rapporto in convenzione, l’assistenza farmaceutica e la dispensazione dei medicinali, ha formalizzato l’inclusione delle attività relative alla Farmacia dei servizi. Questo significa che le farmacie sono ora abilitate a offrire una gamma più ampia di prestazioni, tra cui la prenotazione di visite ed esami, la somministrazione di vaccini, l’esecuzione di test diagnostici e servizi di telemedicina. L’accordo disciplina anche l’erogazione di prestazioni professionali da parte di infermieri e fisioterapisti direttamente in farmacia, aprendo nuove prospettive per l’assistenza sanitaria di prossimità.
Dettagli Operativi e Remunerazione dei Nuovi Servizi
L’articolo 20 dell’accordo si concentra specificamente su somministrazioni vaccinali, prestazioni analitiche, test diagnostici, telemedicina e l’utilizzo di dispositivi strumentali. Gli accordi integrativi regionali definiranno i requisiti specifici per le farmacie che desiderano offrire questi servizi, specificando i dispositivi utilizzabili, come test autodiagnostici e dispositivi per il prelievo di campioni biologici. La remunerazione di tali servizi sarà determinata a livello regionale, tenendo conto delle tariffe previste dal Nomenclatore della specialistica ambulatoriale e delle specificità delle farmacie rurali sussidiate. L’articolo 21 estende questo approccio alle prestazioni professionali di infermieri e fisioterapisti, con requisiti minimi in termini di spazi, attrezzature e dotazioni per la gestione dell’emergenza. Anche in questo caso, la remunerazione sarà definita a livello regionale, considerando i costi sostenuti e le specificità delle farmacie rurali sussidiate.
Implementazione e Linee Guida per l’Erogazione dei Servizi
Le Regioni e le Province autonome svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione di questi servizi, promuovendone l’implementazione nel rispetto dei Piani socio-sanitari regionali. L’adesione a tali servizi è volontaria per i titolari/direttori di farmacia. I servizi includono la partecipazione all’assistenza domiciliare integrata, il monitoraggio della terapia farmacologica, la rilevazione dei consumi farmaceutici e la partecipazione a programmi di screening e presa in carico dei cittadini. L’Allegato 4 dell’accordo fornisce linee guida dettagliate per l’esecuzione delle attività vaccinali, dei test diagnostici, delle prestazioni analitiche e della telemedicina, garantendo standard elevati di sicurezza e qualità. Le farmacie che intendono offrire questi servizi devono comunicarlo preventivamente all’Azienda Sanitaria competente. Le somministrazioni vaccinali devono essere eseguite da farmacisti abilitati, previa verifica dell’idoneità del soggetto e acquisizione del consenso informato. Le attività devono essere svolte in un’area dedicata, separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alla dispensazione dei farmaci.

Controversie e Reazioni nel Settore Sanitario
L’espansione dei servizi offerti dalle farmacie non è esente da controversie. Diverse figure del settore sanitario, tra cui medici ospedalieri e biologi, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla qualità e all’attendibilità dei servizi erogati in farmacia, nonché alla potenziale invasione delle competenze di altri professionisti sanitari.
In particolare, l’Anaao-Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, ha criticato la refertazione delegata al farmacista per gli esami eseguiti su sangue capillare, sottolineando la necessit di rispettare i requisiti strutturali organizzativi tecnologici e professionali previsti per i servizi di medicina di laboratorio accreditati.
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) ha sollevato dubbi sulla competenza professionale del farmacista a sottoscrivere e validare esami diagnostici. Federfarma ha risposto a queste critiche, ribadendo che nessuna attività di diagnosi è riservata al farmacista e che la nuova Convenzione farmaceutica si limita a dettagliare una disciplina già esistente. Il sindacato dei titolari di farmacia ha sottolineato l’importanza di attenersi scrupolosamente alle indicazioni previste dalle norme vigenti e dai produttori degli apparecchi utilizzati per l’esecuzione dei servizi, al fine di garantire i massimi standard qualitativi e l’attendibilità dei risultati.
Verso un Futuro Integrato: Sfide e Opportunità per la Farmacia dei Servizi
L’ampliamento dei servizi farmaceutici rappresenta un’evoluzione significativa nel panorama sanitario italiano, con il potenziale di migliorare l’accesso alle cure e la qualità dell’assistenza per i cittadini. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide e le controversie sollevate dai diversi attori del settore, garantendo che i servizi erogati in farmacia siano sicuri, efficaci e in linea con gli standard professionali. La collaborazione tra farmacisti, medici, biologi e altri professionisti sanitari è essenziale per costruire un sistema sanitario integrato e orientato al paziente. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un impegno condiviso sarà possibile realizzare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e contribuire a un futuro più sano per tutti.
Innovazione Farmaceutica e Business Case: Un Approccio Olistico
Amici lettori, riflettiamo insieme su quanto abbiamo appreso. L’innovazione farmaceutica non si limita allo sviluppo di nuovi farmaci, ma abbraccia anche la creazione di modelli di business che migliorano l’accesso alle cure e l’efficienza del sistema sanitario. In questo contesto, la Farmacia dei servizi rappresenta un esempio lampante di come un approccio olistico possa generare valore per tutti gli stakeholder.
Una nozione base di innovazione farmaceutica, in questo caso, è l’estensione del ruolo del farmacista da semplice dispensatore di farmaci a fornitore di servizi sanitari integrati. Questo cambiamento richiede una riqualificazione professionale e un adeguamento delle infrastrutture, ma offre anche nuove opportunità di crescita e sviluppo per le farmacie.
A un livello più avanzato, possiamo considerare la Farmacia dei servizi come un business case basato sulla creazione di una rete di assistenza territoriale. In questo modello, le farmacie diventano punti di riferimento per i cittadini, offrendo servizi di prevenzione, diagnosi e monitoraggio delle malattie croniche. Questo approccio può contribuire a ridurre la pressione sugli ospedali e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La sfida, ora, è quella di superare le resistenze e le diffidenze, costruendo un clima di fiducia e collaborazione tra i diversi professionisti sanitari. Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e creare un sistema sanitario più efficiente, accessibile e orientato al paziente. Pensiamoci.
Ampliamento dei Servizi Farmaceutici: Una Nuova Era per la Sanità Territoriale
Il panorama farmaceutico italiano è in fermento, segnato da una profonda trasformazione che vede le farmacie assumere un ruolo sempre più centrale nell’erogazione di servizi sanitari. Un recente accordo, estendendo le disposizioni riguardanti il rapporto in convenzione, l’assistenza farmaceutica e la dispensazione dei medicinali, ha formalizzato l’inclusione delle attività relative alla Farmacia dei servizi. Questo significa che le farmacie sono ora abilitate a offrire una gamma più ampia di prestazioni, tra cui la prenotazione di visite ed esami, la somministrazione di vaccini, l’esecuzione di test diagnostici e servizi di telemedicina. L’accordo disciplina anche l’erogazione di prestazioni professionali da parte di infermieri e fisioterapisti direttamente in farmacia, aprendo nuove prospettive per l’assistenza sanitaria di prossimità.
Dettagli Operativi e Remunerazione dei Nuovi Servizi
Il capitolo 20 dell’accordo verte in modo specifico su pratiche vaccinali, analisi cliniche, test per la diagnosi, telemedicina e l’utilizzo di apparecchiature mediche. Gli accordi integrativi regionali definiranno i requisiti specifici per le farmacie che desiderano offrire questi servizi, specificando i dispositivi utilizzabili, come test autodiagnostici e dispositivi per il prelievo di campioni biologici. La remunerazione di tali servizi sarà determinata a livello regionale, tenendo conto delle tariffe previste dal Nomenclatore della specialistica ambulatoriale e delle specificità delle farmacie rurali sussidiate. L’articolo 21 estende questo approccio alle prestazioni professionali di infermieri e fisioterapisti, con requisiti minimi in termini di spazi, attrezzature e dotazioni per la gestione dell’emergenza. Anche in questo caso, la remunerazione sarà definita a livello regionale, considerando i costi sostenuti e le specificità delle farmacie rurali sussidiate.
Implementazione e Linee Guida per l’Erogazione dei Servizi
Le Regioni e le Province autonome svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione di questi servizi, promuovendone l’implementazione nel rispetto dei Piani socio-sanitari regionali. L’adesione a tali servizi è volontaria per i titolari/direttori di farmacia. I servizi includono la partecipazione all’assistenza domiciliare integrata, il monitoraggio della terapia farmacologica, la rilevazione dei consumi farmaceutici e la partecipazione a programmi di screening e presa in carico dei cittadini. L’Allegato 4 dell’accordo fornisce linee guida dettagliate per l’esecuzione delle attività vaccinali, dei test diagnostici, delle prestazioni analitiche e della telemedicina, garantendo standard elevati di sicurezza e qualità. Per poter proporre questi servizi, le farmacie devono darne preventiva comunicazione all’Azienda Sanitaria di competenza. La somministrazione dei vaccini dovrà essere effettuata da farmacisti specializzati, dopo aver accertato l’idoneità del paziente e averne ottenuto il benestare tramite la firma del consenso informato. Le attività devono essere svolte in un’area dedicata, separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alla dispensazione dei farmaci.

Controversie e Reazioni nel Settore Sanitario
L’espansione dei servizi offerti dalle farmacie non è esente da controversie. Diverse figure del settore sanitario, tra cui medici ospedalieri e biologi, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla qualità e all’attendibilità dei servizi erogati in farmacia, nonché alla potenziale invasione delle competenze di altri professionisti sanitari.
In particolare, l’Anaao-Assomed, l’associazione dei medici ospedalieri, ha espresso dissenso riguardo alla possibilità che il farmacista esegua la refertazione di esami su sangue capillare, insistendo sulla necessità di osservare i requisiti strutturali, organizzativi, tecnici e di preparazione che si richiedono ai servizi di medicina di laboratorio accreditati.
Verso un Futuro Integrato: Sfide e Opportunità per la Farmacia dei Servizi
L’ampliamento dei servizi farmaceutici rappresenta un’evoluzione significativa nel panorama sanitario italiano, con il potenziale di migliorare l’accesso alle cure e la qualità dell’assistenza per i cittadini. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide e le controversie sollevate dai diversi attori del settore, garantendo che i servizi erogati in farmacia siano sicuri, efficaci e in linea con gli standard professionali. La collaborazione tra farmacisti, medici, biologi e altri professionisti sanitari è essenziale per costruire un sistema sanitario integrato e orientato al paziente. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un impegno condiviso sarà possibile realizzare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e contribuire a un futuro più sano per tutti.
Innovazione Farmaceutica e Business Case: Un Approccio Olistico
Amici lettori, riflettiamo insieme su quanto abbiamo appreso. L’innovazione farmaceutica non si limita allo sviluppo di nuovi farmaci, ma abbraccia anche la creazione di modelli di business che migliorano l’accesso alle cure e l’efficienza del sistema sanitario. In questo contesto, la Farmacia dei servizi rappresenta un esempio lampante di come un approccio olistico possa generare valore per tutti gli stakeholder.
Una nozione base di innovazione farmaceutica, in questo caso, è l’estensione del ruolo del farmacista da semplice dispensatore di farmaci a fornitore di servizi sanitari integrati. Questo cambiamento richiede una riqualificazione professionale e un adeguamento delle infrastrutture, ma offre anche nuove opportunità di crescita e sviluppo per le farmacie.
A un livello più avanzato, possiamo considerare la Farmacia dei servizi come un business case basato sulla creazione di una rete di assistenza territoriale. In questo modello, le farmacie diventano punti di riferimento per i cittadini, offrendo servizi di prevenzione, diagnosi e monitoraggio delle malattie croniche. Questo approccio può contribuire a ridurre la pressione sugli ospedali e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La sfida, ora, è quella di superare le resistenze e le diffidenze, costruendo un clima di fiducia e collaborazione tra i diversi professionisti sanitari. Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e creare un sistema sanitario più efficiente, accessibile e orientato al paziente. Pensiamoci.
Ampliamento dei Servizi Farmaceutici: Una Nuova Era per la Sanità Territoriale
Il panorama farmaceutico italiano è in fermento, segnato da una profonda trasformazione che vede le farmacie assumere un ruolo sempre più centrale nell’erogazione di servizi sanitari. Un recente accordo, estendendo le disposizioni riguardanti il rapporto in convenzione, l’assistenza farmaceutica e la dispensazione dei medicinali, ha formalizzato l’inclusione delle attività relative alla Farmacia dei servizi. Questo significa che le farmacie sono ora abilitate a offrire una gamma più ampia di prestazioni, tra cui la prenotazione di visite ed esami, la somministrazione di vaccini, l’esecuzione di test diagnostici e servizi di telemedicina. L’accordo disciplina anche l’erogazione di prestazioni professionali da parte di infermieri e fisioterapisti direttamente in farmacia, aprendo nuove prospettive per l’assistenza sanitaria di prossimità.
Dettagli Operativi e Remunerazione dei Nuovi Servizi
Il capitolo 20 dell’accordo verte in modo specifico su pratiche vaccinali, analisi cliniche, test per la diagnosi, telemedicina e l’utilizzo di apparecchiature mediche. Gli accordi integrativi regionali definiranno i requisiti specifici per le farmacie che desiderano offrire questi servizi, specificando i dispositivi utilizzabili, come test autodiagnostici e dispositivi per il prelievo di campioni biologici. La remunerazione di tali servizi sarà determinata a livello regionale, tenendo conto delle tariffe previste dal Nomenclatore della specialistica ambulatoriale e delle specificità delle farmacie rurali sussidiate. L’articolo 21 estende questo approccio alle prestazioni professionali di infermieri e fisioterapisti, con requisiti minimi in termini di spazi, attrezzature e dotazioni per la gestione dell’emergenza. Anche in questo caso, la remunerazione sarà definita a livello regionale, considerando i costi sostenuti e le specificità delle farmacie rurali sussidiate.
Implementazione e Linee Guida per l’Erogazione dei Servizi
Le Regioni e le Province autonome svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione di questi servizi, promuovendone l’implementazione nel rispetto dei Piani socio-sanitari regionali. L’adesione a tali servizi è volontaria per i titolari/direttori di farmacia. I servizi includono la partecipazione all’assistenza domiciliare integrata, il monitoraggio della terapia farmacologica, la rilevazione dei consumi farmaceutici e la partecipazione a programmi di screening e presa in carico dei cittadini. L’Allegato 4 dell’accordo fornisce linee guida dettagliate per l’esecuzione delle attività vaccinali, dei test diagnostici, delle prestazioni analitiche e della telemedicina, garantendo standard elevati di sicurezza e qualità. Per poter proporre questi servizi, le farmacie devono darne preventiva comunicazione all’Azienda Sanitaria di competenza. La somministrazione dei vaccini dovrà essere effettuata da farmacisti specializzati, dopo aver accertato l’idoneità del paziente e averne ottenuto il benestare tramite la firma del consenso informato. Le attività devono essere svolte in un’area dedicata, separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alla dispensazione dei farmaci.

Controversie e Reazioni nel Settore Sanitario
L’espansione dei servizi offerti dalle farmacie non è esente da controversie. Diverse figure del settore sanitario, tra cui medici ospedalieri e biologi, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla qualità e all’attendibilità dei servizi erogati in farmacia, nonché alla potenziale invasione delle competenze di altri professionisti sanitari.
In particolare, l’Anaao-Assomed, l’associazione dei medici ospedalieri, ha espresso dissenso riguardo alla possibilità che il farmacista esegua la refertazione di esami su sangue capillare, insistendo sulla necessità di osservare i requisiti strutturali, organizzativi, tecnici e di preparazione che si richiedono ai servizi di medicina di laboratorio accreditati.
Verso un Futuro Integrato: Sfide e Opportunità per la Farmacia dei Servizi
L’ampliamento dei servizi farmaceutici rappresenta un’evoluzione significativa nel panorama sanitario italiano, con il potenziale di migliorare l’accesso alle cure e la qualità dell’assistenza per i cittadini. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide e le controversie sollevate dai diversi attori del settore, garantendo che i servizi erogati in farmacia siano sicuri, efficaci e in linea con gli standard professionali. La collaborazione tra farmacisti, medici, biologi e altri professionisti sanitari è essenziale per costruire un sistema sanitario integrato e orientato al paziente. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un impegno condiviso sarà possibile realizzare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e contribuire a un futuro più sano per tutti.
Innovazione Farmaceutica e Business Case: Un Approccio Olistico
Amici lettori, riflettiamo insieme su quanto abbiamo appreso. L’innovazione farmaceutica non si limita allo sviluppo di nuovi farmaci, ma abbraccia anche la creazione di modelli di business che migliorano l’accesso alle cure e l’efficienza del sistema sanitario. In questo contesto, la Farmacia dei servizi rappresenta un esempio lampante di come un approccio olistico possa generare valore per tutti gli stakeholder.
Una nozione base di innovazione farmaceutica, in questo caso, è l’estensione del ruolo del farmacista da semplice dispensatore di farmaci a fornitore di servizi sanitari integrati. Questo cambiamento richiede una riqualificazione professionale e un adeguamento delle infrastrutture, ma offre anche nuove opportunità di crescita e sviluppo per le farmacie.
A un livello più avanzato, possiamo considerare la Farmacia dei servizi come un business case basato sulla creazione di una rete di assistenza territoriale. In questo modello, le farmacie diventano punti di riferimento per i cittadini, offrendo servizi di prevenzione, diagnosi e monitoraggio delle malattie croniche. Questo approccio può contribuire a ridurre la pressione sugli ospedali e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La sfida, ora, è quella di superare le resistenze e le diffidenze, costruendo un clima di fiducia e collaborazione tra i diversi professionisti sanitari. Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale della Farmacia dei servizi e creare un sistema sanitario più efficiente, accessibile e orientato al paziente. Pensiamoci.
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Ampliamento dei Servizi Farmaceutici: Una Nuova Era per la Sanità Territoriale
Il panorama farmaceutico italiano è in fermento, segnato da una profonda trasformazione che vede le farmacie assumere un ruolo sempre più centrale nell’erogazione di servizi sanitari. Un recente accordo, estendendo le disposizioni riguardanti il rapporto in convenzione, l’assistenza farmaceutica e la dispensazione dei medicinali, ha formalizzato l’inclusione delle attività relative alla Farmacia dei servizi. Questo significa che le farmacie sono ora abilitate a offrire una gamma più ampia di prestazioni, tra cui la prenotazione di visite ed esami, la somministrazione di vaccini, l’esecuzione di test diagnostici e servizi di telemedicina. L’accordo disciplina anche l’erogazione di prestazioni professionali da parte di infermieri e fisioterapisti direttamente in farmacia, aprendo nuove prospettive per l’assistenza sanitaria di prossimità.
Dettagli Operativi e Remunerazione dei Nuovi Servizi
L’articolo 20 dell’accordo si concentra specificamente su somministrazioni vaccinali, prestazioni analitiche, test diagnostici, telemedicina e l’utilizzo di dispositivi strumentali. Gli accordi integrativi regionali definiranno i requisiti specifici per le farmacie che desiderano offrire questi servizi, specificando i dispositivi utilizzabili, come test autodiagnostici e dispositivi per il prelievo di campioni biologici. La remunerazione di tali servizi sarà determinata a livello regionale, tenendo conto delle tariffe previste dal Nomenclatore della specialistica ambulatoriale e delle specificità delle farmacie rurali sussidiate. L’articolo 21 estende questo approccio alle prestazioni professionali di infermieri e fisioterapisti, con requisiti minimi in termini di spazi, attrezzature e dotazioni per la gestione dell’emergenza. Anche in questo caso, la remunerazione sarà definita a livello regionale, considerando i costi sostenuti e le specificità delle farmacie rurali sussidiate.
Implementazione e Linee Guida per l’Erogazione dei Servizi
Le Regioni e le Province autonome svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione di questi servizi, promuovendone l’implementazione nel rispetto dei Piani socio-sanitari regionali. L’adesione a tali servizi è volontaria per i titolari/direttori di farmacia. I servizi includono la partecipazione all’assistenza domiciliare integrata, il monitoraggio della terapia farmacologica, la rilevazione dei consumi farmaceutici e la partecipazione a programmi di screening e presa in carico dei cittadini. L’Allegato 4 dell’accordo fornisce linee guida dettagliate per l’esecuzione delle attività vaccinali, dei test diagnostici, delle prestazioni analitiche e della telemedicina, garantendo standard elevati di sicurezza e qualità. Per poter offrire questi servizi, le farmacie interessate devono darne comunicazione preventiva all’ente sanitario di riferimento. La somministrazione dei vaccini dovrà essere effettuata solo da farmacisti adeguatamente autorizzati, accertata la compatibilità del paziente e ricevuto il suo assenso attraverso la sottoscrizione del modulo di consenso. Le attività devono essere svolte in un’area dedicata, separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alla dispensazione dei farmaci.

Controversie e Reazioni nel Settore Sanitario
L’espansione dei servizi offerti dalle farmacie non è esente da controversie. Diverse figure del settore sanitario, tra cui medici ospedalieri e biologi, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla qualità e all’attendibilità dei servizi erogati in farmacia, nonché alla potenziale invasione delle competenze di altri professionisti sanitari. In particolare, l’Anaao-Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, ha criticato la refertazione delegata al farmacista per gli esami eseguiti su sangue capillare, sottolineando la necessit di rispettare i requisiti strutturali organizzativi tecnologici e professionali previsti per i servizi di medicina di laboratorio accreditati. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) ha sollevato dubbi sulla competenza professionale del farmacista a sottoscrivere e validare esami diagnostici. Federfarma ha risposto a queste critiche, ribadendo che nessuna attività di diagnosi è riservata al farmacista e che la nuova Convenzione farmaceutica si limita a dettagliare una disciplina già esistente. Il sindacato dei titolari di farmacia ha sottolineato l’importanza di attenersi scrupolosamente alle indicazioni previste dalle norme vigenti e dai produttori degli apparecchi utilizzati per l’esecuzione dei servizi, al fine di garantire i massimi standard qualitativi e l’attendibilità dei risultati.