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- Il fatturato di Labomar è raddoppiato negli ultimi 5 anni grazie a strategie incentrate sull'innovazione e sull'efficienza operativa.
- La Regione Veneto ha stanziato quasi 2,3 milioni di euro di fondi statali per finanziare la "Farmacia dei Servizi", ampliando l'offerta di servizi sanitari di prossimità.
- L'iniziativa "Farmacia dei Servizi" include servizi di telecardiologia (ecg, holter) e televisite, offrendo screening per l'ipertensione e l'ipercolesterolemia, con l'obiettivo di migliorare l'accesso alle cure e promuovere la prevenzione.
Il Veneto, polo di eccellenza nell’innovazione farmaceutica
La regione Veneto si distingue nel panorama italiano come un vero e proprio laboratorio di innovazione nel settore farmaceutico. Questo primato è trainato da realtà aziendali che investono nello sviluppo di farmaci innovativi, terapie all’avanguardia e tecnologie mediche di ultima generazione. L’eco di tale fermento si propaga sull’intero sistema sanitario regionale, generando impatti tanto economici quanto sociali, ma sollevando al contempo interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del modello.
Il dinamismo del Veneto nel settore farmaceutico si manifesta attraverso una pluralità di iniziative e progetti. Si assiste a una progressiva espansione delle competenze e dei servizi offerti dalle farmacie territoriali, che si trasformano in veri e propri presidi sanitari di prossimità. Parallelamente, aziende come Labomar dimostrano come l’adozione di metodologie gestionali innovative e un’attenzione costante al capitale umano possano tradursi in una crescita esponenziale e in un impatto positivo sull’intero ecosistema.
La regione si trova, pertanto, a cavalcare l’onda dell’innovazione, ma con uno sguardo attento alle sfide che questa comporta. L’incremento dei costi farmaceutici, il progressivo invecchiamento della popolazione e la necessità di garantire a tutti i cittadini un accesso equo alle cure rappresentano snodi cruciali da affrontare con politiche lungimiranti e strategie collaborative. Il Veneto, forte di una solida rete sociosanitaria e di prestigiose università, è chiamato a confermare il proprio ruolo di leadership, coniugando innovazione e sostenibilità in un modello replicabile a livello nazionale.
L’impulso all’innovazione farmaceutica in Veneto non nasce dal caso, ma da un ecosistema favorevole, alimentato da investimenti mirati e da una forte sinergia tra mondo accademico, imprese e istituzioni. La presenza di centri di ricerca d’eccellenza, come le Università di Padova e Verona, funge da incubatore per nuove idee e progetti, mentre i finanziamenti regionali e nazionali sostengono la trasformazione di queste idee in realtà concrete. Il risultato è un circolo virtuoso che attrae talenti, stimola la competizione e favorisce la nascita di nuove imprese, consolidando il Veneto come un polo di riferimento per l’intero settore.
Un esempio concreto di questo approccio è rappresentato dal crescente interesse verso le terapie avanzate, come la terapia genica e cellulare. Queste nuove frontiere della medicina promettono di rivoluzionare il trattamento di patologie complesse e finora incurabili, ma richiedono investimenti ingenti e competenze specialistiche. Il Veneto si sta attrezzando per affrontare questa sfida, potenziando le infrastrutture di ricerca e formazione e creando partnership strategiche con aziende farmaceutiche e centri di eccellenza a livello internazionale.
L’attenzione all’innovazione non si limita allo sviluppo di nuovi farmaci e terapie, ma si estende anche all’ottimizzazione dei processi produttivi e distributivi. L’adozione di tecnologie digitali, come l’intelligenza artificiale e la blockchain, consente di migliorare l’efficienza della filiera farmaceutica, ridurre i costi e garantire la tracciabilità dei prodotti. In questo modo, il Veneto si pone all’avanguardia anche nella “fabbrica del futuro”, un modello produttivo sempre più interconnesso e automatizzato.

L’impronta di Labomar: Lean management e capitale umano
Labomar, azienda con sede nel trevigiano, rappresenta un caso emblematico di successo nel panorama farmaceutico veneto. La sua traiettoria di crescita, culminata in un raddoppio del fatturato negli ultimi cinque anni, è il frutto di una strategia incentrata sull’innovazione e sull’efficienza operativa. Walter Bertin, ceo di Labomar, ha saputo infondere nella sua azienda una cultura orientata al miglioramento continuo, attraverso l’implementazione dei principi del Lean Management.
Il Lean Management, nato nel settore automobilistico, si basa sull’eliminazione degli sprechi e sull’ottimizzazione dei processi produttivi, coinvolgendo attivamente tutti i livelli dell’organizzazione. Labomar ha adottato questo approccio, adattandolo alle specificità del settore farmaceutico e ottenendo risultati tangibili in termini di riduzione dei costi, miglioramento della qualità e aumento della produttività. Ma il successo di Labomar non è solo una questione di metodologie gestionali. L’azienda ha compreso che il vero motore dell’innovazione è il capitale umano.
Per questo motivo, Labomar ha investito in programmi di formazione e sviluppo per i propri dipendenti, promuovendo una cultura del problem solving e della collaborazione. L’introduzione del Lean Lifestyle Assessment, un’indagine sul clima aziendale, ha permesso di individuare le aree di miglioramento e di coinvolgere i lavoratori nella definizione delle strategie aziendali. La creazione di una “cassetta dei suggerimenti”, dove i dipendenti possono proporre idee per ottimizzare i processi produttivi, è un ulteriore esempio dell’attenzione di Labomar verso il proprio capitale umano.
L’impegno di Labomar verso i propri dipendenti si traduce in un ambiente di lavoro stimolante e gratificante, dove le persone si sentono valorizzate e motivate a dare il meglio di sé. Questo si riflette in una maggiore produttività, in una riduzione del turnover e in un clima aziendale positivo, che favorisce la creatività e l’innovazione. Labomar dimostra, quindi, che il successo di un’azienda farmaceutica non dipende solo dalla qualità dei suoi prodotti, ma anche dalla capacità di creare un ambiente di lavoro dove le persone sono al centro.
La filosofia di Labomar si estende oltre i confini aziendali, con un impegno costante verso la sostenibilità ambientale e sociale. L’azienda ha implementato politiche per ridurre l’impatto ambientale dei propri processi produttivi, promuovendo l’uso di energie rinnovabili e la riduzione dei rifiuti. Inoltre, Labomar sostiene progetti sociali a favore delle comunità locali, dimostrando una forte responsabilità verso il territorio in cui opera.
In definitiva, Labomar rappresenta un modello di azienda farmaceutica innovativa e sostenibile, capace di coniugare crescita economica, attenzione al capitale umano e responsabilità sociale. Il suo successo dimostra che è possibile fare impresa in modo etico e responsabile, creando valore per tutti gli stakeholder e contribuendo allo sviluppo del territorio.
“Farmacia dei Servizi”: Un nuovo orizzonte per la sanità territoriale
La “Farmacia dei Servizi” rappresenta un’innovativa iniziativa promossa dalla Regione Veneto, finalizzata a trasformare le farmacie territoriali in veri e propri presidi sanitari di prossimità. Questo progetto ambizioso mira ad ampliare l’offerta di servizi offerti dalle farmacie, integrando prestazioni di telemedicina, screening e monitoraggio dell’aderenza alla terapia. L’obiettivo è migliorare l’accesso alle cure, promuovere la prevenzione e valorizzare il ruolo del farmacista come figura di riferimento per la salute dei cittadini.
L’iniziativa si articola in una serie di interventi mirati, che spaziano dalla telecardiologia (ecg, holter) alle televisite, dallo screening dell’ipertensione e dell’ipercolesterolemia al monitoraggio dell’aderenza alla terapia per pazienti con diabete di tipo 2 e broncopneumopatia cronica ostruttiva (bpco). Questi servizi, finanziati con fondi statali per un ammontare di quasi 2 milioni e 300mila euro per il Veneto, sono erogati gratuitamente ai cittadini, previa prescrizione medica.
La “Farmacia dei Servizi” rappresenta un cambio di paradigma nel modello di assistenza sanitaria territoriale. Le farmacie, tradizionalmente considerate luoghi di dispensazione dei farmaci, si trasformano in centri polifunzionali, in grado di offrire una vasta gamma di servizi sanitari, in collaborazione con i medici di medicina generale e gli specialisti. Questo approccio integrato consente di decongestionare gli ambulatori e gli ospedali, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità delle cure.
L’iniziativa ha un impatto significativo sulla salute dei cittadini. Lo screening dell’ipertensione e dell’ipercolesterolemia consente di individuare precocemente i soggetti a rischio, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Il monitoraggio dell’aderenza alla terapia per pazienti con diabete e bpco aiuta a migliorare il controllo delle patologie croniche, riducendo le complicanze e i ricoveri ospedalieri. La telemedicina, infine, permette di superare le barriere geografiche, garantendo l’accesso alle cure anche nelle zone più remote del territorio.
La “Farmacia dei Servizi” rappresenta anche un’opportunità per i farmacisti, che possono ampliare le proprie competenze e svolgere un ruolo più attivo nella cura dei pazienti. La formazione continua e l’aggiornamento professionale sono elementi essenziali per garantire la qualità dei servizi erogati. La Regione Veneto ha previsto specifici percorsi formativi per i farmacisti che aderiscono all’iniziativa, al fine di prepararli ad affrontare le nuove sfide e a fornire un’assistenza sempre più qualificata.
In sintesi, la “Farmacia dei Servizi” rappresenta un modello innovativo e promettente per la sanità territoriale. Questo progetto ambizioso, che valorizza il ruolo del farmacista e integra servizi di telemedicina, screening e monitoraggio, ha il potenziale per migliorare l’accesso alle cure, promuovere la prevenzione e ridurre i costi del sistema sanitario. Il Veneto si conferma, quindi, come un laboratorio di innovazione nel settore farmaceutico, capace di sperimentare soluzioni innovative per rispondere alle nuove esigenze della popolazione.
Sostenibilità del sistema sanitario veneto: una sfida complessa
Il sistema sanitario del Veneto, pur vantando eccellenze e modelli innovativi come quelli descritti, si trova ad affrontare sfide complesse per garantire la propria sostenibilità nel lungo periodo. L’aumento dei costi dei farmaci, l’invecchiamento progressivo della popolazione e la necessità di assicurare un accesso equo alle cure per tutti i cittadini rappresentano fattori critici che mettono a dura prova le risorse disponibili e richiedono interventi mirati e strategie innovative.
L’incremento dei costi dei farmaci, in particolare quelli di nuova generazione e ad alto costo, rappresenta una sfida sempre più pressante per i sistemi sanitari di tutto il mondo. Questi farmaci, spesso salvavita o in grado di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti, hanno un impatto notevole sui bilanci regionali, limitando la possibilità di investire in altri settori della sanità. Per affrontare questa sfida, è necessario adottare politiche di pricing innovative, promuovere l’uso appropriato dei farmaci e favorire la concorrenza tra le aziende farmaceutiche.
L’invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento delle malattie croniche e della domanda di assistenza a lungo termine, rappresenta un’altra sfida cruciale per il sistema sanitario veneto. Per far fronte a questa situazione, è necessario potenziare i servizi territoriali, promuovere la prevenzione e l’invecchiamento attivo e sviluppare modelli di assistenza integrata che coinvolgano ospedali, medici di medicina generale, specialisti e servizi sociali.
Garantire un accesso equo alle cure per tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito, dalla provenienza geografica o dalla condizione sociale, è un principio fondamentale del Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, questo principio è spesso messo a rischio da fattori come le liste d’attesa, la carenza di personale sanitario in alcune zone del territorio e la difficoltà di accesso ai servizi per le persone con disabilità o non autosufficienti. Per superare queste barriere, è necessario investire in infrastrutture, personale e tecnologie, promuovere la telemedicina e l’assistenza domiciliare e sviluppare politiche di inclusione sociale.
Il Veneto sta affrontando queste sfide con determinazione, adottando politiche innovative e investendo in progetti strategici. L’approvazione di una legge regionale per aumentare i fondi per la contrattazione del personale sanitario e sociosanitario è un segnale importante dell’impegno della Regione a valorizzare il capitale umano e a garantire la qualità dei servizi. L’incontro tra i rappresentanti del Consiglio regionale e dell’oms ha confermato il ruolo di leadership del Veneto nel settore sanitario, ma ha anche evidenziato la necessità di continuare a lavorare per affrontare le sfide del futuro.
In conclusione, la sostenibilità del sistema sanitario veneto è una sfida complessa che richiede un approccio integrato e multidimensionale. Per garantire un futuro solido e resiliente al sistema sanitario, è necessario coniugare innovazione, efficienza, equità e responsabilità sociale, coinvolgendo tutti gli stakeholder e promuovendo una cultura della salute e del benessere.
Riflessioni finali sull’innovazione e la sostenibilità
Nell’esplorare il dinamico panorama dell’innovazione farmaceutica in Veneto, emerge con forza la necessità di un approccio olistico che integri progresso scientifico e sostenibilità del sistema sanitario. Abbiamo visto come aziende come Labomar, con la loro attenzione al Lean Management e al capitale umano, e iniziative come la “Farmacia dei Servizi” rappresentino modelli virtuosi di come l’innovazione possa generare valore per i pazienti e per l’intera comunità. Tuttavia, queste eccellenze si inseriscono in un contesto più ampio, caratterizzato da sfide complesse come l’aumento dei costi, l’invecchiamento della popolazione e la necessità di garantire un accesso equo alle cure.
Vorrei condividere con te alcune riflessioni personali, come farebbe un amico che ti racconta un aneddoto davanti a un caffè. L’innovazione farmaceutica, nel suo nucleo, è un atto di profonda umanità: la ricerca di soluzioni per alleviare la sofferenza e migliorare la qualità della vita. Ma questa ricerca, per essere veramente efficace, deve essere guidata da una visione etica e responsabile, che tenga conto non solo dei benefici immediati per il singolo paziente, ma anche dell’impatto a lungo termine sul sistema sanitario e sulla società nel suo complesso.
Un concetto base, spesso trascurato, è che l’innovazione farmaceutica non si limita alla scoperta di nuove molecole o allo sviluppo di nuove terapie. Essa abbraccia anche l’ottimizzazione dei processi produttivi, la personalizzazione delle cure e la promozione di stili di vita sani. In altre parole, l’innovazione è un ecosistema complesso, dove la scienza, la tecnologia e l’umanità si incontrano per creare un futuro migliore.
Un concetto avanzato, che merita una riflessione più approfondita, è la necessità di superare la tradizionale visione lineare dell’innovazione, che vede la ricerca come un processo sequenziale che va dalla scoperta al mercato. In realtà, l’innovazione è un processo circolare, dove il feedback dei pazienti, le esigenze del sistema sanitario e le nuove scoperte scientifiche si influenzano reciprocamente, generando un flusso continuo di miglioramento e adattamento.
Ti invito, quindi, a riflettere su come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a promuovere un’innovazione farmaceutica che sia veramente al servizio dell’umanità. Forse, semplicemente informandoci, partecipando al dibattito pubblico o sostenendo le iniziative che crediamo giuste. Ricorda, l’innovazione non è solo una questione di scienziati e aziende farmaceutiche, ma un impegno che riguarda tutti noi.
- Presentazione del World Health Forum Veneto 2025, evento internazionale dedicato alle scienze della salute.
- Pagina sull'assistenza farmaceutica della Regione Veneto, utile per il contesto.
- Relazione d'impatto 2023 di Labomar, approfondimento sulla sostenibilità aziendale.
- Pagina del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova.
- Pagina della sezione di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia dell'Università di Verona.
- Pagina del laboratorio veneto specializzato in terapie cellulari e geniche.