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- Entro il 30 aprile domande ammissione esami idoneità istruzione parentale.
- A Rimini, da pochi casi a 69 studenti (anno corrente).
- Articolo 30 Costituzione: genitori responsabili istruzione figli.
L’Istruzione Parentale: Una Scelta di Salutogenesi in Crescita
Con l’avvicinarsi del 30 Aprile, le famiglie italiane che optano per l’istruzione parentale si preparano a presentare le domande di ammissione agli esami di idoneità. Questa modalità, in cui i genitori assumono la responsabilità diretta dell’educazione dei propri figli, sta guadagnando terreno, offrendo un’alternativa al sistema scolastico tradizionale. L’articolo 3 del DM n.5/2021 stabilisce che, per assolvere all’obbligo di istruzione (dai 6 ai 16 anni), è necessario presentare un progetto didattico presso una scuola statale o paritaria.
L’espressione “istruzione parentale” racchiude diverse sfumature: scuola familiare, scuola paterna, educazione parentale, fino ai termini anglosassoni homeschooling o home education. Tutte queste definizioni convergono nell’idea di una famiglia che sceglie di provvedere all’istruzione dei figli in modo autonomo, diretto o indiretto. È importante sottolineare che questa scelta non vincola l’istruzione alle mura domestiche, ma può estendersi a contesti diversi, anche con l’ausilio di insegnanti privati o associazioni culturali.
Una delle motivazioni principali dietro questa scelta è il desiderio di sottrarre i bambini alla competizione e alle valutazioni standardizzate che spesso caratterizzano il sistema scolastico tradizionale. Molti genitori vedono nell’istruzione parentale un’opportunità per personalizzare l’apprendimento, rispettando i ritmi e gli interessi individuali dei propri figli.
Istruzione Parentale: Un Dialogo sulla Personalizzazione e la Socialità
In un dialogo illuminante con la dottoressa Angela Fais, filosofa e psicologa, emerge come l’istruzione parentale possa rappresentare una scelta di salutogenesi, ovvero un percorso orientato al benessere e alla crescita armoniosa del bambino. La dottoressa Fais sottolinea l’importanza di rispettare i ritmi individuali di apprendimento, alternando momenti di espansione e concentrazione, riposo e studio.
Un aspetto cruciale è la garanzia della socialità. Contrariamente a un pregiudizio diffuso, l’istruzione parentale non implica necessariamente l’isolamento sociale. La socialità può essere coltivata attraverso la partecipazione ad associazioni, attività extrascolastiche e gruppi di pari. Antonovsky, il padre della salutogenesi, evidenzia come il senso di coerenza, ovvero la capacità di sentirsi connessi all’ambiente circostante, sia fondamentale per il benessere.
La Costituzione Italiana e il Codice Civile attribuiscono ai genitori la responsabilità primaria dell’istruzione dei figli. L’articolo 30 della Costituzione recita: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli”. L’articolo 147 del Codice Civile ribadisce questo concetto, sottolineando l’importanza di tenere conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni dei figli.
La dottoressa Fais mette in guardia contro la visione catastrofica del futuro promossa dall’ideologia neoliberista, che spesso priva i bambini della possibilità di sognare e li spinge verso una competizione incessante. In questo contesto, l’istruzione parentale può rappresentare un’alternativa per coltivare la creatività, la curiosità e il benessere emotivo dei bambini.

L’Aumento dell’Istruzione Parentale: Un Trend Nazionale
Il fenomeno dell’istruzione parentale è in crescita in tutta Italia. A Rimini, ad esempio, si è passati da pochi casi nel 2018/2019 a 69 studentesse e studenti coinvolti nell’anno scolastico corrente. Questo aumento è stato particolarmente significativo a partire dalla pandemia di Covid-19, quando molte famiglie hanno iniziato a valutare alternative al percorso scolastico tradizionale.
Alla base di tale decisione si riscontrano svariate ragioni: dalla volontà di un insegnamento più su misura, al disinteresse nel sistema scolastico convenzionale, fino ad arrivare a necessità particolari, come problematiche di salute o brutte esperienze in ambito scolastico.
Coloro che scelgono l’educazione familiare devono provare di possedere le competenze pratiche o le risorse finanziarie adatte ad istruire i propri figli, e i giovani sono tenuti a sostenere annualmente una verifica di preparazione per poter essere ammessi alla classe successiva.
Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del comune di Rimini, sottolinea l’importanza della scuola come spazio educativo in cui si sviluppano competenze sociali, emotive e relazioni fondamentali per la crescita. La scuola, secondo Bellini, rappresenta un presidio irrinunciabile di educazione integrale, fatta di socialità, amicizie, aneddoti ed esperienze che contribuiscono alla consapevolezza civica delle persone.
Oltre la Competizione: Un Nuovo Paradigma Educativo
È tempo di ripensare il modello educativo dominante, superando la logica della competizione e valorizzando la personalizzazione e il benessere del bambino. L’istruzione parentale, se ben gestita, può rappresentare una valida alternativa per favorire lo sviluppo armonioso e la crescita consapevole dei nostri figli.
L’esame di idoneità diventa, in questo contesto, un’opportunità per valutare i progressi del bambino in modo non giudicante, tenendo conto dei suoi tempi e delle sue inclinazioni. La scelta della scuola presso cui sostenere l’esame assume un’importanza cruciale, privilegiando istituti che promuovano un approccio pedagogico personalizzato e rispettoso dei ritmi individuali.
Verso un’Innovazione Educativa Centrata sul Benessere
L’articolo che hai appena letto ci invita a riflettere su un aspetto fondamentale dell’innovazione farmaceutica, o meglio, dell’innovazione in generale: la personalizzazione. Nel contesto farmaceutico, questo si traduce nello sviluppo di terapie mirate, adattate alle specifiche caratteristiche genetiche e fisiologiche di ogni paziente. Ma cosa c’entra questo con l’istruzione parentale?
La risposta è semplice: entrambi i campi, l’educazione e la medicina, stanno convergendo verso un approccio più umano e individualizzato. L’innovazione, in questo senso, non è solo una questione di tecnologia, ma anche di empatia e di attenzione alle esigenze specifiche di ogni persona.
Un concetto avanzato che possiamo applicare è quello della “medicina narrativa”. Così come un medico ascolta attentamente la storia del paziente per comprendere la sua malattia, un educatore dovrebbe ascoltare attentamente la storia del bambino per comprendere il suo modo di apprendere. Questo approccio narrativo, basato sull’ascolto e sulla comprensione, può portare a soluzioni innovative e personalizzate, sia in ambito medico che educativo.
Ti invito a riflettere su questo: come possiamo integrare la personalizzazione e l’empatia nei nostri sistemi educativi e sanitari? Come possiamo creare un ambiente in cui ogni individuo si senta valorizzato e supportato nel suo percorso di crescita e di guarigione? La risposta a queste domande potrebbe aprire la strada a un futuro più umano e sostenibile.
- Decreto Ministeriale n. 5/2021 sugli esami integrativi e di idoneità.
- Testo integrale dell'articolo 30 della Costituzione Italiana, diritto/dovere dei genitori.
- Approfondisce la mission della fondazione per la salutogenesi, citata nell'articolo.
- Pagina ufficiale dell'articolo 30 della Costituzione Italiana, riferimento all'istruzione dei figli.