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Allarme: abuso di creme antibiotiche minaccia la salute pubblica in Italia

Aumentano le infezioni cutanee resistenti agli antibiotici: dermatologi raccomandano soluzioni alternative come gli antisettici
  • Oltre 278 milioni di dosi di creme antibiotiche utilizzate ogni anno in Italia.
  • 168 milioni di queste dosi contengono gentamicina, che sta perdendo efficacia.
  • 98 ceppi su 299 di Staphylococcus aureus mostrano un'alta resistenza alla gentamicina.
  • Soltanto il 20% degli specialisti prescrive trattamenti idratanti e riepitelizzanti invece di antibiotici topici.

In Italia, l’uso eccessivo di creme antibiotiche è diventato un problema significativo, come segnalato dalla Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e di Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST). Ogni anno, nel nostro paese, vengono utilizzate oltre 278 milioni di dosi di creme antibiotiche, di cui 168 milioni contengono gentamicina. Questo abuso ha portato a un aumento delle infezioni cutanee resistenti agli antibiotici, una questione che preoccupa fortemente gli specialisti del settore.

Giuseppe Argenziano, presidente della SIDeMaST e direttore della Clinica Dermatologica dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha spiegato che il massiccio ricorso alle creme antibiotiche per le infezioni cutanee superficiali è inefficace. Le ferite e le ustioni lievi, spesso contaminate da microrganismi refrattari all’azione dell’antibiotico, vedono ridotta di un terzo la sensibilità agli antibiotici comuni come la gentamicina. I dati raccolti in 105 ospedali su 148 mila campioni di Staphylococcus aureus, batterio coinvolto nel 40% dei casi di infezioni cutanee batteriche, mostrano una crescente resistenza agli antibiotici topici, in particolare alla gentamicina. In 98 ceppi su 299 è stata riscontrata un’elevata resistenza batterica.

Alternative Terapeutiche: L’Importanza degli Antisettici

Di fronte a questa emergenza, i dermatologi raccomandano l’uso di soluzioni alternative come gli antisettici, sostanze che contrastano i microrganismi sulla superficie cutanea e ne arrestano la moltiplicazione. Secondo un questionario condotto su 1500 specialisti, tra dermatologi, chirurghi plastici e medici estetici, sette su dieci utilizzano antibiotici topici, mentre solo il 20% prescrive trattamenti idratanti e riepitelizzanti.

Maria Rita Nasca, dermatologa presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Catania, sottolinea che creme, garze e cerotti antisettici dovrebbero essere raccomandati per prevenire infezioni di piccole ferite da trauma, post-chirurgiche, ustioni lievi e lesioni ulcerative. Pietro Rubegni, professore ordinario di Dermatologia e direttore del Dipartimento di Dermatologia dell’Università degli Studi di Siena, aggiunge che esistono antisettici efficaci come la clorexidina e l’estratto del grano con poliesanide, che hanno dimostrato un’elevata efficacia nel promuovere la riparazione delle ferite.

Raccomandazioni e Linee Guida

Le linee guida internazionali e nazionali prevedono l’utilizzo esclusivo di agenti antisettici nel post-operatorio, limitando il ricorso all’antibioticoterapia topica a specifiche condizioni. Tuttavia, l’errata convinzione che l’uso di creme antibiotiche possa prevenire infezioni superficiali persiste tra molti specialisti. Questo comportamento non solo è in difformità con le attuali linee guida, ma contribuisce anche all’aumento delle resistenze batteriche agli antibiotici sistemici, compromettendo altre terapie.

Stefano Veraldi dell’Università di Milano Bicocca avverte che l’utilizzo improprio degli antibiotici topici può influenzare l’aumento delle resistenze batteriche agli antibiotici sistemici, un rischio che potrebbe compromettere altre terapie. Giuseppe Micali, direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Catania e autore del documento di raccomandazioni, ha condotto uno studio su 1500 specialisti, rivelando che sette su dieci usano antibiotici topici e solo il 20% prescrive trattamenti idratanti e riepitelizzanti.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’uso eccessivo di creme antibiotiche in Italia rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica, con un aumento delle infezioni cutanee resistenti agli antibiotici. Gli specialisti raccomandano l’adozione di soluzioni alternative come gli antisettici per prevenire l’insorgenza di resistenze batteriche. È essenziale una maggiore sensibilizzazione tra i professionisti della salute per limitare l’uso improprio delle creme antibiotiche e adottare pratiche cliniche più sicure ed efficaci.

La farmaceutica moderna ci insegna che l’uso responsabile degli antibiotici è fondamentale per prevenire l’insorgenza di resistenze batteriche. Una nozione di base correlata al tema è l’importanza degli antisettici, che agiscono a basse concentrazioni e sono efficaci contro un ampio spettro di microrganismi. Una nozione avanzata è la comprensione dei meccanismi di resistenza batterica, che possono essere influenzati dall’uso improprio degli antibiotici topici, portando a una riduzione dell’efficacia delle terapie sistemiche.

Riflettendo su questi aspetti, è chiaro che la responsabilità nell’uso dei farmaci non è solo una questione di pratica clinica, ma anche di educazione e consapevolezza. Solo attraverso un approccio informato e prudente possiamo sperare di mantenere l’efficacia degli antibiotici per le generazioni future.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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