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Scoperto come combattere la resistenza agli antibiotici: tecniche innovative svelate

Il libro di Giulia Marchetti e l'iniziativa dell'ospedale di Sarno evidenziano l'urgenza di affrontare la crisi della resistenza agli antibiotici con nuove scoperte e strategie.
  • 10 milioni di morti l'anno potrebbero essere causati dalla resistenza agli antibiotici entro qualche decennio, secondo un rapporto del 2023 dell'Unep.
  • L'OMS ha pubblicato nel 2024 una lista aggiornata dei batteri antibiotico-resistenti per guidare la ricerca e lo sviluppo di nuovi trattamenti.
  • Sarno ha istituito il primo gruppo dell’Asl di Salerno dedicato all’appropriatezza della prescrizione di antibiotici per contrastare l’emergenza.
  • In Italia si verificano tra 7.000 e 11.000 morti l’anno a causa di infezioni resistenti agli antibiotici.

L’infettivologa Giulia Marchetti, nel suo libro edito da Sonzogno, affronta un tema chiave per la salute pubblica: la resistenza agli antibiotici. L’uso eccessivo di questi farmaci sta rendendo gli antibiotici meno efficaci contro i superbatteri, e la ricerca sembra snobbare il problema. Ogni periodo storico ha le sue crisi, e sebbene conflitti, migrazioni e cambiamenti climatici siano in cima alla lista delle preoccupazioni odierne, negli ultimi due anni i problemi sanitari hanno perso rilevanza. Questa situazione è comprensibile, causata dallo stress mediatico della pandemia che ha provocato 7 milioni di morti, uno shock globale con pochi precedenti. Tuttavia, non dobbiamo abituarci a questa situazione. I patogeni e le patologie non sono scomparsi e potrebbero tornare a influire sulle nostre vite e sulle economie nel prossimo futuro.

Secondo gli esperti, una delle inquietudini maggiori è rappresentata dalla resistenza agli antibiotici. Questo tema, vecchio quanto gli stessi antibiotici, peggiora di anno in anno e potrebbe, secondo un rapporto del 2023 dell’Unep, causare 10 milioni di morti ogni anno fra qualche decennio, una cifra paragonabile al numero di decessi provocati dai tumori oggi. Questo potrebbe trasformarsi in una crisi sanitaria di portata globale. La resistenza agli antibiotici è un processo dovuto all’evoluzione biologica, un argomento non facile da spiegare al grande pubblico. Tuttavia, in libreria iniziano a essere reperibili i primi saggi che rivelano il funzionamento e le conseguenze di questo fenomeno.

L’ultimo arrivato è “Gli antibiotici e la più grande minaccia del secolo”, scritto da Giulia Marchetti, ordinaria alla Statale di Milano e direttrice del reparto di infettivologia dell’Ospedale San Paolo. In poche pagine e con un linguaggio semplice e preciso, l’autrice spiega le cause e gli effetti della resistenza agli antibiotici, mettendo in luce gli aspetti chiave del problema. «Gli antibiotici — scrive Marchetti — sono la pietra angolare su cui si fonda la medicina moderna. Se diventassero inefficaci, infezioni semplici risulterebbero difficili o impossibili da trattare». Le cause sono diverse e connesse: la capacità delle popolazioni batteriche di sviluppare resistenza agli antibiotici e l’uso smodato di questi farmaci, che seleziona microrganismi adatti a sopravvivere al trattamento antibiotico. Più si utilizzano antibiotici, più i batteri «imparano» a fronteggiarli.

L’autrice non si ferma alla sola biologia molecolare e ai protocolli di impiego degli antibiotici in ospedale. Nei capitoli migliori del libro invita il lettore a esplorare aspetti secondari, ma non meno importanti, dell’argomento. Il primo è il legame fra l’utilizzo di antibiotici in allevamenti e agricoltura e la resistenza che i batteri sviluppano. L’uso, spesso smodato e poco regolamentato, fuori dall’Unione Europea, di antibiotici negli allevamenti e nei campi coltivati aggrava la situazione, irrobustendo i ceppi e favorendo la selezione di quelli più tenaci. Il secondo è la carenza di nuovi antibiotici sul mercato. Con la resistenza in aumento, le case farmaceutiche non investono più nel settore, ritenendolo poco remunerativo. Marchetti osserva che negli ultimi cinquant’anni sono state introdotte sul mercato solo sei nuove classi di antibiotici. Una delle vie d’uscita nella lotta ai batteri sarebbe la produzione di antibiotici sempre nuovi, che i microrganismi non hanno ancora incontrato.

Antibiotico-resistenza: L’Oms Aggiorna l’Elenco dei Batteri “Pericolosi”

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha pubblicato una lista aggiornata dei principali batteri antibiotico-resistenti a livello globale, comprendente 15 famiglie di batteri resistenti agli antibiotici, raggruppate in categorie critiche, alte e medie. Questo elenco fornisce indicazioni per lo sviluppo di nuovi trattamenti per fermare la diffusione della resistenza antimicrobica (Amr). La resistenza antimicrobica si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non rispondono più ai farmaci, aggravando la malattia e aumentando il rischio di diffusione delle patologie e dei decessi. L’Amr è determinata dall’uso improprio e eccessivo di antimicrobici.

L’elenco aggiornato incorpora nuove prove e approfondimenti degli esperti per guidare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici e promuovere il coordinamento internazionale dell’innovazione. Secondo Yukiko Nakatani, vicedirettore generale dell’Oms per la resistenza antimicrobica, la mappatura del carico globale di batteri resistenti ai farmaci e la valutazione del loro impatto sulla salute pubblica rendono questo elenco fondamentale per orientare gli investimenti e affrontare la crisi degli antibiotici e l’accesso ai trattamenti.

Il primo elenco di patogeni prioritari batterici è stato pubblicato nel 2017. Da allora, la minaccia della resistenza antimicrobica si è intensificata, erodendo l’efficacia degli antibiotici e mettendo a rischio i progressi della medicina moderna. Tra i patogeni prioritari, i batteri gram-negativi resistenti agli antibiotici e il Mycobacterium tuberculosis resistente all’antibiotico rifampicina rappresentano importanti minacce globali per il loro elevato carico e la capacità di resistere al trattamento e diffondere la resistenza ad altri batteri. I batteri gram-negativi hanno modi di resistere al trattamento e possono trasmettere materiale genetico ad altri batteri, rendendoli resistenti ai farmaci.

Gli agenti patogeni ad alta priorità, come Salmonella e Shigella, hanno un peso elevato nei paesi a basso e medio reddito, insieme a Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus, che pongono sfide significative nel settore sanitario. Altri agenti patogeni ad alta priorità, come Neisseria gonorrhoeae e Enterococcus faecium resistenti agli antibiotici, presentano sfide per la salute pubblica con infezioni persistenti e resistenza a molteplici antibiotici, necessitando di ricerche mirate e interventi di sanità pubblica.

Gli agenti patogeni a media priorità includono streptococchi di gruppo A e B, nuovi nell’elenco del 2024, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae, che presentano un elevato carico di malattia. Questi agenti richiedono maggiore attenzione, soprattutto nelle popolazioni vulnerabili, come quelle pediatriche e anziane, e in contesti con risorse limitate. La resistenza antimicrobica compromette la capacità di trattare infezioni ad alto carico, come la tubercolosi, portando a malattie gravi e aumento dei tassi di mortalità, secondo Jérôme Salomon, vicedirettore generale dell’Oms per la copertura sanitaria universale e le malattie trasmissibili.

Il Bppl 2024 sottolinea la necessità di un approccio globale di sanità pubblica per affrontare la resistenza antimicrobica, compreso l’accesso universale a misure di qualità per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento appropriato delle infezioni, nell’ambito dell’approccio centrato sulle persone dell’Oms per la resistenza antimicrobica. La strategia per mitigare l’impatto della resistenza antimicrobica sulla salute pubblica e sull’economia è fondamentale. Il Bppl 2024 ha visto la rimozione di cinque combinazioni patogeno-antibiotico del Bppl 2017 e l’aggiunta di quattro nuove combinazioni.

Ecco i Superbatteri Più Pericolosi per l’Uomo

Milano, 17 maggio 2024 – Quindici famiglie di nemici invisibili, invulnerabili ai farmaci. I superbatteri, potenziali killer per l’uomo, mettono a rischio i progressi della medicina moderna. L’Organizzazione mondiale della sanità ha aggiornato l’elenco dei superbug nella Bacterial Priority Pathogens List (Bppl) 2024, con modifiche rispetto al precedente Bppl del 2017. La lista è fondamentale per orientare gli investimenti in Ricerca & Sviluppo, come spiega Yukiko Nakatani, vicedirettore generale dell’Oms per la resistenza antimicrobica, in un contesto di crisi degli antibiotici e problemi di accesso.

L’antibiotico-resistenza compromette la capacità di trattare infezioni ad alto carico, come la tubercolosi, causando malattie gravi e aumento della mortalità, afferma Jérôme Salomon, vicedirettore generale dell’Oms per la copertura sanitaria universale e le malattie trasmissibili. L’elenco dell’agenzia raggruppa i superbatteri resistenti in tre categorie di priorità: critica, alta e media. Rispetto a sette anni fa, il Bppl 2024 introduce quattro nuove combinazioni patogeno-antibiotico e ne rimuove cinque.

Nella categoria di priorità critica troviamo:
Acinetobacter baumannii, resistente ai carbapenemi;
Enterobacterales, resistenti alle cefalosporine di terza generazione;
Enterobacterales, resistenti ai carbapenemi;
Mycobacterium tuberculosis, resistente alla rifampicina.

Nella categoria di priorità alta troviamo:
Salmonella typhi, resistente ai fluorochinoloni;
Shigella spp., resistente ai fluorochinoloni;
Enterococcus faecium, resistente alla vancomicina;
Pseudomonas aeruginosa, resistente ai carbapenemi;
Salmonella non tifoidea, resistente ai fluorochinoloni;
Neisseria gonorrhoeae, resistente alle cefalosporine e ai fluorochinoloni;
Staphylococcus aureus, resistente alla meticillina.

Nella categoria di priorità media troviamo:
– Streptococchi del gruppo A, resistenti ai macrolidi;
Streptococcus pneumoniae, resistente ai macrolidi;
Haemophilus influenzae, resistente all’ampicillina;
– Streptococchi del gruppo B, resistenti alla penicillina.

All’Ospedale di Sarno Nasce il Primo Team Dedicato alla Resistenza agli Antibiotici

L’antibiotico-resistenza è un’emergenza di sanità pubblica. Le previsioni per il futuro sono allarmanti, con percentuali di decessi superiori a quelle causate dal cancro. A Sarno è stato istituito il primo gruppo dell’Asl di Salerno che si occupa dell’appropriatezza della prescrizione degli antibiotici per contrastare l’emergenza. Questa mattina, all’ospedale Martiri del Villa Malta, si è tenuto il congresso “Uso razionale degli antibiotici nell’era delle resistenze batteriche” con il responsabile scientifico Davide Ferdinando Precone, medico di medicina generale al presidio sarnese e referente ospedaliero per l’Antimicrobial Stewardship.

«Piani internazionali, nazionali e regionali hanno identificato la necessità di istituire gruppi di lavoro multidisciplinari di Antimicrobial Stewardship. A Sarno è stato istituito un progetto che nasce dal congresso e da due anni di lavoro del Comitato infezioni ospedaliere. Sono state identificate figure professionali, medici, farmacisti e microbiologi competenti e motivati, per dare un nuovo impulso alla lotta contro le resistenze batteriche nel nostro ospedale. Questo gruppo potrebbe essere un progetto pilota da esportare in altre realtà ospedaliere».

L’antibiotico-resistenza è un’emergenza sanitaria. In Italia si stima che si verifichino tra 7mila e 11mila morti l’anno a causa di infezioni resistenti agli antibiotici. «L’informazione e la formazione del medico sono necessarie, e c’è ancora molto da fare, soprattutto in Italia e in Campania, dove i dati sui consumi di antibiotici sono preoccupanti. È importante informare che gli antibiotici non vanno presi senza prescrizione medica. La formazione del medico ha un ruolo importante, e abbiamo a disposizione alcuni antibiotici di nuova generazione e alcuni vecchi che possono contrastare le infezioni da batteri multiresistenti».

Bullet Executive Summary

La resistenza agli antibiotici è una delle sfide sanitarie più ardue del nostro secolo. Il libro di Giulia Marchetti e le iniziative come quella dell’ospedale di Sarno rappresentano tentativi cruciali per affrontare questo problema. La resistenza antimicrobica non è solo una questione di salute pubblica, ma anche di economia e di progresso medico. La ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici, insieme a una gestione più oculata degli attuali, sono essenziali per prevenire una crisi sanitaria globale.

*Nozione base di farmaceutica correlata: Gli antibiotici sono farmaci utilizzati per trattare infezioni batteriche. La loro efficacia dipende dalla capacità di eliminare i batteri senza danneggiare le cellule umane. Tuttavia, l’uso improprio e eccessivo di antibiotici può portare alla selezione di batteri resistenti, rendendo le infezioni più difficili da trattare.

Nozione avanzata di farmaceutica correlata:* La resistenza agli antibiotici può essere mediata da diversi meccanismi, tra cui la mutazione genetica e l’acquisizione di geni di resistenza attraverso plasmidi. I batteri possono sviluppare resistenza mediante la produzione di enzimi che degradano l’antibiotico, l’alterazione del sito bersaglio dell’antibiotico o l’efflusso dell’antibiotico fuori dalla cellula batterica. La comprensione di questi meccanismi è fondamentale per lo sviluppo di nuovi farmaci e strategie terapeutiche.

In conclusione, la resistenza agli antibiotici è un problema complesso che richiede un approccio multidisciplinare e globale. Ogni cittadino può contribuire a questa lotta attraverso un uso responsabile degli antibiotici e una maggiore consapevolezza delle conseguenze dell’antibiotico-resistenza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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