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Il Pregabalin: Benefici Terapeutici e Rischi di Abuso Mortale

Dall'uso medico all'abuso letale: il viaggio oscuro del Pregabalin
  • Il pregabalin è stato collegato a più di 3.000 morti negli ultimi 5 anni nel Regno Unito, posizionandosi immediatamente dopo gli oppiacei, la cocaina e le benzodiazepine per il numero di decessi correlati.
  • L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha segnalato un aumento di casi di uso improprio, abuso e dipendenza di pregabalin, evidenziando la sua popolarità crescente tra i giovani.
  • In Piemonte, un sedicenne è stato fermato con 47 pastiglie di pregabalin senza prescrizione medica, sottolineando il problema del mercato nero e delle ricette false.

Il pregabalin, noto commercialmente come Lyrica, è un farmaco antiepilettico che ha trovato largo impiego nel trattamento di diverse condizioni mediche, tra cui epilessia, ansia (disturbo d’ansia generalizzato, Gad), e dolore neuropatico periferico e centrale. La sua azione si basa sull’analogia con l’acido gamma-aminobutirrico, influenzando le sostanze chimiche nel cervello che inviano segnali di dolore lungo il sistema nervoso. Nonostante i suoi benefici terapeutici, il pregabalin è stato collegato a un crescente numero di decessi, soprattutto nel Regno Unito, dove è stato prescritto a più di 8 milioni di persone e associato a più di 3.000 morti negli ultimi 5 anni. Questo dato allarmante lo posiziona immediatamente dopo gli oppiacei, la cocaina e le benzodiazepine per il numero di decessi correlati.

La Dipendenza e l’Abuso

Il pregabalin può indurre dipendenza in alcuni pazienti, i quali possono sperimentare sintomi di astinenza se interrompono l’assunzione. Tra questi sintomi si annoverano insonnia, cefalea, nausea, ansia, e persino pensieri suicidi. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha segnalato casi di uso improprio, abuso e dipendenza, sottolineando la necessità di monitorare i pazienti per la possibile insorgenza di questi sintomi. Il livello di allerta per il pregabalin si sta alzando anche in Italia, dove il farmaco è diventato popolare tra i giovani, spesso consumato insieme all’alcol per un effetto eccitante che può rivelarsi fatale.

Il Mercato Nero e le Ricette False

L’abuso di pregabalin non si limita all’uso personale ma si estende al mercato nero, con sequestri in crescita tra i giovani. Il farmaco viene spacciato alle feste, ordinato su Internet, nel dark web, o tramite app di messaggistica come Telegram. In Piemonte, ad esempio, un sedicenne è stato fermato con 47 pastiglie di pregabalin senza prescrizione medica. Inoltre, sono stati segnalati casi di ricette false e furti di ricettari medici per procurarsi il farmaco illegalmente. Questo fenomeno ha portato a un aumento della sensibilità delle forze dell’ordine e dei farmacisti, i quali sono diventati sempre più cauti nella dispensazione dei medicinali, rifiutandosi di fornire farmaci senza prescrizione medica legittima.

Bullet Executive Summary

Il pregabalin rappresenta un esempio significativo di come un farmaco, sebbene efficace per il trattamento di condizioni mediche specifiche, possa trasformarsi in una sostanza di abuso con conseguenze potenzialmente letali. Questo caso sottolinea l’importanza di un monitoraggio attento da parte dei professionisti sanitari e delle autorità regolatorie per prevenire l’abuso di farmaci prescritti. Una nozione base di farmaceutica correlata a questo tema è l’importanza della farmacovigilanza, ovvero il monitoraggio degli effetti di un farmaco dopo che è stato approvato per l’uso, per identificare e valutare i rischi associati alla sua assunzione. A un livello più avanzato, la comprensione dei meccanismi di dipendenza e dei fattori di rischio associati all’abuso di sostanze può aiutare a sviluppare strategie più efficaci per la prevenzione e il trattamento della dipendenza da farmaci prescritti. La riflessione personale stimolata da questi casi dovrebbe incentrarsi sulla responsabilità condivisa tra professionisti sanitari, pazienti e autorità regolatorie nel garantire l’uso sicuro e appropriato dei farmaci.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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