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- Lo studio ha coinvolto 36 persone per valutare la risposta immunitaria al Covid-19.
- Il gene HLA-DQA2 è stato identificato come chiave per l'immunità innata, proteggendo sette partecipanti dall'infezione.
- Sono state analizzate oltre 600.000 cellule di sangue e nasali per comprendere la risposta immunitaria.
Un nuovo studio condotto da un’equipe internazionale di ricercatori ha dimostrato che alcune persone potrebbero non ammalarsi di Covid-19 grazie a un particolare gene che attiva specifiche risposte immunitarie, proteggendole dall’infezione. La ricerca, denominata UK COVID-19 Human Challenge, è stata guidata da scienziati dell’Imperial College di Londra e ha coinvolto 36 persone giovani e sane, deliberatamente infettate con il virus responsabile del Covid-19 attraverso una siringa nelle narici.
Questa procedura, eseguita durante un periodo in cui la pandemia rappresentava un’emergenza e non erano disponibili vaccini, ha suscitato polemiche. Dei 36 volontari, solo 16 sono stati seguiti approfonditamente per valutare la risposta immunitaria a livello cellulare. Sei di loro hanno manifestato sintomi lievi, tre hanno sviluppato un’infezione transitoria e sette sono rimasti sempre negativi.
Gli autori dello studio hanno analizzato i risultati della sperimentazione per indagare le reazioni del corpo umano all’esposizione al patogeno e capire perché alcuni soggetti sviluppano l’infezione da coronavirus mentre altri no, nonostante l’esposizione al virus.
Scoperta dell’Immunità Innata
Dall’analisi dei dati raccolti, è emerso che in alcuni partecipanti allo studio si è attivata una particolare risposta immunitaria sconosciuta, che ha portato all’eliminazione del virus prima che potesse infettare la mucosa nasale. Questa risposta è probabilmente dovuta alla presenza di un determinato gene. In alcuni volontari, il microrganismo patogeno è stato attaccato istantaneamente dal sistema immunitario, senza che si attivasse la produzione di anticorpi specifici.
Per comprendere meglio i meccanismi di questa risposta, i ricercatori hanno sequenziato centinaia di migliaia di cellule, sia nel sangue che nella mucosa nasale delle persone coinvolte. È emerso che nelle persone che attivavano questa risposta di difesa risultava espresso un gene chiamato HLA-DQA2. Questo gene era già noto nella ricerca per essere associato a infezioni meno severe di Covid.
Il Ruolo del Gene HLA-DQA2
Gli autori della nuova ricerca hanno concluso che probabilmente un’elevata espressione del gene HLA-DQA2 innesca una potente risposta immunitaria che impedisce al virus di attecchire nell’organismo e causare malattia. “Questi risultati gettano nuova luce sugli eventi cruciali iniziali che consentono al virus di essere eliminato rapidamente prima che si sviluppino sintomi. Ora, una comprensione maggiore dell’intera gamma delle risposte immunitarie potrebbe fornire la base per lo sviluppo di potenziali trattamenti e vaccini che imitano queste risposte protettive naturali”, hanno dichiarato gli autori.
Dettagli dello Studio
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha coinvolto un team internazionale di ricercatori guidati da studiosi britannici della Divisione di Medicina dello University College di Londra e del Wellcome MRC Cambridge Stem Cell Institute dell’Università di Cambridge. I risultati suggeriscono che alti livelli di attività del gene del sistema immunitario HLA-DQA2 potrebbero essere la causa dell’immunità per alcuni soggetti.
I ricercatori hanno analizzato più di 600.000 cellule di sangue e nasali dei partecipanti, scoprendo che nei gruppi di persone che non hanno sviluppato infezioni attive, le cellule T e i macrofagi, cellule immunitarie, non presentavano infezioni attive. Questo suggerisce che alti livelli di attività del gene HLA-DQA2 prima dell’esposizione al SARS-CoV-2 potrebbero prevenire infezioni prolungate.
Bullet Executive Summary
In conclusione, questo studio ha rivelato che alcune persone potrebbero essere immuni al Covid-19 grazie a una risposta immunitaria innata attivata da un gene specifico, l’HLA-DQA2. Questa scoperta non solo getta nuova luce sugli eventi cruciali iniziali che consentono al virus di essere eliminato rapidamente, ma offre anche nuove prospettive per lo sviluppo di trattamenti e vaccini che imitano queste risposte protettive naturali.
Nozione base di farmaceutica: Il sistema immunitario umano è composto da due principali tipi di risposte: l’immunità innata e l’immunità adattativa. L’immunità innata è la prima linea di difesa contro gli agenti patogeni e agisce in modo rapido e non specifico.
Nozione avanzata di farmaceutica: Il gene HLA-DQA2 fa parte del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC), che gioca un ruolo cruciale nella presentazione degli antigeni alle cellule T del sistema immunitario. Un’elevata espressione di questo gene può migliorare la capacità del sistema immunitario di riconoscere e rispondere rapidamente ai patogeni, prevenendo l’insorgenza di infezioni prolungate.
Questa scoperta ci invita a riflettere sull’importanza della ricerca scientifica nel comprendere i meccanismi di difesa del nostro corpo e nel sviluppare nuove strategie per combattere le malattie infettive.
- Sito ufficiale dell'Imperial College London sulla risposta al COVID-19, contiene informazioni dettagliate sulla ricerca e sugli studi condotti sull'immunità innata
- Sito ufficiale dell'Imperial College di Londra sulla sperimentazione umana di sfida del COVID-19, fornendo informazioni dettagliate sulla ricerca e sullo studio condotto