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Scoperto un nuovo spray nasale che rivoluziona il trattamento dell’Alzheimer

Lo spray nasale con anticorpo TTCM2 dimostra di sciogliere le proteine tau, aprendo nuove prospettive terapeutiche per l'Alzheimer e altre forme di demenza.
  • 700.000 persone in Italia sono colpite dall'Alzheimer, un numero in aumento con l'invecchiamento della popolazione.
  • Lo spray nasale con l'anticorpo TTCM2 migliora le funzioni cognitive nei topi, sciogliendo le proteine tau.
  • Il progetto R.A.P.I.D. mira a ottimizzare il percorso di cura per i pazienti con Alzheimer, riducendo i tempi di accesso all'assistenza.

La ricerca scientifica ha recentemente fatto un passo avanti significativo nella lotta contro l’Alzheimer, una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Un team di ricercatori dell’University of Texas Medical Branch, guidato da Sagar Gaikwad, ha sperimentato un nuovo trattamento sui topi utilizzando uno spray nasale contenente l’anticorpo TTCM2. Questo anticorpo ha dimostrato di essere in grado di “sciogliere” le proteine tau, il cui accumulo è associato al declino cognitivo tipico dell’Alzheimer.

Le proteine tau, insieme alle placche amiloidi, sono considerate responsabili della degenerazione neuronale. Mentre le placche amiloidi si accumulano all’esterno dei neuroni, le proteine tau si accumulano all’interno. Questo nuovo trattamento potrebbe rappresentare una svolta non solo per l’Alzheimer, ma anche per altre forme di demenza come la demenza frontotemporale e la demenza a corpi di Levy.

Immunoterapia per l’Alzheimer: Un Nuovo Orizzonte

Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, ha dimostrato che una singola dose di questo trattamento può liberare i neuroni dall’accumulo di proteine tau, migliorando le funzioni cognitive nei topi. Gli autori della ricerca hanno sottolineato che i risultati sono significativi per lo sviluppo di immunoterapie mirate non solo all’Alzheimer, ma anche ad altre forme di demenza dipendenti dall’accumulo di tau.

Finora, diversi farmaci sono stati utilizzati per rimuovere le proteine tau dal cervello, come lecanemab e donanemab. Tuttavia, questi farmaci hanno mostrato un’efficacia limitata agli stadi iniziali della malattia. Ad esempio, il 26 luglio, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha “bocciato” il lecanemab a causa del suo modesto effetto terapeutico rispetto ai potenziali effetti collaterali.

Un Approccio a 360 Gradi nella Lotta contro l’Alzheimer

La professoressa Laura Calzà, esperta nella ricerca sull’Alzheimer, sottolinea l’importanza di un approccio a 360 gradi nella lotta contro questa malattia. Attualmente, in Italia, circa 700.000 persone sono colpite dall’Alzheimer, un numero destinato ad aumentare a causa dell’invecchiamento della popolazione. La ricerca per trovare una terapia efficace non conosce sosta, ma la grande sfida rimane la diagnosi precoce e l’identificazione dei bersagli giusti per i nuovi farmaci.

La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato alcuni anticorpi, ma con limitazioni dovute agli effetti collaterali. In Europa, l’approvazione di nuovi farmaci è ancora in attesa. Attualmente, sono allo studio centinaia di molecole che riguardano 14 diversi meccanismi di azione, ma è cruciale sapere quale bersaglio colpire.

Progetto R.A.P.I.D: Ottimizzare la Cura dei Pazienti con Alzheimer

Il progetto R.A.P.I.D. (“Revolutionizing Alzheimer’s Patient Care Model. Initiatives Driving the Future”), realizzato grazie al contributo di EISAI, azienda farmaceutica leader mondiale nella Ricerca e Sviluppo, mira a ottimizzare il percorso di cura per le persone affette da Alzheimer. Questo progetto si propone di individuare azioni migliorative e di monitorare l’implementazione delle soluzioni proposte nella pratica clinica.

Uno degli obiettivi principali è ridurre i tempi di accesso all’assistenza, migliorando la formazione dei medici di medicina generale e ottimizzando il referral verso centri specializzati. Inoltre, il progetto mira a superare le disuguaglianze di accesso ai trattamenti non-farmacologici e a migliorare il monitoraggio e il follow-up dei pazienti.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la lotta contro l’Alzheimer richiede un approccio multifattoriale e innovativo. La scoperta dello spray nasale con l’anticorpo TTCM2 rappresenta un passo avanti significativo, ma è solo una parte di un quadro più ampio che include la diagnosi precoce, la ricerca di nuovi farmaci e l’ottimizzazione dei percorsi di cura. La professoressa Laura Calzà e il progetto R.A.P.I.D. sottolineano l’importanza di un approccio a 360 gradi per affrontare questa malattia complessa e devastante.

Nozione base di farmaceutica: La barriera emato-encefalica è una struttura che protegge il cervello dalle sostanze potenzialmente nocive presenti nel sangue, ma rappresenta anche un ostacolo significativo per la somministrazione di farmaci diretti al cervello.

Nozione avanzata di farmaceutica: Le micelle lipofile utilizzate per veicolare l’anticorpo TTCM2 attraverso la barriera emato-encefalica rappresentano una tecnologia avanzata che permette di superare uno dei principali ostacoli nella somministrazione di trattamenti per malattie neurodegenerative.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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