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- La provincia di Vicenza ha registrato 11 casi di encefalite virale da zecche, con zone ad alta endemia come Valli Del Pasubio, Malo, e Recoaro.
- Il costo agevolato per la vaccinazione anti-TBE nelle zone a moderata e bassa endemia è di 25 euro per dose, mentre è gratuito per i residenti nelle zone ad alta endemia.
- Giornata aperta di vaccinazione in Trentino il 18 maggio presso i centri vaccinali di Arco, Mezzolombardo, Pergine e Trento con accesso libero dalle 11 alle 12.
La provincia di Vicenza è attualmente al centro di un preoccupante aumento dei casi di encefalite virale da zecche (TBE). Secondo un’interrogazione presentata da Chiara Luisetto, esponente del Partito Democratico, è essenziale intervenire rapidamente per distribuire gratuitamente il vaccino contro questa pericolosa malattia. La TBE, trasmessa dai morsi delle zecche, può avere conseguenze neurologiche gravi e permanenti.
Il bollettino regionale sulla sorveglianza delle arbovirosi ha registrato undici casi di encefalite virale da zecche nei comuni di Malo (1 caso), Valdagno (2 casi), Recoaro (1 caso), Valli Del Pasubio (5 casi), Lusiana Conco (1 caso) e Gallio (1 caso). Questi dati indicano una zona ad alta endemia, caratterizzata da una presenza numerosa di zecche in territori scarsamente abitati.
Chiara Luisetto ha sottolineato la necessità di un intervento regionale per potenziare le vaccinazioni. Attualmente, la vaccinazione anti-encefalite da zecche è gratuita per i residenti nell’Ulss 1 Dolomiti bellunese e per alcune categorie a rischio, come i volontari del Soccorso Alpino e della Protezione Civile. Per i residenti nelle zone a moderata e bassa endemia, il costo è agevolato a 25 euro per dose.
Aumento delle Aree a Rischio in Trentino
In Trentino, le zecche si sono già risvegliate, e le aree a rischio sono in aumento. L’aumento delle temperature medie durante i mesi invernali ha ridotto il periodo di letargo delle zecche, stimolandone una precoce attività. La zecca dei boschi, Ixodes ricinus, rimane protetta sotto foglie, sassi o neve durante l’inverno. Quando le temperature risalgono sopra i 7-10 °C, inizia la ricerca dell’ospite per il pasto di sangue necessario al suo ciclo di sviluppo, che prevede tre stadi (larva, ninfa e adulto) nell’arco di tre anni.
Il periodo di maggiore attività delle zecche è normalmente da maggio a metà giugno, ma con temperature superiori alla media, è possibile incontrare questi parassiti già a marzo e aprile. Le zecche possono trasmettere pericolose malattie per l’uomo e per gli animali, come la malattia di Lyme e l’encefalite da zecche (TBE). La prima è causata da un batterio e necessita di cura antibiotica, mentre la seconda è trasmessa da un virus.
L’unità di Ecologia Applicata della Fondazione Edmund Mach (FEM) monitora da vent’anni la presenza di patogeni pericolosi per l’uomo nelle popolazioni di zecche della provincia di Trento. I dati raccolti vengono utilizzati per produrre mappe di rischio e modelli predittivi. Nel 2024, l’attività di monitoraggio proseguirà in particolare nella Valle dei Laghi e nelle aree colpite dalla tempesta Vaia, dove è stato rilevato un aumento delle zecche.
Effetti dei Cambiamenti Climatici e della Tempesta Vaia
I cambiamenti climatici e gli eventi estremi, come la tempesta Vaia, hanno avuto un impatto significativo sull’aumento delle zecche in Trentino. La tempesta Vaia ha colpito duramente il territorio, causando danni estesi alle foreste e modificando l’habitat naturale delle zecche. Questo ha contribuito a un aumento del rischio sanitario per i patogeni trasmessi dalle zecche.
La ricerca condotta dalla FEM ha evidenziato che le zecche sono più attive in ambienti con vegetazione cespugliosa e aree boschive, dal fondovalle fino ai 1.400 metri di altitudine. La zecca dei boschi, Ixodes ricinus, inizia la ricerca dell’ospite per il pasto di sangue quando le temperature risalgono sopra i 7-10 gradi centigradi, anche localmente inferiori, sui versanti esposti a sud.
Le malattie trasmesse dalle zecche, come la malattia di Lyme e l’encefalite da zecche (TBE), rappresentano un pericolo significativo per la salute pubblica. La malattia di Lyme è causata da un batterio e richiede una cura antibiotica, mentre l’encefalite da zecche è trasmessa da un virus. L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) offre la vaccinazione gratuita contro la TBE ai residenti della provincia di Trento.
Open Day di Vaccinazione in Trentino
Sabato 18 maggio, i centri vaccinali di Arco, Mezzolombardo, Pergine e Trento saranno aperti per un open day di vaccinazione contro l’encefalite da zecche. L’accesso sarà libero dalle 11 alle 12, ma sarà possibile fissare un appuntamento tra le 9 e le 11 attraverso il CUP dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS). Le somministrazioni saranno destinate ad adulti e bambini a partire dal primo anno di età.
Il ciclo vaccinale prevede tre dosi: la seconda dose deve essere somministrata tra uno e tre mesi dopo la prima, e la terza dose tra cinque e dodici mesi dopo la seconda. A distanza di tre anni dal ciclo primario, è prevista una dose di richiamo. La vaccinazione contro la TBE è gratuita per tutti i residenti della provincia di Trento.
Bullet Executive Summary
La crescente incidenza di encefalite virale da zecche in provincia di Vicenza e l’aumento delle aree a rischio in Trentino rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica. Le autorità sanitarie stanno adottando misure preventive, come la distribuzione gratuita del vaccino contro la TBE, per proteggere la popolazione. La ricerca continua e il monitoraggio delle zecche sono essenziali per comprendere meglio l’impatto dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi sulla diffusione di questi parassiti.
La vaccinazione è una delle strategie più efficaci per prevenire le malattie trasmesse dalle zecche. È importante che i cittadini siano informati sui rischi e sulle misure preventive disponibili. La collaborazione tra le autorità sanitarie, le istituzioni di ricerca e la popolazione è fondamentale per affrontare questa emergenza sanitaria.
Notione base di farmaceutica: La vaccinazione è un metodo preventivo che stimola il sistema immunitario a riconoscere e combattere specifici patogeni, riducendo il rischio di infezione e le sue conseguenze.
Notione avanzata di farmaceutica: I vaccini a base di virus inattivati o attenuati, come quello contro la TBE, funzionano esponendo il sistema immunitario a una forma non patogena del virus, permettendo al corpo di sviluppare una memoria immunitaria senza causare la malattia.
Riflettendo su questi temi, è evidente quanto sia cruciale la prevenzione e la ricerca continua per proteggere la salute pubblica. La consapevolezza e la partecipazione attiva della comunità sono elementi chiave per affrontare efficacemente le sfide sanitarie emergenti.