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- A Vicenza, i casi di pertosse sono aumentati del 400% nel 2024, passando da zero nel 2022 e 2023 a 417.
- Il 92,5% dei bambini con meno di 7 mesi colpiti dalla pertosse in Veneto sono nati da madre non vaccinata in gravidanza.
- In Trentino, i casi sono cresciuti a 80 nel 2024, con 3 neonati ricoverati in ospedale.
Aumento dei Casi di Pertosse: Un Allarme per la Salute Pubblica
L’anno 2024 ha visto un drammatico aumento dei casi di pertosse, una malattia infettiva altamente contagiosa, con un incremento del 400% a Vicenza e un aumento significativo in altre regioni italiane e europee. Secondo i dati dell’Ulss Berica, i casi a Vicenza sono passati da zero nel 2022 e 2023 a 417 nel 2024. Questo fenomeno ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti di salute pubblica, che temono che i dati possano essere sottostimati. La pertosse si diffonde tramite l’aria attraverso goccioline di saliva, rendendo difficile il controllo della malattia.
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Impatto sui Bambini e la Necessità di Vaccinazione
La Società Italiana di Pediatria (SIP) ha messo in guardia contro la serietà della minaccia della pertosse per neonati e infanti. Nei primi mesi di vita, l’infezione può portare a gravi episodi di apnea, polmonite, otite, soffocamento, convulsioni e danni cerebrali. Il primario di pediatria dell’ospedale di Vicenza, Massimo Bellettato, ha descritto aprile, maggio e giugno come i mesi più critici, nonostante l’intensità dell’epidemia sembri ora in calo. Tuttavia, l’epidemia ha infettato bambini di varie fasce d’età, dai neonati fino ai dieci anni.
Il vaccino è cruciale per impedire la diffusione della pertosse. Il vaccino conferisce alta protezione e, secondo Bellettato, solo due dei bambini ammalati a Vicenza erano vaccinati. Tutti gli altri casi riguardavano individui senza copertura. La malattia colpisce anche gli adulti, motivo per cui è fondamentale sensibilizzare le future mamme a vaccinarsi durante la gravidanza. Questo consente il trasferimento degli anticorpi al neonato, proteggendolo nei primi sei mesi di vita.
Situazione in Trentino e Veneto: Un Quadro Preoccupante
In Trentino, la situazione sembra relativamente sotto controllo, anche se i casi stanno crescendo. I totali finora nella provincia ammontano a 80, con 61 segnalati nel primo semestre e 19 nel secondo semestre. Da inizio anno, tre neonati sono stati ricoverati in ospedale, di cui uno è stato trasferito in terapia intensiva. La copertura vaccinale in Trentino è buona, soprattutto a 2 anni, ma tende a ridursi con i richiami a sei e 14 anni. La dottoressa Maria Grazia Zuccali, direttrice del dipartimento di Prevenzione dell’Apss, invita a vaccinarsi soprattutto le donne in gravidanza e i familiari che resteranno vicini al neonato nei primi mesi dalla nascita.
In Veneto, il numero di casi è ancora più allarmante. Dal primo gennaio al 31 maggio 2024, la Regione segnalava 643 malati, lievitati a 1051 fino al 7 luglio. La fascia più colpita è quella tra i 5 e i 14 anni, seguita dai bambini tra 1 e 4 anni. La Direzione regionale Prevenzione ha sottolineato che il 92,5% dei bambini con meno di 7 mesi colpiti dalla pertosse sono nati da madre non vaccinata in gravidanza. Questo dato evidenzia l’importanza della vaccinazione delle donne in gravidanza per proteggere i neonati.
Strategie di Prevenzione e Sensibilizzazione
Uno dei fattori scatenanti di questa recrudescenza è l’elevata percentuale di persone che rifiutano la vaccinazione, i cosiddetti no-vax. Per essere protetti dalla pertosse, sarebbe necessaria una copertura vaccinale di almeno il 95% della popolazione. La prevenzione si basa su tre interventi principali: immunizzazione delle donne in gravidanza, vaccinazione dei neonati con il vaccino esavalente e richiami periodici per gli adulti, in particolare per persone con problemi respiratori, soggetti immunocompromessi e anziani.
Secondo il dottor Mattia Doria, segretario regionale della Fimp, l’immunizzazione delle future mamme non è mai decollata probabilmente a causa di una scarsa percezione dell’importanza di questa pratica per proteggere i neonati. È necessario potenziare l’informazione durante la gestazione, affidandosi a ginecologi e ostetriche, e sensibilizzare i pediatri sulla necessità delle vaccinazioni contro influenza e pertosse nei bambini già nati.
Bullet Executive Summary
La pertosse, una malattia infettiva altamente contagiosa, ha visto un aumento preoccupante dei casi nel 2024, con un incremento del 400% a Vicenza e numeri significativi in altre regioni italiane e europee. I bambini piccoli sono i più vulnerabili, con una mortalità compresa tra l’1 e l’1,5%. La vaccinazione è la chiave per prevenire la pertosse, ma la scarsa adesione alla vaccinazione, soprattutto tra le donne in gravidanza, ha contribuito a questa recrudescenza. In Trentino e Veneto, i numeri sono in aumento, con casi gravi tra i neonati non vaccinati. La prevenzione si basa su tre interventi principali: la vaccinazione della donna in gravidanza, la vaccinazione del neonato e i richiami periodici per gli adulti.
La pertosse è causata dal batterio Bordetella pertussis, che infetta le vie respiratorie. La vaccinazione è il metodo più efficace per prevenire la malattia, con il vaccino esavalente che protegge contro sei malattie, tra cui la pertosse. La vaccinazione delle donne in gravidanza è particolarmente importante perché permette agli anticorpi di passare al neonato, proteggendolo nei primi mesi di vita.
La pertosse è una malattia che può avere conseguenze gravi, soprattutto per i neonati. La vaccinazione è fondamentale per proteggere i più vulnerabili e prevenire la diffusione della malattia. È necessario potenziare l’informazione e la sensibilizzazione sulla vaccinazione, soprattutto tra le donne in gravidanza, per aumentare la copertura vaccinale e proteggere la salute pubblica.