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- La Direzione Generale della Sanità Animale ha raccomandato indagini cliniche su un campione di allevamenti entro un raggio di 20 km dai casi confermati.
- Nel Crotonese, l'epidemia ha visto mille capi infetti e una moria giornaliera di 50 pecore, con i sindaci che chiedono lo stato di emergenza.
- Nell'Oristanese, con 3600 capi contagiati e 215 animali morti, è stata dichiarata zona di circolazione virale.
Alla luce delle recenti conferme di circolazione del virus della Bluetongue (BTV) in diverse regioni italiane, il Ministero della Salute ha emanato nuove direttive per la gestione della malattia. In particolare, la presenza del sierotipo BTV3 in Sardegna e del sierotipo BTV8 in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Calabria ha destato preoccupazione, portando alla necessità di indagini cliniche approfondite e misure di controllo rigorose.
La Direzione Generale della Sanità Animale ha raccomandato alle Regioni di eseguire indagini cliniche su un campione di allevamenti ovini situati entro un raggio di 20 km dai casi confermati. Queste indagini devono essere basate su un valore di prevalenza atteso del 2% e un livello di confidenza del 95%. Inoltre, è stato suggerito di aggiornare il Ministero con cadenza quindicinale sulle attività di sorveglianza e le misure di controllo adottate.
Per quanto riguarda le movimentazioni di ovicaprini e bovini, è stato raccomandato il blocco condizionato dei DDA (documento di accompagno – ex mod. 4) per i comuni ricadenti nelle aree interessate. Le movimentazioni dovranno essere subordinate all’esito favorevole del test PCR sui capi oggetto di movimentazione, che dovranno essere trattati con insetto repellente da almeno 7 giorni prima della partenza.
La Situazione nel Crotonese
L’epidemia di Bluetongue sta avendo un impatto devastante sugli allevamenti di pecore nel Crotonese. I sindaci dei territori colpiti, tra cui Crotone, Isola Capo Rizzuto, Petilia Policastro e Rocca di Neto, hanno deciso di chiedere lo stato di emergenza. La situazione è critica, con mille capi infetti, almeno 25 focolai e una moria giornaliera di 50 pecore.
In una sola giornata, un allevamento di Crotone, ubicato a confine con Rocca di Neto, ha registrato la morte di 70 pecore. Per affrontare l’emergenza, è stata emessa un’ordinanza per l’interramento delle carcasse all’interno delle aziende infettate. Questa soluzione è stata ritenuta praticabile ed economica, purché l’interramento avvenga in terreni lontani da falde acquifere e utilizzando materiali impermeabilizzanti e disinfettanti come la calce.
- 👍 Ottimo lavoro delle regioni nel contenere la Bluetongue......
- 👎 Le misure adottate non sono sufficienti a fermare l'epidemia......
- 🌍 La Bluetongue rivela la vulnerabilità del nostro sistema agricolo......
Allerta Massima nell’Oristanese
Nell’Oristanese, la situazione è altrettanto preoccupante. Con 3600 capi contagiati, 215 animali morti e 180 allevamenti colpiti, la provincia è stata dichiarata zona di circolazione virale. Le movimentazioni di animali devono essere concordate con i servizi veterinari e richiedono un nulla osta di almeno 48 ore.
Nonostante l’indice di mortalità sia inferiore rispetto all’anno precedente, le misure di controllo delle movimentazioni sono state intensificate per ridurre la diffusione del virus. Attualmente, è in corso la rilevazione di tutto il patrimonio ovino, costituito da 441 mila capi distribuiti in 1890 aziende. La vaccinazione a tappeto contro il sierotipo 8 ha avuto successo, ma il sierotipo 3 ha trovato un terreno fertile per la sua diffusione.
Bullet Executive Summary
La gestione della Bluetongue in Italia richiede un approccio coordinato e rigoroso. Le recenti direttive del Ministero della Salute, insieme alle misure adottate nelle regioni più colpite, mirano a contenere la diffusione del virus e a proteggere gli allevamenti. La situazione nel Crotonese e nell’Oristanese evidenzia l’importanza di una risposta tempestiva e di misure preventive efficaci.
La Bluetongue è una malattia virale trasmessa da insetti vettori, che colpisce principalmente ovini e bovini. La vaccinazione è una delle principali misure di controllo, ma richiede tempo per sviluppare un’immunoprotezione efficace. La gestione delle movimentazioni e il monitoraggio costante sono essenziali per prevenire nuovi focolai.
In conclusione, la lotta contro la Bluetongue richiede un impegno collettivo e una pianificazione a lungo termine. Gli allevatori, le autorità sanitarie e le istituzioni devono collaborare per proteggere il patrimonio zootecnico e garantire la sostenibilità del settore agricolo.
- Pagina del Ministero della Salute dedicata alla febbre catarrale degli ovini (Blue tongue) con informazioni sulla gestione della malattia in Italia
- Pagina ufficiale del Ministero della Salute sulla Febbre catarrale degli ovini (Bluetongue) con informazioni sulla malattia e sulle misure di controllo e gestione
- Pagina ufficiale della Regione Sardegna sulla sanità e politiche sociali, con informazioni sulla gestione dell'emergenza Bluetongue
- Sito ufficiale del Ministero della Salute, sezione sulla salute animale e sulla gestione della malattia Bluetongue
- Piano Regionale Integrato della Regione Emilia-Romagna per la gestione della Bluetongue