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- Acquistate 500.000 dosi di vaccino per la campagna di vaccinazione contro la Lingua Blu in Calabria.
- Stanziati fondi per la disinfestazione degli ovili e l'indennizzo degli allevatori colpiti.
- In Sardegna, oltre 8.500 ovini morti su 65.259 contagi, con un aumento del 75% dei casi nell'Oristanese.
La Problematicità della Lingua Blu in Calabria
Il Dipartimento regionale Salute e Welfare della Calabria, sotto la guida di Tommaso Calabrò, ha recentemente tenuto una riunione cruciale a Catanzaro per affrontare la crescente problematica della “Lingua Blu”. All’incontro sono intervenuti i responsabili dei servizi veterinari delle cinque Asp calabresi, insieme al capo del Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano, al commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, e alla direttrice dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia. Durante la riunione, si è discusso delle attività già avviate e si è stabilita la linea di intervento finale per il controllo del fenomeno, basata su dati aggiornati e certificazioni ufficiali.
La direzione generale ha deciso di avviare una campagna di vaccinazione che, sebbene non obbligatoria, sarà fondamentale per controllare la malattia. Con il commissario Brambilla, sono state avviate le procedure per l’acquisto di 500.000 dosi di vaccino. In parallelo, è stato attivato il percorso per redigere il piano da sottoporre all’approvazione dei ministeri competenti e coinvolgere l’Istituto zooprofilattico di Portici. Saranno agevolate finanziariamente la vaccinazione delle greggi, la disinfestazione degli ovili e lo smaltimento dei capi infetti, grazie all’impegno del Dipartimento regionale all’Agricoltura.
- 👏 Ottima iniziativa! La vaccinazione sarà fondamentale per salvare......
- 😔 Situazione critica. Cosa accadrà se non si riesce a controllare......
- 🤔 E se ci fosse un modo alternativo per combattere la lingua blu......
Misure di Emergenza per gli Allevatori Calabresi
L’emergenza Lingua Blu in Calabria ha spinto la Regione a intervenire a sostegno degli allevatori, in particolare nel Crotonese. Le misure e le azioni per fronteggiare l’emergenza sono state definite durante una riunione alla Cittadella, su iniziativa dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. Presenti anche i direttori generali dei Dipartimenti Agricoltura e Salute, Giuseppe Iiritano e Tommaso Calabrò, e il commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla.
Le attività sanitarie specifiche saranno eseguite dal Servizio Veterinario dell’Asp, in sinergia con i Dipartimenti Agricoltura e Salute e l’Associazione regionale degli allevatori. Saranno stanziate risorse per consentire agli allevatori di procedere alla disinfestazione degli ovili e garantire un indennizzo per i capi perduti. L’Asp procederà all’acquisto e somministrazione dei vaccini per rallentare l’epidemia e si avvieranno le procedure per la dichiarazione di emergenza sanitaria, al fine di ricostituire il patrimonio zootecnico.
La Situazione in Sardegna
In Sardegna, l’epidemia di Lingua Blu ha raggiunto proporzioni preoccupanti. Secondo le informazioni fornite dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, ci sono quasi 2.000 focolai e oltre 8.500 ovini morti su 65.259 contagi. La mancanza di un vaccino autorizzato per il sierotipo 3, attualmente il più diffuso, ha contribuito alla diffusione del virus. Nell’Oristanese, i contagi sono aumentati del 75% e i capi morti sono più che raddoppiati nell’ultima settimana.
Enrico Vacca, direttore del Servizio di Sanità Animale della Asl 5, ha dichiarato che si tratta di una delle peggiori diffusioni del virus negli ultimi vent’anni. L’indice di mortalità è cresciuto dallo 0.5 allo 0.7%, ma le perdite economiche per le aziende sono significative, con centinaia di aborti che compromettono la produzione di latte. Il Servizio Veterinario della Asl oristanese ha classificato l’intera area provinciale come zona di circolazione del virus BTV3, imponendo restrizioni sulla movimentazione degli animali salvo trattamenti e controlli veterinari.
Bullet Executive Summary
La Lingua Blu rappresenta una sfida significativa per l’industria zootecnica, con impatti devastanti sia in Calabria che in Sardegna. Le misure adottate dalle autorità regionali, come l’acquisto di vaccini e le campagne di disinfestazione, sono cruciali per contenere l’epidemia e sostenere gli allevatori. Tuttavia, la mancanza di un vaccino specifico per alcuni sierotipi del virus complica ulteriormente la situazione.
In ambito farmaceutico, è fondamentale comprendere l’importanza della vaccinazione preventiva per controllare malattie infettive negli animali. La vaccinazione non solo protegge gli animali, ma previene anche la diffusione di malattie che possono avere ripercussioni economiche e sanitarie significative.
Una nozione avanzata di farmaceutica applicabile al tema è il concetto di sorveglianza epidemiologica. Questa pratica permette di monitorare costantemente la diffusione di malattie, identificare nuovi focolai e valutare l’efficacia delle misure di controllo. La sorveglianza epidemiologica è essenziale per una risposta tempestiva e mirata, riducendo al minimo l’impatto delle epidemie.
In conclusione, la gestione della Lingua Blu richiede un approccio integrato che combina vaccinazione, sorveglianza e supporto finanziario agli allevatori. Solo attraverso una collaborazione efficace tra istituzioni, veterinari e agricoltori sarà possibile contenere l’epidemia e garantire la sostenibilità del settore zootecnico.