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- Approvazione della legge con 227 voti favorevoli, descritta come una grande conquista di civiltà da Elly Schlein.
- Sperimentazione nelle 14 città metropolitane italiane con uno stanziamento di due milioni di euro per il 2025 e 2026.
- La legge mira a coprire circa 60.000 persone senza fissa dimora, che rappresentano oltre il 60% della popolazione senza dimora.
Il 25 giugno 2024, la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità una legge che rappresenta una svolta significativa nel panorama della sanità pubblica italiana. La proposta di legge, presentata dal Partito Democratico e firmata dal deputato Marco Furfaro, mira a garantire l’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) alle persone senza fissa dimora, includendo l’assegnazione di un medico di base, l’accesso alla medicina preventiva, ai consultori e alle vaccinazioni.
Attualmente, chi non ha una residenza può accedere solo al Pronto Soccorso per casi di emergenza. La legge, approvata con 227 voti favorevoli, è stata definita una grande conquista di civiltà dalla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Il testo passerà ora al Senato per l’approvazione definitiva.
Dettagli della Legge e Sperimentazione
Se la legge verrà approvata dal Senato, partirà una sperimentazione nelle quattordici città metropolitane italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. La sperimentazione prevede uno stanziamento di due milioni di euro per coprire le spese dell’assistenza sanitaria territoriale per gli anni 2025 e 2026.
La legge consentirà alle persone senza dimora di scegliere un medico di medicina generale e di accedere alle prestazioni dei livelli essenziali di assistenza. Nella sua versione originale, la proposta del Partito Democratico prevedeva l’assegnazione di un medico di base a tutte le persone senza dimora, con un costo stimato di quattro milioni di euro all’anno. Tuttavia, dopo mediazioni con la maggioranza di governo, si è optato per una sperimentazione limitata alle grandi città, dove risiede più del 60% delle persone senza dimora, circa 60.000 persone secondo l’ultimo censimento Istat.
Impatto e Significato della Legge
La legge è stata definita una grande conquista di civiltà da Elly Schlein, che ha sottolineato come renderà il SSN italiano più giusto e inclusivo. Marco Furfaro, primo firmatario della legge, ha dichiarato che questa legge restituisce il diritto alle cure a decine di migliaia di persone, dimostrando che lo Stato non le ha abbandonate. Ha evidenziato che molte delle persone senza dimora sono padri di famiglia separati, donne vittime di violenza e persone che hanno perso il lavoro e sono finite in strada.
Marina Sereni, responsabile Sanità del Partito Democratico, ha aggiunto che la legge rappresenta un passo avanti piccolo ma importante nella direzione dell’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività.
Contesto Normativo e Precedenti Regionali
La legge 833 del 1978, che ha creato il Servizio Sanitario Nazionale, stabilisce che chi utilizza il SSN deve essere iscritto in elenchi periodicamente aggiornati presso l’unità sanitaria locale di residenza. Questo cavillo burocratico ha escluso le persone senza residenza dall’accesso alla sanità pubblica, costringendole a ricorrere al Pronto Soccorso solo in casi di emergenza. Questa situazione non solo è ingiusta, ma risulta anche più costosa per lo Stato, poiché gli interventi emergenziali sono più onerosi rispetto alle visite preventive e alle altre prestazioni sanitarie.
Alcune regioni italiane, come Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo, Liguria e Marche, hanno già approvato leggi regionali che garantiscono un medico di base alle persone senza dimora. Il Piemonte, nel 2022, ha istituito la figura del tutor socio-sanitario per accompagnare le persone senza dimora nella presa in carico socio-sanitaria.
Bullet Executive Summary
La recente approvazione della legge per l’assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario più inclusivo e giusto. La sperimentazione, che partirà nelle quattordici città metropolitane italiane, mira a colmare una grave lacuna nel SSN, garantendo l’accesso alle cure primarie a circa 60.000 persone. Questa iniziativa non solo migliorerà la qualità della vita di migliaia di individui, ma potrebbe anche ridurre i costi complessivi per lo Stato, prevenendo condizioni di salute gravi attraverso interventi preventivi.
*Nozione base di farmaceutica: La medicina preventiva è una branca della medicina che si concentra sulla prevenzione delle malattie piuttosto che sul trattamento delle stesse. Include pratiche come le vaccinazioni, le visite mediche regolari e l’educazione sanitaria.
Nozione avanzata di farmaceutica*: La farmacoeconomia è lo studio dei costi e dei benefici delle terapie farmacologiche. In un contesto come quello della legge per i senza fissa dimora, l’analisi farmacoeconomica potrebbe dimostrare che l’assegnazione di un medico di base e l’accesso alle cure preventive sono non solo eticamente giusti ma anche economicamente vantaggiosi, riducendo la necessità di costosi interventi di emergenza.
Questa legge ci invita a riflettere su quanto sia fondamentale garantire l’accesso alla salute per tutti, indipendentemente dalla loro condizione abitativa. La salute è un diritto universale e questa iniziativa rappresenta un passo concreto verso la sua realizzazione per tutti i cittadini.
- Sito ufficiale della Camera dei Deputati con la scheda della proposta di legge di Marco Furfaro per l'assistenza sanitaria ai senza fissa dimora
- Sito ufficiale della Camera dei Deputati, pagina dedicata alla proposta di legge sulla sanità per gli homeless, con testo e dati sulla votazione
- Sito ufficiale del Partito Democratico, per approfondire sulla legge per l'assistenza sanitaria ai senza fissa dimora e sul ruolo del partito nella sua promozione
- Testo della legge approvata dalla Camera dei Deputati sulle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale per le persone senza fissa dimora