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- 59 anni: l'età di Sabrina Compiani, una perdita improvvisa e dolorosa per la comunità ospedaliera di Livorno.
- Il ruolo fondamentale del personale di supporto, come evidenziato dall'impegno di Sabrina durante la pandemia di Covid-19, sottolinea l'importanza della gestione logistica in tempi di crisi.
- La necessità di riconoscere e valorizzare il lavoro di tutti i professionisti sanitari, per garantire la continuità delle cure e il benessere della comunità.
La notizia della scomparsa di Sabrina Compiani, avvenuta improvvisamente nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 aprile, ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità ospedaliera di Livorno e in tutti coloro che la conoscevano. Sabrina, 59 anni, era una colonna storica della farmacia ospedaliera di viale Vittorio Alfieri, dove lavorava da oltre vent’anni come operatrice di magazzino. La sua morte, causata da un infarto mentre dormiva nella sua abitazione del Limoncino, ha scosso profondamente amici, colleghi e conoscenti.
I colleghi, preoccupati per la sua assenza improvvisa al lavoro, hanno allertato i familiari che, una volta entrati in casa, hanno fatto la tragica scoperta. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, per Sabrina non c’era più nulla da fare. La sua passione per gli animali, in particolare per i suoi amati cani che la stavano vegliando in attesa dei soccorsi, emerge come un tratto distintivo del suo carattere generoso e amorevole.
Un impegno professionale esemplare durante la pandemia
Sabrina Compiani si era particolarmente distinta per il suo impegno professionale durante la pandemia di Covid-19, supportando con generosità e dedizione la logistica dell’hub di Livorno. La sua capacità di reagire positivamente anche nelle situazioni più critiche e la sua passione per il lavoro hanno lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di lavorarle a fianco.
«Era una donna che reagiva a tutto positivamente, è incredibile che oggi non sia più con noi», ha ricordato Daniela Boem, terapista e dirigente del sindacato sanitario Fials, sottolineando come Sabrina fosse una figura molto amata sia professionalmente che personalmente. Anche Fabrizio Torsi, collega di lavoro, ha evidenziato la sua grande attenzione e gentilezza, ricordandola come una dipendente storica e veramente capace.
Il cordoglio della comunità e l’ultimo saluto
L’Azienda USL Toscana nord ovest ha espresso il proprio cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Sabrina, sottolineando come il suo lavoro e la sua passione abbiano contribuito significativamente alla comunità ospedaliera di Livorno. Il funerale, tenutosi lunedì 22 aprile al cimitero dei Lupi, è stato un momento di profonda commozione, durante il quale amici, familiari e colleghi hanno potuto dare l’ultimo saluto a Sabrina, che poi è stata cremata.
Bullet Executive Summary
La scomparsa di Sabrina Compiani non solo ha lasciato un vuoto nella comunità ospedaliera di Livorno ma ha anche evidenziato l’importanza cruciale del personale di supporto nelle strutture sanitarie. La sua dedizione e il suo impegno durante la pandemia di Covid-19 rappresentano un esempio emblematico di come il personale non medico svolga un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze sanitarie.
Dal punto di vista farmaceutico, la figura dell’operatore di magazzino, come quella ricoperta da Sabrina, è essenziale per garantire la corretta gestione delle scorte e la disponibilità dei farmaci, aspetti che diventano ancora più critici in periodi di crisi sanitaria. Questo sottolinea l’importanza di una gestione logistica efficiente e proattiva all’interno delle farmacie ospedaliere, un aspetto spesso sottovalutato ma fondamentale per la continuità delle cure.
La riflessione che emerge dalla tragica notizia riguarda la necessità di riconoscere e valorizzare il lavoro di tutti i professionisti che contribuiscono al funzionamento delle strutture sanitarie, ricordando che ogni ruolo, indipendentemente dal grado di visibilità, è cruciale per garantire la salute e il benessere della comunità.