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- Nel Lazio, i casi di morbillo sono aumentati da 1 nel 2023 a 185 nei primi sette mesi del 2024.
- L'incidenza è ora di 55,4 casi per milione di abitanti, la più alta in Italia.
- La copertura vaccinale per due dosi è inferiore al 95%, contribuendo alla diffusione del virus.
- L'efficacia del vaccino con due dosi è intorno al 97%, ma molti casi sono tra individui non vaccinati.
- Oltre la metà dei casi riguarda adolescenti e giovani adulti, evidenziando la necessità di aumentare la copertura vaccinale in queste fasce d'età.
Aumento dei casi di morbillo nel Lazio: un’analisi dettagliata
Nel corso dei primi sette mesi del 2024, il Lazio ha registrato un significativo aumento dei casi di morbillo, con 185 segnalazioni rispetto a un solo caso nello stesso periodo del 2023. Questo dato allarmante è stato riportato nel rapporto “Morbillo & Rosolia News” di Epicentro, il portale dell’Istituto superiore di sanità (ISS). Con un’incidenza di 55,4 casi per milione di abitanti, il Lazio si conferma la regione con la più alta incidenza di morbillo in Italia, seguita da Abruzzo (55,3 per milione), Emilia-Romagna (51,2 per milione) e Sicilia (46,5 per milione).
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- 👎 La campagna vaccinale è stata insufficientemente promossa......
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Le cause dell’aumento dei casi
Secondo il rapporto, l’aumento dei casi di morbillo in Italia a partire da agosto 2023 è attribuibile a diversi fattori. Tra questi, la copertura vaccinale per due dosi che è inferiore al 95%, l’importazione di casi da aree geografiche dove il virus è molto presente e la stagione del morbillo, che ha un picco a fine inverno e in primavera. Il virus del morbillo è altamente contagioso e può sopravvivere nell’ambiente, su superfici e nell’aria, fino a due ore. La sua contagiosità inizia circa quattro giorni prima che compaiano i sintomi, rendendo dunque difficile il contenimento della malattia.
Il ruolo della vaccinazione
La vaccinazione rappresenta l’unico metodo efficace per prevenire il morbillo e le sue complicanze, che possono essere gravi. Secondo il rapporto, due somministrazioni del vaccino permettono di ottenere un’efficacia intorno al 97%. La maggior parte dei casi di morbillo documentati in Italia dal gennaio 2024 è avvenuta in individui non vaccinati o che hanno ricevuto solo una dose del vaccino. Oltre la metà dei casi riguarda adolescenti e giovani adulti, anche se l’incidenza più elevata è osservata nei bambini sotto i cinque anni di età.
Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Società italiana di pediatria (SIP), ha sottolineato l’importanza di aumentare la copertura vaccinale: “Queste persone che si ammalano sono nella stragrande maggioranza non vaccinate, in particolare adolescenti e giovani adulti. Quindi è bene monitorare la situazione e fare di tutto per aumentare la copertura vaccinale perché il vaccino è la sola arma sicura ed efficace che abbiamo da anni contro il morbillo”.
Le iniziative per promuovere la vaccinazione
A fronte dell’aumento dei casi, la Asl Roma 3 ha lanciato una campagna social per promuovere la vaccinazione contro il virus del morbillo. Francesca Milito, direttrice generale della Asl, ha dichiarato: “Il morbillo è una malattia infettiva esantematica trasmissibile attraverso le secrezioni nasali e faringee e le goccioline respiratorie tra le più contagiose al mondo, potenzialmente mortali. Il vaccino utilizzato per la prevenzione del morbillo è sicuro ed efficace e la maggior parte delle persone che ricevono le due dosi raccomandate ottiene una protezione che dura per tutta la vita, uno scudo anche se esposte al virus”.
Il ministero della Salute indica che i bambini dovrebbero ricevere due dosi del vaccino MPR-V, iniziando con una prima dose tra i 12 e i 15 mesi e una seconda dose tra i 5 e i 6 anni. Per effettuare la vaccinazione, è possibile consultare il sito della Asl Roma 3, chiamare il numero verde o contattare via email.
Bullet Executive Summary
L’aumento dei casi di morbillo nel Lazio rappresenta un segnale d’allarme che non può essere ignorato. La vaccinazione è l’unico strumento efficace per prevenire la diffusione di questa malattia altamente contagiosa e potenzialmente mortale. La copertura vaccinale deve essere aumentata per proteggere non solo gli individui vaccinati, ma anche le categorie più vulnerabili, come i bambini sotto i cinque anni di età.
In ambito farmaceutico, è fondamentale comprendere che la vaccinazione non solo protegge l’individuo, ma contribuisce anche alla cosiddetta immunità di gregge, riducendo la circolazione del virus nella popolazione. Questo concetto di base è essenziale per la prevenzione delle malattie infettive.
Una nozione avanzata da considerare è l’importanza della sorveglianza epidemiologica e della farmacovigilanza. Questi strumenti permettono di monitorare l’efficacia dei vaccini e di identificare tempestivamente eventuali focolai di malattie, consentendo interventi rapidi e mirati. La collaborazione tra istituzioni sanitarie, medici e cittadini è cruciale per garantire il successo delle campagne vaccinali e la protezione della salute pubblica.
In conclusione, riflettiamo sull’importanza della prevenzione e della responsabilità collettiva nella lotta contro le malattie infettive. La vaccinazione è un atto di protezione non solo per se stessi, ma per l’intera comunità.