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- La SIR ha presentato nuove linee guida per le vaccinazioni nei pazienti reumatologici.
- Le raccomandazioni coprono 15 vaccini contro malattie come influenza, pneumococco e zoster.
- Solo il 56% degli over 65 in Italia è vaccinato contro l'influenza stagionale.
Roma, 25 giugno 2024 – La Società Italiana di Reumatologia (SIR) ha lanciato un appello urgente per sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni tra i pazienti reumatologici. La necessità di immunizzazione per persone affette da malattie reumatologiche autoimmuni, come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, vasculiti e malattie autoinfiammatorie, è cruciale. Queste patologie, spesso croniche, colpiscono persone in età lavorativa e con figli giovani, avendo un impatto severo sulla qualità della vita e sui costi diretti e indiretti per la collettività.
Il Rischio Elevato di Infezioni
Le malattie reumatologiche rappresentano un gruppo eterogeneo che comprende circa 200 patologie, colpendo diverse fasce d’età. Gian Domenico Sebastiani, Presidente della SIR, ha spiegato che per questi pazienti il rischio di contrarre infezioni è significativamente più elevato rispetto alla popolazione generale a causa dell’immunodepressione causata dalle patologie stesse e dagli effetti delle terapie. Spesso, i pericoli legati alle malattie prevenibili con vaccino sono sottovalutati.
Ad esempio, l’infezione da Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant’Antonio, può essere particolarmente aggressiva e manifestarsi in modo atipico, determinando complicanze che peggiorano la qualità della vita. Anche una semplice influenza stagionale può avere conseguenze gravi sul sistema respiratorio.
Le Raccomandazioni della SIR
Per promuovere l’importanza delle vaccinazioni e suggerire raccomandazioni standardizzate per la pratica clinica, la SIR ha realizzato le “Raccomandazioni sulle vaccinazioni nei pazienti con malattie reumatologiche”, presentate oggi in una conferenza stampa a Roma. Queste raccomandazioni sono state realizzate secondo la metodologia “Grade-Adolopment” e i requisiti del Sistema Nazionale delle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità, e sono disponibili sul sito dell’ISS.
Nel 2020, la SIR aveva già pubblicato raccomandazioni per le vaccinazioni contro l’influenza e il pneumococco per i pazienti con malattie reumatologiche autoimmuni. Tuttavia, non esistevano linee guida omnicomprensive sulle vaccinazioni per i pazienti reumatologici. Pertanto, è stato deciso di realizzare un documento unico, una linea guida nazionale, per indirizzare il personale sanitario verso le migliori pratiche.
La Diffidenza nei Confronti dei Vaccini
Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), ha sottolineato che esiste un’ingiustificata diffidenza nei confronti dei vaccini, che è necessario contrastare attraverso una corretta informazione. Le prime raccomandazioni per i pazienti reumatologici rappresentano un passo importante per aumentare la conoscenza delle malattie infettive in reumatologia e dei benefici offerti dai vaccini.
I destinatari delle linee guida sono specialisti in reumatologia, medicina interna, immunologia clinica, allergologia, igiene, sanità pubblica, malattie infettive, medici di medicina generale e altri professionisti della salute coinvolti nella gestione dei pazienti con malattia reumatologica a livello di cure primarie, secondarie e terziarie, sia a livello territoriale che ospedaliero.
Le linee guida sulle vaccinazioni per i pazienti reumatologici contengono indicazioni per una vasta gamma di vaccini, tra cui quelli per l’influenza stagionale, il pneumococco, il papilloma virus umano, l’Haemophilus influenzae b, l’epatite A e B, la polio inattivata, il meningococco B e ACWY coniugato, il tetano, la difterite, la pertosse, il tifo, lo zoster e le pratiche per il Covid-19.
La Necessità di una Corretta Informazione
Giovanni Gabutti della SITI (Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica) ha sottolineato che si tratta di comuni infezioni per i pazienti immunocompromessi, ed è quindi importante proteggerli. È necessario un lavoro comune e in rete, affinché i pazienti siano informati sulle opportunità di protezione offerte dai vaccini e sulle modalità di partecipazione alle campagne vaccinali.
Laura Sticchi, della SITI, ha aggiunto che l’immunizzazione contro virus diffusi è fondamentale. L’influenza stagionale, ad esempio, può causare conseguenze fatali per i pazienti immunocompromessi e anziani. In Italia, soprattutto tra la terza età, i tassi di immunizzazione sono in grave calo: solo il 56% degli over 65 è vaccinato. Per quanto riguarda il Covid-19, il numero di vaccinazioni somministrate nel 2023 è stato tra i più bassi in Europa. Questi numeri mostrano l’importanza di intervenire con campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema.
Fabrizio Conti, Consigliere della SIR, ha ricordato che molte malattie reumatologiche croniche richiedono l’uso prolungato di farmaci immunosoppressori, esponendo i pazienti a un aumentato rischio di sviluppare infezioni. I vaccini possono ridurre il rischio di infezione e diminuirne le conseguenze. È importante che pazienti e medici prendano coscienza della loro importanza, per eliminare il rischio di gravi esiti derivanti dalla combinazione tra malattia reumatologica e infezioni.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il lavoro svolto per la stesura delle nuove linee guida rappresenta un percorso complesso che ha richiesto il coinvolgimento di numerosi professionisti. Da oggi, queste linee guida permetteranno a tutti gli specialisti e ai medici di medicina generale di accompagnare i pazienti in modo standardizzato. L’obiettivo è che le raccomandazioni arrivino ai responsabili delle politiche dell’organizzazione delle cure del Sistema Sanitario Nazionale italiano e ottengano la massima diffusione.
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In ambito farmaceutico, è fondamentale comprendere che l’immunizzazione non solo protegge l’individuo, ma contribuisce anche alla salute pubblica riducendo la diffusione di malattie infettive. Una nozione avanzata correlata è il concetto di immunità di gregge, che si verifica quando una percentuale sufficientemente alta della popolazione è immune a una malattia, rendendo la sua diffusione improbabile. Questo è particolarmente importante per proteggere gli individui immunocompromessi che non possono essere vaccinati.
Riflettendo su queste informazioni, è chiaro che la vaccinazione è un atto di responsabilità non solo verso se stessi ma anche verso la comunità. Ogni singola vaccinazione contribuisce a costruire un muro di protezione contro le malattie infettive, migliorando la qualità della vita per tutti.