Salute d’acciaio: il veneto detta legge in prevenzione e stili di vita sani

Veneto: Un modello virtuoso nella prevenzione e nella sanità pubblica

Il Veneto emerge a livello nazionale per gli importanti risultati conseguiti nel campo della sanità e della prevenzione. Durante il World Health Forum Veneto, svoltosi a Padova, sono stati presentati dati promettenti che testimoniano un forte impegno verso la salute dei cittadini. La regione si colloca in posizione di leadership per quanto concerne la copertura vaccinale, l’adozione di abitudini di vita sane e la partecipazione agli screening oncologici. Questi successi non solo incrementano la qualità della vita dei veneti, ma costituiscono anche un esempio virtuoso per le altre regioni italiane.

Copertura vaccinale: Un successo per la salute pubblica

Uno dei dati più significativi emersi dal forum riguarda l’elevata copertura vaccinale raggiunta in Veneto. In particolare, l’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) nei neonati ha raggiunto l’82,5%, un risultato eccezionale che protegge i più piccoli da una delle principali cause di bronchiolite. Parallelamente, la copertura vaccinale contro il morbillo si assesta al 95%, un obiettivo cruciale per l’eliminazione di questa malattia infettiva. Questi dati dimostrano l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione e l’alta partecipazione dei cittadini veneti ai programmi di vaccinazione. Anche le vaccinazioni per Pneumococco e Herpes Zoster tra gli anziani over 65 raggiungono il 55%. Nel 2023, il 95% dei veneti ha aderito alle diverse campagne di prevenzione vaccinale nell’ultimo biennio. La vaccinazione contro lo pneumococco tocca quota 96,26%. *Invece, l’adesione minore si è registrata per la vaccinazione contro l’epatite A, con una percentuale di vaccinati pari solamente al 12,14%. Per quanto riguarda gli altri vaccini, si riscontra un’adesione superiore al 95%, oscillando tra l’84% e l’86% per il rotavirus e il meningococco B.*

Stili di vita: Veneto in controtendenza rispetto al resto d’Italia

Oltre alla copertura vaccinale, il Veneto si distingue per l’adozione di stili di vita più salutari rispetto alla media nazionale. La percentuale di individui sedentari tra i 18 e i 69 anni si attesta al 15,5%, rispetto al 28% della media italiana. Analogamente, la percentuale di fumatori è inferiore alla media nazionale, raggiungendo il 21% contro il 24,5%. Questi dati suggeriscono una maggiore consapevolezza dei rischi connessi alla sedentarietà e al fumo, e una maggiore propensione a scegliere comportamenti più sani. L’attenzione alla prevenzione si riflette anche nell’adesione agli screening oncologici, con percentuali che vanno dal 62% per quelli alla cervice uterina al 77% per quelli alla mammella e al 64% per il colon-retto.

Il futuro della sanità veneta: Innovazione, intelligenza artificiale e personalizzazione delle cure

Il World Health Forum Veneto ha rappresentato anche un’occasione per discutere le sfide e le opportunità future per il sistema sanitario regionale. L’innovazione tecnologica, in particolare l’intelligenza artificiale, è destinata a giocare un ruolo sempre più centrale nella diagnosi e nella cura delle malattie. Come sottolineato dal presidente della Regione Luca Zaia, l’intelligenza artificiale può aumentare del 20% l’eleggibilità dei pazienti alle cure mediche. La capacità di sequenziare il genoma in tempi sempre più rapidi apre nuove prospettive per la medicina personalizzata, consentendo di sviluppare terapie sempre più mirate e a misura di paziente. Il Veneto si pone come un polo di eccellenza nella ricerca farmaceutica, con l’obiettivo di tradurre i risultati della ricerca scientifica in benefici concreti per la salute dei cittadini.

Verso un sistema sanitario sempre più efficiente e centrato sul paziente

I risultati ottenuti dal Veneto in ambito sanitario e di prevenzione sono il frutto di un impegno costante e di una visione strategica orientata al futuro. La regione ha saputo investire in innovazione, promuovere stili di vita salutari e garantire un accesso equo ai servizi sanitari. Tuttavia, è importante continuare a lavorare per migliorare ulteriormente il sistema sanitario, rendendolo sempre più efficiente, personalizzato e centrato sul paziente.

Amici lettori, riflettiamo un attimo su quanto il Veneto ci insegna. Nel mondo farmaceutico, un business case di successo si basa spesso sulla capacità di tradurre l’innovazione scientifica in benefici tangibili per la salute pubblica. Un esempio lampante è proprio l’alta copertura vaccinale contro il virus respiratorio sinciziale: un risultato che dimostra come un investimento mirato nella prevenzione possa ridurre significativamente l’incidenza di una malattia e migliorare la qualità della vita dei neonati. Questa è una nozione base di innovazione farmaceutica e business case applicata alla realtà.

Ma andiamo oltre. Immaginate un futuro in cui la medicina personalizzata sia la norma, in cui ogni paziente riceva una terapia su misura basata sul proprio profilo genetico e sulle proprie caratteristiche individuali. Questo è l’obiettivo verso cui stiamo tendendo, grazie ai progressi nella genomica e nell’intelligenza artificiale. Il Veneto, con il suo impegno verso l’innovazione e la ricerca, si sta preparando a questo futuro, ponendosi come un modello di riferimento per l’intero Paese. Questa è una nozione avanzata di innovazione farmaceutica e business case, che ci invita a guardare al futuro con ottimismo e a investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie.

Vi invito a riflettere su quanto sia importante sostenere la ricerca scientifica e promuovere stili di vita salutari. Solo così potremo costruire un futuro in cui la salute sia un diritto garantito per tutti.