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- Negli ultimi 50 anni, i vaccini hanno salvato la vita a 154 milioni di persone, con un impatto maggiore sui bambini sotto i cinque anni.
- La copertura vaccinale contro il morbillo in Italia è scesa al 94% per la prima dose e all'85% per la seconda, portando a 213 casi registrati nel primo trimestre del 2024.
- Per ogni vita salvata, si guadagnano 66 anni di piena salute, risultando in 10,2 miliardi di anni di vita sana guadagnati grazie ai vaccini negli ultimi cinquant'anni.
Negli ultimi cinquant’anni, il mondo ha assistito a una rivoluzione gentile ma profondamente significativa grazie all’impiego dei vaccini. Questi strumenti di prevenzione hanno salvato la vita a 154 milioni di persone, con un impatto particolarmente marcato sui bambini al di sotto dei cinque anni, per i quali si stima una riduzione di 146 milioni di casi di morte prematura. Questo dato emerge in occasione del cinquantesimo anniversario del Programma Esteso di Immunizzazione (EPI) lanciato nel 1974 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha pubblicato uno studio sottolineando l’enorme numero di vite salvate grazie ai vaccini in questo lasso di tempo.
Il team di ricerca internazionale guidato da scienziati australiani del Telethon Kids Institute di Perth, in collaborazione con colleghi di prestigiosi istituti come la London School of Economics and Political Science, l’Università di Washington e il Swiss Tropical and Public Health Institute, ha utilizzato modelli matematici e statistici per determinare l’impatto sulla salute pubblica dei vaccini negli ultimi decenni. Le malattie valutate in questo studio includono la tubercolosi, il tetano, la difterite, la pertosse, la poliomielite, il morbillo e il vaiolo, quest’ultimo essendo l’unica patologia completamente debellata grazie alla vaccinazione.
L’importanza della vaccinazione nel contesto attuale
Nonostante i successi passati, la battaglia contro le malattie prevenibili con i vaccini è ancora in atto. Il morbillo, in particolare, sta risorgendo con numeri preoccupanti, soprattutto negli Stati Uniti, a causa di cali nei tassi di vaccinazione. Questo fenomeno è alimentato da un crescente scetticismo nei confronti dei vaccini, amplificato dai social network e da una disinformazione scientifica che ha preso piede soprattutto con lo scoppio della pandemia di Covid-19.
In Italia, la situazione non è meno preoccupante, con una copertura vaccinale contro il morbillo che si è deteriorata, passando al 94 per cento per la prima somministrazione e all’85 per cento per la seconda. Questo ha portato a una recrudescenza della patologia, con 213 casi registrati nel solo primo trimestre del 2024. La Società Italiana di Neonatologia (Sin) e altre organizzazioni continuano a sforzarsi per favorire una protezione universale di tutti i bambini, in linea con gli obiettivi promossi dall’OMS.
Le sfide future e l’appello della comunità medica
L’OMS sottolinea l’urgenza di accelerare gli sforzi per raggiungere i 67 milioni di bambini che hanno perso l’appuntamento con le coperture vaccinali durante gli anni della pandemia. È essenziale continuare a vaccinare per mantenere le malattie sotto controllo e proteggere la salute di tutti. La vaccinazione rappresenta l’intervento più efficace per garantire un’infanzia sicura e indenne dai rischi mortali all’età adulta.
Per ogni vita salvata dai vaccini, si guadagnano in media 66 anni di piena salute, il che significa che oggi abbiamo guadagnato 10,2 miliardi di anni di vita sana grazie agli sforzi di vaccinazione degli ultimi 50 anni. Questo dato sottolinea non solo l’importanza dei vaccini nel salvare vite umane ma anche nel contribuire significativamente alla qualità della vita globale.
Bullet Executive Summary
La vaccinazione ha rappresentato uno degli interventi più significativi nella storia della medicina moderna, salvando milioni di vite e migliorando la qualità della vita su scala globale. Un dato fondamentale da ricordare è che, negli ultimi 50 anni, i vaccini hanno salvato la vita a 154 milioni di persone, con un impatto maggiore sui bambini al di sotto dei cinque anni. Questo successo sottolinea l’importanza di continuare gli sforzi di immunizzazione per proteggere le generazioni future dalle malattie prevenibili.
Dal punto di vista avanzato, la ricerca e lo sviluppo di nuovi vaccini, come quelli contro la malaria e il tumore del collo dell’utero, dimostrano il potenziale di spostare ulteriormente indietro i confini delle malattie infettive. Questi progressi richiedono un impegno continuo non solo nella ricerca e sviluppo ma anche nell’assicurare l’accesso equo ai vaccini in tutto il mondo, affrontando le disuguaglianze esistenti nella copertura vaccinale.
La riflessione personale che emerge da questo contesto è la necessità di una maggiore consapevolezza e azione collettiva per sostenere e promuovere la vaccinazione come strumento fondamentale di salute pubblica, garantendo che nessuno venga lasciato indietro nella lotta contro le malattie prevenibili.