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- 40 atleti risultati positivi al Covid-19 o ad altre malattie respiratorie durante le Olimpiadi.
- L'epidemiologo Pier Luigi Lopalco definisce la coppettazione come 'arti magiche' senza prove scientifiche di efficacia.
- Sottolineata l'importanza delle vaccinazioni come misura preventiva efficace per gli atleti.
L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, ha sollevato una polemica riguardante l’uso della coppettazione, o cupping therapy, tra gli atleti delle Olimpiadi di Parigi 2024. La pratica, che consiste nell’applicare coppette di vetro sulla pelle e rimuovere l’ossigeno al loro interno tramite fiamma o traspirazione con appositi macchinari, è stata ampiamente adottata dai nuotatori, molti dei quali hanno mostrato i caratteristici segni sulla schiena.
Lopalco ha criticato duramente questa pratica, definendola “arti magiche” e sottolineando che non esiste alcuna prova scientifica che ne dimostri l’efficacia. “I segni sulla schiena del nuotatore finlandese sono il segno evidente che il pensiero magico non risparmia neanche i medici sportivi delle squadre nazionali. Quei segni sono il risultato della ‘coppettazione’, una pratica mediata dalla medicina orientale. Si crea il vuoto sulla pelle dell’incauto atleta e quei brutti segni non sono altro che ematomi. Inutile dire che non esiste uno straccio di prova sperimentale che questa pratica serva a nulla. Ma tant’è. La magia fa presa”, ha scritto l’epidemiologo in un post su Facebook.
Il contesto pandemico e l’importanza delle vaccinazioni
La critica di Lopalco arriva in un momento in cui almeno 40 atleti sono risultati positivi al Covid-19 o ad altre malattie respiratorie, come precisato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Probabile, come spero, che si tratti di positività legate a forme asintomatiche o molto lievi. Ma anche un raffreddore può diventare davvero fastidioso per un atleta che si gioca il titolo su una manciata di decimi di secondo”, ha ammonito Lopalco.
L’epidemiologo ha suggerito che, invece di affidarsi a pratiche senza basi scientifiche, i medici sportivi dovrebbero considerare l’inclusione delle vaccinazioni tra le pratiche utili in vista di eventi sportivi importanti. “Al posto di applicare coppette succhia-niente, i medici sportivi farebbero meglio una volta per tutte ad inserire le vaccinazioni fra le pratiche utili in vista di eventi sportivi importanti”, ha dichiarato.
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La coppettazione: una pratica controversa
La coppettazione è una tecnica antichissima della medicina cinese che ha guadagnato popolarità tra gli atleti, nonostante la mancanza di prove scientifiche a supporto della sua efficacia. La pratica prevede l’applicazione di coppette di vetro sulla pelle e la creazione di un vuoto al loro interno, che si traduce in segni visibili sulla pelle, spesso interpretati come ematomi.
Lopalco ha evidenziato come questa pratica sia diventata una sorta di moda tra gli atleti, nonostante le sue critiche. “Arti magiche”, ha scritto l’esperto, sottolineando che la coppettazione non ha alcuna base scientifica e che i segni lasciati sulla pelle non sono altro che il risultato di ematomi causati dal vuoto creato dalle coppette.
La reazione del mondo medico e sportivo
Le dichiarazioni di Lopalco hanno suscitato un dibattito acceso nel mondo medico e sportivo. Da un lato, molti professionisti della salute condividono le preoccupazioni dell’epidemiologo riguardo all’uso di pratiche non scientifiche. Dall’altro, alcuni atleti e allenatori difendono la coppettazione, sostenendo che offre benefici percepiti, anche se non scientificamente dimostrati.
La questione solleva interrogativi più ampi sull’uso di pratiche alternative nella medicina sportiva e sull’importanza di basarsi su evidenze scientifiche per garantire la salute e il benessere degli atleti. In un contesto in cui la pandemia di Covid-19 continua a rappresentare una minaccia, l’adozione di misure preventive efficaci, come le vaccinazioni, diventa ancora più cruciale.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la polemica sollevata da Pier Luigi Lopalco riguardo all’uso della coppettazione tra gli atleti delle Olimpiadi di Parigi 2024 mette in luce la tensione tra pratiche tradizionali e medicina basata su evidenze scientifiche. Mentre la coppettazione continua a essere popolare tra alcuni atleti, la mancanza di prove scientifiche a supporto della sua efficacia solleva dubbi sulla sua utilità. Al contrario, l’importanza delle vaccinazioni come misura preventiva contro malattie respiratorie, inclusa la Covid-19, è ampiamente riconosciuta e supportata dalla comunità scientifica.
*Nozione base di farmaceutica: Le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale nella prevenzione delle malattie infettive. Agiscono stimolando il sistema immunitario a riconoscere e combattere specifici patogeni, riducendo così il rischio di infezione e la gravità dei sintomi.
Nozione avanzata di farmaceutica*: La farmacovigilanza è un aspetto cruciale nella gestione delle vaccinazioni. Consiste nel monitoraggio continuo della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini, identificando e valutando eventuali effetti avversi per garantire che i benefici superino i rischi. Questo processo è essenziale per mantenere la fiducia del pubblico nei programmi di immunizzazione e per adattare le strategie vaccinali in risposta a nuove evidenze scientifiche.
Riflettendo su queste considerazioni, emerge l’importanza di basarsi su pratiche mediche validate scientificamente per garantire la salute e il benessere degli atleti, specialmente in contesti competitivi di alto livello come le Olimpiadi.
- Sito ufficiale delle Olimpiadi di Parigi 2024, per approfondire sulla manifestazione e sugli atleti coinvolti
- Sito ufficiale dell'Università del Salento, dove opera Pier Luigi Lopalco, per approfondire sulla sua attività e su eventuali comunicati ufficiali sulla controversia.
- Consigli di salute della Organizzazione Mondiale della Sanità per gli spettatori alle Olimpiadi di Parigi 2024