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Nuovo decreto liste d’attesa: come può influenzare l’efficienza sanitaria nel 2024

Il Decreto Liste d'Attesa del governo Meloni introduce nuove risorse e assunzioni, ma solleva preoccupazioni per la riduzione di fondi destinati a settori vulnerabili.
  • Il Ministero della Salute assumerà 20 nuove persone a tempo indeterminato, con un costo di 1 milione e 370 mila euro per il 2024 e 2 milioni e 660 mila euro per il 2025.
  • La defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive dei medici ammonta a 88 milioni di euro per il 2024 e 160 milioni di euro per il 2025.
  • Il fondo per risarcire le vittime di danni da vaccini e trasfusioni è stato ridotto di 160,3 milioni di euro per il 2025.

Il recente Decreto Liste d’Attesa, uno degli ultimi provvedimenti firmati dal governo Meloni prima delle elezioni dell’8 e 9 giugno, ha suscitato numerose polemiche. Molti hanno derubricato il provvedimento come mera propaganda pre-elettorale, dato che non prevede lo stanziamento di nuove risorse. Per consentire agli ospedali pubblici di eseguire più visite e interventi, sarebbe necessario assumere nuovi medici o aumentare l’interesse economico delle strutture convenzionate per gestire il carico di diagnosi e operazioni che il pubblico non riesce a smaltire. Tuttavia, queste manovre richiedono fondi statali che, al momento, non sono disponibili.

L’unico articolo del decreto che può contare su un’allocazione di denaro pubblico è il numero 2, che prevede l’istituzione di un nuovo Organismo di controllo presso il Ministero della Salute. Questo organismo avrà il compito di vigilare sulle aziende sanitarie locali, ospedaliere e sugli erogatori privati accreditati riguardo al rispetto dei criteri di efficienza e appropriatezza nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie. Inoltre, dovrà garantire il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa e dei piani operativi per il recupero delle liste medesime.

Il decreto autorizza il Ministero ad assumere 20 nuove persone a tempo indeterminato. Gli oneri assunzionali, insieme ai costi per i concorsi, le spese di funzionamento, il reclutamento del personale e i compensi previsti per gli straordinari, ammontano a circa 1 milione e 370 mila euro per gli ultimi sei mesi del 2024 e a 2 milioni e 660 mila euro per il 2025. Tuttavia, con margini di operatività sul bilancio statale praticamente nulli, da dove sono state attinte le risorse? Il decreto indica che i fondi sono stati risucchiati dall’autorizzazione di spesa all’articolo 2, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ovvero dal fondo istituito per risarcire le vittime di danni derivati da vaccini e trasfusioni di sangue.

Implicazioni Economiche e Sociali del Decreto

Il fondo della Manovra finanziaria del 2008, che ammonta a 180 milioni di euro annui, è destinato alle transazioni con soggetti talassemici, affetti da altre emoglobinopatie e anemie ereditarie, emofilici, emotrasfusi occasionali danneggiati da trasfusioni di sangue infetto e somministrazione di emoderivati infetti, nonché soggetti danneggiati da vaccinazioni che hanno instaurato azioni di risarcimento danni pendenti. La riduzione di questi fondi per finanziare il nuovo Organismo di controllo ha sollevato preoccupazioni e critiche, poiché sottrae risorse a un settore già vulnerabile.

Inoltre, il decreto prevede che gli esami e le visite possano essere effettuati nei weekend presso strutture private con il pagamento di un ticket. Tuttavia, senza un adeguato stanziamento di fondi, questa misura rischia di rimanere inefficace. L’assessore alla Sanità della Regione Liguria, Angelo Gratarola, ha dichiarato che la regione si adeguerà a quanto stabilirà il Ministero riguardo ai costi per chi non si presenterà agli esami prenotati. Questa norma, già esistente, è stata evidenziata dal Ministero per stimolare i cittadini a essere più responsabili e a disdire gli appuntamenti in tempo utile, evitando di privare altri utenti di slot non più utilizzabili.

Il Tetto di Spesa per il Personale e la Defiscalizzazione delle Prestazioni Aggiuntive

Il nuovo testo del decreto preserva gli effetti del Decreto Calabria fino alla piena operatività della nuova metodologia di calcolo del fabbisogno, salvaguardando la retribuzione accessoria dei medici. La defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive, prevista dall’articolo 7 del decreto, sarà autofinanziata dai dirigenti del ruolo sanitario. Nel 2024, la defiscalizzazione ammonta a 88 milioni di euro, mentre per il 2025 è prevista una spesa di 160 milioni di euro.

Il decreto prevede che i compensi per le prestazioni aggiuntive erogate siano assoggettati alle ritenute previste dall’articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. In precedenza, le aziende tassavano questi compensi al 43%, mentre ora la tassazione agevolata al 15% sarà applicata direttamente dal sostituto d’imposta. Questa modifica è stata accolta positivamente dai medici, poiché riduce il carico fiscale sulle prestazioni aggiuntive.

Tuttavia, la riduzione delle risorse per il fondo destinato ai danneggiati da trasfusioni e vaccinazioni ha sollevato ulteriori preoccupazioni. Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard è stato ridotto di 160,3 milioni di euro per l’anno 2025, di 165,9 milioni di euro per l’anno 2026 e di 165,5 milioni di euro annui a partire dall’anno 2027.

Le Farmacie come Ambulatori: Una Soluzione Controverso

Un altro aspetto controverso del decreto riguarda la trasformazione delle farmacie in ambulatori. Questa misura, disegnata nel Ddl dal Consiglio dei Ministri come presidio strutturato del sistema salute, è stata criticata dai medici siciliani. Secondo i presidenti siciliani del Coordinamento regionale degli ordini dei medici e odontoiatri (Cromceo Sicilia), questa soluzione non è appropriata per limitare le carenze del sistema sanitario nazionale. Essi sostengono che è necessario un potenziamento del personale medico attraverso un piano straordinario di assunzioni, piuttosto che estendere le competenze alle farmacie.

Le “farmacie dei servizi” sono viste come una visione romantica e inappropriata, che estende la filiera sociosanitaria senza rendere giustizia al sistema salute. Il Coordinamento siciliano sottolinea che il malessere organizzativo, la carenza degli organici ospedalieri e la disparità economica dei professionisti italiani rispetto ai colleghi europei sono difficoltà gravi che devono essere affrontate e risolte con più risorse dal Governo centrale. L’allargamento delle competenze alle farmacie potrebbe annullare il rapporto intimo tra paziente e medico, compromettendo la qualità dell’assistenza sanitaria.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il Decreto Liste d’Attesa rappresenta un tentativo del governo di affrontare le problematiche del sistema sanitario nazionale, ma le soluzioni proposte sono state accolte con scetticismo e critiche. La mancanza di nuovi fondi e l’allocazione delle risorse esistenti da settori già vulnerabili sollevano dubbi sull’efficacia delle misure. La trasformazione delle farmacie in ambulatori e la defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive sono soluzioni che, sebbene abbiano alcuni aspetti positivi, non risolvono le carenze strutturali del sistema sanitario.

Nozione base di farmaceutica: La farmacovigilanza è un aspetto cruciale della sanità pubblica, che si occupa di monitorare la sicurezza dei farmaci dopo la loro immissione in commercio. Questo processo è fondamentale per identificare e valutare gli effetti collaterali e le reazioni avverse, garantendo così la sicurezza dei pazienti.

Nozione avanzata di farmaceutica: La farmacoeconomia è una disciplina che valuta il costo-efficacia dei farmaci e delle terapie, considerando non solo i costi diretti dei trattamenti, ma anche i costi indiretti e i benefici a lungo termine. Questo approccio è essenziale per ottimizzare le risorse sanitarie e garantire l’accesso a trattamenti efficaci e sostenibili.

Riflettendo su queste nozioni, è evidente che la gestione delle risorse e la pianificazione strategica sono fondamentali per un sistema sanitario efficiente. La sfida è trovare un equilibrio tra innovazione, sostenibilità e accessibilità, garantendo al contempo la qualità delle cure per tutti i cittadini.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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