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- Interruzione della consegna gratuita di sacche per stomia, colpendo duramente i pazienti oncologici.
- Carenza di medicinali e alimenti speciali nelle farmacie ospedaliere, segnalata fin dall'inizio del 2025.
- La ASL di Brindisi sta lavorando per regolarizzare i contratti con i fornitori, ma le procedure sono complesse e richiedono tempo.
La recente decisione di interrompere la consegna gratuita delle sacche per stomia nelle farmacie di Brindisi ha sollevato un’ondata di preoccupazione e indignazione. Questa misura, adottata all’inizio del 2025, ha colpito duramente i pazienti oncologici, che si affidano a questi dispositivi per migliorare la qualità della loro vita quotidiana. Le sacche per stomia, prescritte dagli specialisti e successivamente dai medici di base, erano fino a poco tempo fa fornite gratuitamente grazie al Servizio Sanitario Regionale. Tuttavia, una nuova disposizione della ASL di Brindisi ha posto fine a questa pratica, costringendo i pazienti a sostenere costi che molti trovano insostenibili.
Luigi Caroli, consigliere regionale e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, ha portato alla luce questa problematica, chiedendo spiegazioni immediate alla ASL. Caroli ha sottolineato l’importanza di questi dispositivi, definendoli essenziali e non superflui. La sua denuncia mette in evidenza una situazione che, se confermata, rappresenterebbe una grave violazione del diritto alla salute.
Le difficoltà delle farmacie ospedaliere
La crisi non si limita alle sacche per stomia. Le farmacie ospedaliere della provincia di Brindisi stanno affrontando una carenza di medicinali e alimenti speciali, indispensabili per i pazienti con patologie gravi. Questa situazione, già critica, è peggiorata con l’inizio del nuovo anno, lasciando molti pazienti senza i presìdi necessari per la loro sopravvivenza. La distribuzione di farmaci procede a rilento, costringendo i pazienti a frequenti visite alle farmacie, spesso senza successo.
Una delle cause di questa crisi include la mancata estensione delle intese contrattuali con i fornitori, un disguido duraturo che ancora deve trovare una soluzione. Questa inefficienza gestionale mette a rischio la salute dei pazienti, che si trovano di fronte a una scelta difficile: acquistare i presidi a proprie spese o rinunciarvi, con gravi conseguenze per la loro salute.
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Le azioni della ASL di Brindisi
Di fronte a questa situazione intollerabile, la ASL di Brindisi sta cercando di correre ai ripari. I vertici dell’azienda sanitaria hanno dichiarato di essere al lavoro per regolarizzare i contratti con i fornitori e garantire la continuità delle cure. Tuttavia, le procedure sono complesse e richiedono tempo. La ASL ha precisato che i fornitori sono stati individuati e che si stanno facendo gli agganci dei contratti, ma il problema dei codici identificativi delle gare (CIG) con Empulia complica ulteriormente la situazione.
La salute è un diritto inalienabile, radicato nella Costituzione italiana, che non può essere sottratto a chi ne ha maggiore necessità. La ASL di Brindisi sta facendo il possibile per risolvere i ritardi e garantire l’assistenza medica e terapeutica ai pazienti, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
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Un futuro incerto e la necessità di un cambiamento
La situazione attuale delle forniture sanitarie a Brindisi solleva interrogativi importanti sulla gestione del sistema sanitario e sulla capacità delle istituzioni di garantire il diritto alla salute. La crisi delle sacche per stomia e delle farmacie ospedaliere mette in luce la fragilità di un sistema che dovrebbe essere in grado di rispondere prontamente alle esigenze dei pazienti.
Nel contesto dell’innovazione farmaceutica, è fondamentale comprendere l’importanza di una gestione efficiente e trasparente delle risorse. Un business case farmaceutico moderno deve tenere conto delle esigenze dei pazienti e garantire l’accesso a cure e presìdi essenziali. La capacità di innovare non si limita allo sviluppo di nuovi farmaci, ma include anche la creazione di un sistema sanitario sostenibile e accessibile a tutti.
In un mondo in cui le sfide sanitarie sono sempre più complesse, è essenziale adottare un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori del settore. Solo attraverso la collaborazione e l’innovazione possiamo sperare di superare le difficoltà attuali e costruire un futuro migliore per i pazienti e per il sistema sanitario nel suo complesso.