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- Il governo giapponese non ha mai proibito alle persone vaccinate di donare sangue, contrariamente a quanto riportato da alcune false notizie.
- Uno studio del marzo 2024 sugli effetti della proteina Spike è stato male interpretato e non fornisce prove concrete.
- Il caso del Policlinico di Milano ha visto un paziente ricevere trasfusioni da donatori non vaccinati, un evento senza precedenti che ha richiesto l'intervento di un'associazione giuridica.
Recentemente, sono circolati online diversi post che sostengono che il governo giapponese abbia proibito alle persone vaccinate contro la Covid-19 di donare il sangue. Questa misura, tuttavia, non esiste. La notizia falsa è nata da un’errata interpretazione di uno studio scientifico e da una cattiva informazione diffusa sui social media.
Secondo i post, il Giappone avrebbe deciso di impedire alle persone vaccinate contro la Covid-19 di donare sangue a causa dei presunti pericolosi effetti collaterali dell’mRNA. Tuttavia, la presunta fonte di questa informazione non menziona alcun divieto ufficiale, ma solo un invito da parte di alcuni scienziati. Questo invito è contenuto in uno studio le cui dimostrazioni sono fallaci.
Il sito della Croce Rossa giapponese chiarisce che le persone vaccinate contro la Covid-19 possono regolarmente donare sangue. Il governo giapponese, quindi, non ha proibito alle persone vaccinate di donare sangue. Lo screenshot di uno dei post di verifica mostra un articolo che afferma che il Giappone avrebbe proposto di vietare alle persone vaccinate contro la Covid-19 di donare “sangue contaminato”. Tuttavia, l’articolo non menziona iniziative del governo, ma solo una presunta esortazione da parte di alcuni ricercatori affinché l’esecutivo prenda l’iniziativa.
Lo studio citato, pubblicato a marzo 2024, analizza i possibili effetti della proteina Spike, l’antigene del SARS-CoV-2 utilizzato per infettare le cellule, sulla provocazione dell’aggregazione dei globuli rossi. Tuttavia, l’infezione da Covid-19 comporta una presenza di proteina Spike nel corpo maggiore rispetto a quella causata dai vaccini. Gli autori dello studio, il cui preprint non è stato pubblicato su riviste scientifiche, fanno supposizioni sugli effetti senza dimostrazioni concrete.
In conclusione, non esiste alcuna decisione del governo giapponese che proibisca la donazione di sangue da parte delle persone vaccinate. La Croce Rossa giapponese conferma che le persone vaccinate possono donare sangue regolarmente, con alcune differenze nei tempi di attesa a seconda del tipo di vaccino ricevuto.
Il Caso del Policlinico di Milano: Trasfusioni da Donatori No Vax
In un caso unico nel suo genere, il Policlinico di Milano ha autorizzato un paziente a ricevere trasfusioni di sangue esclusivamente da donatori no vax. Il paziente, un cinquantunenne sottoposto a un intervento di nefrectomia, era intimorito dalla possibilità di assumere la proteina Spike attraverso una donazione di sangue da un soggetto vaccinato.
Il paziente ha chiesto il supporto dell’associazione “Arbitrium Pronto Soccorso Giuridico” per avviare l’iter burocratico. La prima richiesta di auto trasfusione è stata respinta dal Policlinico, poiché la procedura è autorizzata solo in pochi casi e prevede la raccolta del proprio sangue in anticipo rispetto alla necessità, eliminando così il rischio di incompatibilità o malattie trasmissibili per via ematica. Dopo la bocciatura della possibilità di raccolta autologa, la seconda richiesta di donazione dedicata è stata approvata.
Risolti gli aspetti formali, è subentrato il problema pratico di trovare donatori. Due donatori sono stati trovati in breve tempo, ma non erano sufficienti. In assenza di una banca del sangue che preveda donatori non vaccinati con farmaci anti Covid-19, è partito un passaparola che ha visto un donatore arrivare dalla Svizzera a proprie spese.
Per garantire che i donatori non fossero vaccinati, “Arbitrium” ha selezionato candidati da gruppi conosciuti per la loro lotta contro gli obblighi vaccinali durante la pandemia. La proteina Spike prodotta dal vaccino, secondo alcuni medici, può produrre seri danni negli organismi con patologie ed immunodepressi. Tuttavia, esistono anche tesi contrarie a questa affermazione.
Safe Blood Donation: Un’Alternativa dalla Svizzera
In Svizzera, l’associazione Safe Blood Donation, con sede a Zurigo, analizza il sangue per verificare la presenza di residui di proteina Spike derivanti dal vaccino Covid-19. Il kit per il prelievo domiciliare costa 250 dollari e le analisi vengono lavorate negli Stati Uniti. In base all’esito, è possibile diventare soci dell’associazione.
Il dibattito sulla pericolosità dei vaccini continua soprattutto nell’ambiente medico. L’argomento è di grande importanza, poiché non è infrequente nella storia che da trasfusioni “difettose” si siano verificati scandali sanitari. Recentemente, il governo inglese ha ammesso alcuni di questi casi.
Secondo l’avvocato Bozzelli, il caso del Policlinico di Milano rappresenta un precedente importantissimo che riapre le speranze di coloro che non hanno accettato la vaccinazione anti Covid-19 di vedere rispettata la propria scelta attraverso il riconoscimento dell’autodeterminazione rispetto ai trattamenti sanitari in materia trasfusionale. L’operazione, svolta il 20 giugno, non ha richiesto trasfusioni sanguigne, ma il principio è stato stabilito.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il governo giapponese non ha proibito alle persone vaccinate contro la Covid-19 di donare sangue, e il caso del Policlinico di Milano rappresenta un esempio unico di come le richieste dei pazienti possano essere accolte in circostanze particolari. Questo articolo mette in luce l’importanza di verificare le fonti delle informazioni e di comprendere le implicazioni delle decisioni mediche.
*Nozione base di farmaceutica: La proteina Spike è una componente chiave del virus SARS-CoV-2 e viene utilizzata nei vaccini a mRNA per stimolare una risposta immunitaria. Tuttavia, la sua presenza nel corpo è maggiore durante un’infezione naturale rispetto a quella causata dai vaccini.
Nozione avanzata di farmaceutica:* La donazione di sangue da parte di individui vaccinati è regolamentata per garantire la sicurezza delle trasfusioni. I tempi di attesa variano a seconda del tipo di vaccino ricevuto, con periodi più brevi per i vaccini a virus inattivato e più lunghi per quelli a vettore virale. La proteina Spike e i suoi effetti sono oggetto di studi continui per comprendere meglio le sue implicazioni sulla salute umana.
Riflettendo su questi temi, è importante considerare come le decisioni mediche e le politiche sanitarie debbano essere basate su evidenze scientifiche solide e su una comunicazione chiara e trasparente. La fiducia nelle istituzioni sanitarie è fondamentale per affrontare le sfide future e garantire il benessere della popolazione.