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Importante: tar Sicilia sospende le prestazioni sanitarie in locali esterni alle farmacie

La sentenza del Tar Sicilia blocca le prestazioni sanitarie fuori dalle farmacie, sollevando un acceso dibattito tra professionisti del settore.
  • Il Tar Sicilia ha sospeso la nota dell'assessorato regionale che permetteva alle farmacie di erogare prestazioni sanitarie in locali esterni.
  • La sentenza è stata emessa in data 11 settembre e la discussione principale è prevista per il 14 ottobre.
  • Federfarma ha precisato che le farmacie continueranno a erogare servizi sanitari all'interno dei propri locali, come previsto dal decreto legislativo 153 del 2009.

Decisione del Tar Sicilia: Sospensione delle Prestazioni Sanitarie in Locali Esterni alle Farmacie

Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della Sicilia ha recentemente emesso una sentenza che ha suscitato grande interesse nel settore farmaceutico e sanitario. La decisione riguarda la sospensione delle prestazioni sanitarie erogate dalle farmacie in locali distinti e separati rispetto a quelli dedicati alle attività commerciali. La nota dell’assessorato regionale che consentiva tali pratiche è stata sospesa, sollevando un dibattito significativo tra le varie parti coinvolte.

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Il Contesto della Decisione

La questione ha avuto origine da una nota dell’assessorato regionale della Salute della Regione Siciliana, che permetteva alle farmacie di svolgere prestazioni sanitarie negli ambienti esterni, previa autorizzazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) competente. Tale disposizione avrebbe consentito l’apertura di ambulatori polispecialistici esterni alle farmacie, basandosi su un parere igienico-sanitario della ASP. Tuttavia, il sindacato nazionale dei biologi, il Cimest e numerose strutture di laboratorio accreditate presso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) hanno presentato ricorso contro questa decisione.

Le Motivazioni del Ricorso

Il ricorso è stato sostenuto dall’Ordine dei Biologi della Sicilia, rappresentato dall’avvocato Girolamo Rubino. I ricorrenti hanno contestato la legittimità del provvedimento, sottolineando l’assenza di un presupposto normativo che autorizzasse l’amministrazione a permettere tali pratiche. Inoltre, è stato criticato il sistema autorizzatorio basato sul silenzio-assenso, ritenuto non idoneo a garantire le necessarie garanzie per la tutela del diritto fondamentale alla salute.

La Sentenza del Tar

Il Tar Sicilia, con un’ordinanza dell’11 settembre, ha accolto in parte la domanda cautelare, sospendendo la nota nella parte che permetteva alle farmacie di erogare prestazioni sanitarie in locali separati. La discussione principale è in programma per il 14 ottobre. La decisione è stata accolta con favore da Mariastella Giorlandino, presidente dell’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (UAP), che ha sottolineato l’importanza del rispetto del principio di legalità nell’agire amministrativo.

Federfarma, l’associazione che rappresenta le farmacie italiane, ha precisato che la sospensione riguarda esclusivamente l’utilizzo di locali esterni per le prestazioni sanitarie. Le farmacie continueranno a erogare nei propri locali tutti i servizi relativi alla “farmacia dei servizi”, come previsto dal decreto legislativo 153 del 2009. Questi servizi includono analisi di prima istanza, elettrocardiogrammi, holter pressori e cardiaci, spirometrie e prelievi di sangue capillare.

Implicazioni per il Settore Sanitario

La sentenza del Tar Sicilia ha implicazioni significative per il settore sanitario. La possibilità di erogare prestazioni sanitarie in locali esterni avrebbe potuto ampliare l’accesso ai servizi sanitari, ma la mancanza di un quadro normativo chiaro e di adeguate garanzie ha sollevato preoccupazioni. Secondo il Cimest, le prestazioni sanitarie erogate dalle farmacie sarebbero state le stesse offerte dai centri di specialistica ambulatoriale convenzionata, senza però garantire le stesse salvaguardie sanitarie.

Il provvedimento avrebbe inoltre permesso ai farmacisti di assumere il ruolo di direttori sanitari degli ambulatori, in contrasto con la legge 502, che richiede che tale ruolo sia ricoperto da un medico specialista. Questo aspetto è stato fortemente criticato dai rappresentanti del Cimest, che hanno sottolineato l’importanza di mantenere elevati standard qualitativi e quantitativi nei servizi sanitari.

Bullet Executive Summary

La recente sentenza del Tar Sicilia ha sospeso la possibilità per le farmacie di erogare prestazioni sanitarie in locali esterni, sollevando un dibattito significativo nel settore sanitario. La decisione è stata accolta con favore da diverse associazioni di medici e biologi, che hanno sottolineato l’importanza del rispetto delle normative e delle garanzie sanitarie. Federfarma ha precisato che le farmacie continueranno a erogare i servizi previsti all’interno dei propri locali, come stabilito dal decreto legislativo 153 del 2009.

In farmacologia, è fondamentale comprendere che la somministrazione di servizi sanitari richiede non solo competenze specifiche ma anche il rispetto di rigidi protocolli normativi per garantire la sicurezza e l’efficacia delle prestazioni. La recente sentenza del Tar Sicilia riafferma l’importanza di queste normative, sottolineando come l’assenza di un quadro regolatorio chiaro possa compromettere la qualità dei servizi offerti.

In conclusione, la decisione del Tar Sicilia rappresenta un passo importante verso la tutela della salute pubblica, garantendo che le prestazioni sanitarie siano erogate in conformità con le normative vigenti. Questo caso ci ricorda che, in un settore complesso come quello sanitario, è essenziale mantenere elevati standard di qualità e sicurezza, rispettando le competenze specifiche di ciascun professionista.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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