E-Mail: [email protected]
- La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 39 del 16 febbraio 2024 del decreto interministeriale segna un passo cruciale verso il riconoscimento dell'osteopatia come professione sanitaria.
- 4 anni al traguardo dei primi laureati in osteopatia, un importante traguardo per la professione e la sua integrazione nel sistema sanitario.
- L'efficacia dell'osteopatia nel post-operatorio dei bambini può accorciare i tempi di ospedalizzazione e migliorare significativamente la qualità di vita.
La recente conferenza stampa tenutasi alla Camera dei Deputati ha segnato un momento cruciale per il futuro dell’osteopatia in Italia. Con la presenza di figure chiave del panorama sanitario e accademico, l’evento ha sottolineato l’importanza del nuovo percorso di laurea per gli osteopati e il lavoro in corso per definire le equipollenze dei titoli. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 39 del 16 febbraio 2024 del decreto interministeriale sulla formazione rappresenta un passo fondamentale verso il riconoscimento della professione osteopatica come nuova professione sanitaria.
La dott.ssa Mariella Mainolfi, DG delle Professioni sanitarie e delle risorse umane del SSN del Ministero della Salute, ha evidenziato l’avvio di una “attenta e delicata valutazione” dei titoli e dei percorsi formativi degli osteopati, con l’obiettivo di definire criteri per le equipollenze del percorso formativo all’ordinamento didattico. Questo processo, sebbene complesso, è considerato essenziale per garantire la qualità e la professionalità degli osteopati che operano nel settore sanitario.
Il dott. Alessandro Beux, ex presidente e attualmente consigliere del FNO TSRM e PSTRP, ha sottolineato l’importanza dell’ingresso degli osteopati nell’ordine professionale, evidenziando come ciò rappresenti un’occasione di condivisione e interscambio necessario tra professioni sanitarie. “Se tutto va bene avremo i primi laureati in osteopatia tra 4 anni”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di questo traguardo per la professione.
La collaborazione interprofessionale e l’efficacia dell’osteopatia
Uno degli aspetti più enfatizzati durante la conferenza è stata la capacità dell’osteopatia di lavorare in sinergia con la professione medica e le altre professioni sanitarie. La dott.ssa Mainolfi ha ribadito l’importanza di questa collaborazione, che si basa su ambiti di competenze e tecniche ben distinti, ma complementari per il benessere del paziente.
Il dott. Marco Pozzi, direttore del reparto di Cardiochirurgia pediatrica e congenita all’ospedale di Torrette, ha fornito una testimonianza diretta dell’importanza dell’osteopatia nel post-operatorio dei bambini ricoverati, evidenziando come questa pratica possa “accorciare i tempi di ospedalizzazione e di ripresa e migliorare la qualità di vita di questi bambini”. Questo approccio è stato replicato con successo anche all’Ospedale Sri Sathya Sai Sanjeevani Center for Child Heart Care di Atal Nagar, in India, dimostrando l’efficacia e l’universalità dell’approccio osteopatico.
Prospettive future e l’importanza delle equipollenze
Il percorso verso il completo riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria è ancora in corso, con la definizione dei criteri per le equipollenze che rappresenta una delle sfide principali. L’Onorevole Luciano Ciocchetti ha sottolineato l’importanza di accelerare su questo fronte, a tutela non solo degli osteopati ma anche dei tanti pazienti che aspettano questo definitivo riconoscimento.
La centralità del Decreto sulle equipollenze è stata unanimemente riconosciuta come la priorità per concludere il percorso iniziato anni fa. Questo processo non solo garantirà agli osteopati un riconoscimento formale e una maggiore integrazione nel sistema sanitario nazionale, ma contribuirà anche a elevare gli standard di formazione e pratica professionale, assicurando ai pazienti trattamenti di alta qualità basati su competenze certificare.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la definizione del percorso di laurea in osteopatia e il lavoro in corso per stabilire le equipollenze dei titoli rappresentano momenti fondamentali per il riconoscimento e l’integrazione dell’osteopatia nel panorama sanitario italiano. Questi passi avanti non solo rafforzeranno la professione osteopatica, ma garantiranno anche ai pazienti trattamenti basati su solide basi scientifiche e professionali. Una nozione base di farmaceutica correlata a questo tema è l’importanza dell’approccio olistico alla salute, che considera il paziente nella sua interezza piuttosto che limitarsi al trattamento dei sintomi isolati. Una nozione di farmaceutica avanzata applicabile è l’integrazione di terapie complementari, come l’osteopatia, nei protocolli di trattamento convenzionali, per un approccio più completo e personalizzato alla cura del paziente. Questi sviluppi stimolano una riflessione sulla continua evoluzione delle professioni sanitarie e sull’importanza di un approccio integrato alla salute e al benessere.