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- In Liguria, meno di una dozzina di dosi di Nirsevimab ricevute dai pediatri, lasciando molti bambini senza protezione.
- In Friuli Venezia Giulia, riduzione del 21% degli accessi al Pronto soccorso per distress respiratorio e 80% in meno di diagnosi di virus respiratorio sinciziale.
- La Liguria ha subito ritardi significativi rispetto ad altre regioni italiane nell'avvio delle campagne di immunizzazione.
La Carenza di Dosi di Nirsevimab: Un Problema Regionale
La recente richiesta di Alessandro Giannattasio, presidente dell’associazione culturale pediatri Liguria, ha messo in luce una problematica urgente: la carenza di dosi di Nirsevimab, un farmaco cruciale nella campagna di immunizzazione contro la bronchiolite. La situazione è stata portata all’attenzione del presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, e del garante per l’infanzia, Guia Tanda. Giannattasio ha sottolineato che, nonostante l’accordo tra i pediatri e la Regione per l’avvio delle somministrazioni, molti pediatri hanno ricevuto meno di una dozzina di dosi ciascuno. Questo ha lasciato numerosi bambini senza protezione, con alcuni che hanno già contratto la bronchiolite. La richiesta di un incontro con il garante regionale per l’infanzia è stata rinnovata, con l’obiettivo di sollecitare un intervento presso la casa farmaceutica produttrice per ottenere ulteriori dosi. L’auspicio è di raggiungere una significativa riduzione dei ricoveri per bronchiolite nella regione.
- La gestione proattiva delle risorse farmaceutiche è fondamentale... 💊...
- È inaccettabile che i bambini liguri siano lasciati senza protezione... 😡...
- La Liguria potrebbe adottare strategie innovative come in Friuli... 💡...
Un Allarme Lanciato in Consiglio Regionale
Gianni Pastorino, capogruppo in Regione della lista “Andrea Orlando presidente”, ha sollevato la questione della carenza di vaccini in un’interrogazione al presidente del consiglio regionale e alla giunta. Pastorino ha evidenziato come, a differenza di altre regioni italiane che hanno avviato le campagne di immunizzazione già da ottobre, la Liguria abbia subito ritardi significativi. Nonostante l’annuncio dell’avvio della campagna da parte della Regione, molti pediatri di famiglia hanno ricevuto solo poche dosi, lasciando senza copertura molti bambini. In alcuni casi, ai pediatri sono state fornite meno di dieci dosi, una situazione che richiede un intervento immediato da parte dell’assessorato per risolvere la criticità.
Il Successo della Campagna in Friuli Venezia Giulia
In contrasto con la situazione in Liguria, la Regione Friuli Venezia Giulia ha registrato un successo significativo nella sua campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale. Lanciata il 4 novembre 2024, la campagna ha già mostrato risultati positivi, con una riduzione del 21% degli accessi al Pronto soccorso per distress respiratorio nei bambini di età compresa tra 0 e 6 mesi. Le diagnosi di virus respiratorio sinciziale sono diminuite dell’80%, mentre quelle di bronchiolite acuta del 42%. Un totale considerevole di neonati ha ricevuto un trattamento preventivo con anticorpi monoclonali specifici. L’adesione presso i punti nascita, gli ambulatori vaccinali e i pediatri di libera scelta è stata elevata, proteggendo così i bambini da infezioni che possono portare a gravi complicanze.

Una Riflessione sulla Situazione Attuale
La situazione in Liguria evidenzia una sfida significativa nel panorama dell’innovazione farmaceutica e della gestione delle campagne di immunizzazione. La carenza di dosi di Nirsevimab non è solo un problema logistico, ma rappresenta una questione di salute pubblica che richiede un’azione coordinata tra le autorità regionali e le case farmaceutiche. La capacità di una regione di rispondere efficacemente a tali sfide è cruciale per garantire la salute dei suoi cittadini più giovani e vulnerabili.
Nel contesto dell’innovazione farmaceutica, una nozione base è l’importanza della distribuzione equa e tempestiva dei farmaci. Questo principio è fondamentale per garantire che tutti abbiano accesso alle cure necessarie, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Una nozione avanzata, invece, riguarda l’implementazione di strategie di approvvigionamento proattive, che prevedono l’analisi delle esigenze future e la pianificazione delle risorse in modo da evitare carenze. Queste strategie possono includere accordi con più fornitori o lo sviluppo di capacità di produzione locali.
La situazione in Liguria ci invita a riflettere sull’importanza di un sistema sanitario resiliente e adattabile, in grado di rispondere rapidamente alle emergenze e di garantire la continuità delle cure. È un promemoria del fatto che l’innovazione non riguarda solo la scoperta di nuovi farmaci, ma anche la loro distribuzione e accessibilità.