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- Oltre 25.000 volontari coinvolti nella Giornata di Raccolta del Farmaco 2024.
- Più di 5.600 farmacie partecipanti, raccogliendo farmaci per un valore superiore a 5 milioni di euro.
- Recuperate oltre 310.000 confezioni di farmaci, evitando sprechi per un valore di quasi 6 milioni di euro.
Nel panorama dell’innovazione sociale, il Banco Farmaceutico emerge come un intermediario incisivo, capace di trasformare complesse dinamiche farmaceutiche in semplici atti di solidarietà. Fondato nel 2000, l’organizzazione si impegna a rispondere al bisogno di farmaci delle persone indigenti. Attraverso una rete in costante espansione, il Banco coordina le sue attività attorno a tre pilastri operativi fondamentali: la Giornata di Raccolta del Farmaco, la raccolta di donazioni aziendali e il Recupero di Farmaci Validi. Questo modello non solo offre un supporto cruciale ai bisognosi ma riflette anche una filosofia di condivisione e responsabilità sociale. Le Giornate di Raccolta del Farmaco, articolate strategicamente ogni anno, ampliano la portata delle operazioni e massimizzano l’impatto verso le comunità locali. L’edizione del 2024 ha visto coinvolti oltre 25.000 volontari e ha registrato la partecipazione di più di 5.600 farmacie, raccogliendo farmaci per un valore superiore a 5 milioni di euro. Questo modello solidale coinvolge farmacie che fungono da centri di smistamento, garantendo la consegna dei farmaci dove più necessario. L’uso calibrato della tecnologia, come software di gestione dei flussi e tracciabilità, facilita l’efficienza di questo sistema, permettendo un allineamento preciso tra raccolta e distribuzione.
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La logistica dietro la solidarietà
La logistica rappresenta il cuore pulsante delle operazioni del Banco Farmaceutico, unendo la complessità di un settore farmaceutico altamente regolamentato alla necessità di azioni caritative tempestive ed efficaci. Supportato da partner logistici come Chiapparoli Logistica e DHL Supply Chain, il Banco garantisce la sicurezza e l’efficienza nella movimentazione dei prodotti. Questi partner gestiscono l’intero ciclo dei farmaci, dallo stoccaggio alla consegna alle strutture assistenziali, supportando anche iniziative internazionali. La capacità di mantenere la tracciabilità dei farmaci grazie a sofisticati sistemi gestionali assicura che ogni prodotto arrivi a destinazione in modo sicuro e conforme alle normative vigenti. Anche in contesti di crisi, il Banco si dimostra agile, mobilitando risorse in favore delle esigenze emergenti, con particolare attenzione alla riduzione degli sprechi attraverso il recupero di farmaci validi. Negli ultimi anni, si è assistito a un incremento del volume di farmaci recuperati, con oltre 310.000 confezioni salvate dai rifiuti, per un valore di quasi 6 milioni di euro. Questo approccio trasforma quello che sarebbe stato uno spreco in una preziosa risorsa per la comunità.
- 🏆 Banco Farmaceutico è un esempio brillante di solidarietà efficace......
- 😕 Non tutti i farmaci recuperati trovano una destinazione adeguata......
- 🔍 Collaborazioni inaspettate tra logistica e farmacie ci mostrano......
Il ruolo fondamentale delle farmacie e delle aziende
La sinergia tra farmacie e aziende farmaceutiche è un pilastro essenziale della strategia del Banco Farmaceutico. Le farmacie, con la loro capillare presenza sul territorio, agiscono come punti nodali, facilitando la raccolta e la distribuzione dei farmaci. Gli stessi farmacisti hanno un ruolo attivo, non solo partecipando alle giornate di raccolta, ma anche indirizzando i clienti nelle donazioni con consigli mirati. Questa rete locale è il complemento ideale alla collaborazione con le 58 aziende farmaceutiche inclusa nel progetto nel 2023, che contribuiscono letteralmente a tenere in vita il sistema con donazioni regolari. Questi contributi non si limitano a semplici farmaci da banco ma includono anche medicine con obbligo di prescrizione, dispositivi medici e integratori, garantendo così una copertura ampia delle necessità degli enti assistenziali. Le aziende, da parte loro, vedono rafforzata la loro reputazione grazie al rispetto dei criteri ESG, favorendo inoltre pratiche sostenibili e contribuendo a ridurre il volume di rifiuti.
Guardando al futuro: sostenibilità e impatto sociale
Se il presente è caratterizzato da sfide logistiche e l’aspirazione a un’efficienza sempre maggiore, il futuro è segnato da un obiettivo ancora più audace: raggiungere una sostenibilità a lungo termine. Il Banco Farmaceutico si propone non solo di continuare l’opera di raccolta e distribuzione dei farmaci, ma anche di ampliare e consolidare la rete di collaborazioni con nuove strutture e organizzazioni. Collaborare con enti globali, le Nazioni Unite e altre ONG può rappresentare il prossimo passo per espandere ulteriormente il raggio d’azione su scala mondiale. La sostenibilità è intesa non solo in termini ambientali ma anche sociali, con l’intenzione di garantire che nessuno rimanga senza le cure necessarie. Questa visione è cementata nell’allineamento strategico con gli Obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare nel ridurre sostanzialmente i rifiuti farmaceutici entro il prossimo decennio. Quando si parla di innovazione farmaceutica, un concetto fondamentale è quello di valore condiviso: l’idea che le aziende possano rigenerare la loro competitività risolvendo problemi sociali. Nel contesto delle attività del Banco Farmaceutico, questo significa che le industrie farmaceutiche possono accelerare innovazioni di prodotto attraverso un dialogo continuo con le esigenze delle comunità meno servite. Essa si declina concretamente in iniziative come il Recupero Farmaci Validi, mostrando che si possono coniugare profitto e impatto positivo. Un ulteriore elemento di riflessione riguarda la collaborazione visibile tra operatori della logistica e farmacisti. La capacità di orchestrare un sistema complesso, in cui tante parti interagiscono armoniosamente per un obiettivo comune, rappresenta un modello di business che va oltre i confini del settore farmaceutico e può essere applicato in molte altre industrie. Alla fine, è la sinergia tra tecnologia, umanità e fiducia che sprona ad una riflessione personale su come innovazione e sostenibilità non siano solo due facce della stessa medaglia, ma il fondamento su cui costruire comunità più resilienti.