Vaccino antipneumococcico in farmacia: un modello lombardo da seguire

La Lombardia si trova al centro di un’importante iniziativa sanitaria: la sperimentazione del vaccino antipneumococcico nelle farmacie delle ATS Brianza e Valpadana, che coprono le province di Monza, Lecco, Mantova e Cremona. Questo progetto, che si estenderà per sei mesi, mira a incrementare il tasso di adesione alla vaccinazione tra i cittadini di età compresa tra i 65 e i 72 anni, una fascia demografica particolarmente vulnerabile alle infezioni pneumococciche. L’obiettivo è raggiungere il 75% di copertura vaccinale, come previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025. La sperimentazione rappresenta un passo significativo verso l’espansione della sanità di prossimità, con l’intento di esportare il modello in altre province lombarde e, successivamente, a livello nazionale.

Il Ruolo Strategico delle Farmacie

Le farmacie, grazie alla loro capillarità, giocano un ruolo cruciale nel miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari. In Lombardia, sono presenti 3.059 farmacie, di cui mille situate in aree rurali, offrendo un’opportunità unica per ampliare la portata della medicina di prossimità. Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, ha sottolineato come le farmacie abbiano già dimostrato la loro importanza durante la pandemia da Covid-19. Ora, con la somministrazione del vaccino antipneumococcico, si rafforza ulteriormente il loro ruolo nella prevenzione sanitaria. Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, ha evidenziato come la vicinanza e la fiducia nei farmacisti possano incoraggiare una maggiore adesione alle vaccinazioni, soprattutto in un contesto in cui i tassi di copertura sono ancora inadeguati.

Focus sugli Anziani e la Sanità di Prossimità

Il progetto pone particolare enfasi sugli anziani, una popolazione spesso meno propensa a partecipare alle campagne vaccinali. Carlo Signorelli, docente di Igiene e salute pubblica, ha elencato i tre principali vantaggi delle farmacie: la fiducia della popolazione, gli orari di apertura estesi e la loro diffusione capillare. Emanuele Monti, presidente della IX Commissione permanente su Sostenibilità sociale, ha ribadito l’importanza di valorizzare le ATS con progetti che sostengano i cittadini, con l’auspicio di esportare il modello lombardo a livello nazionale. Questo approccio integrato e capillare non solo migliora l’accesso alla vaccinazione, ma contribuisce anche alla sostenibilità economica del sistema sanitario.

Prospettive Future e Conclusioni

Il progetto pilota rappresenta un esempio di come la sanità di prossimità possa essere potenziata attraverso la collaborazione tra farmacie, medici di famiglia e enti territoriali. Marco Alparone, Assessore al Bilancio e Finanza della Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza di un approccio olistico per generare valore in termini di salute pubblica e sostenibilità economica. La pregressa esperienza nella somministrazione dei vaccini anti-Covid 19 ha dimostrato l’efficacia delle farmacie nel facilitare l’accesso ai vaccini, riducendo le liste di attesa nei centri vaccinali e negli ambulatori.

In conclusione, il progetto di vaccinazione antipneumococcica in farmacia rappresenta un passo avanti significativo verso una sanità più accessibile e vicina ai bisogni dei cittadini. La fiducia nei farmacisti e la loro diffusione capillare possono giocare un ruolo fondamentale nel migliorare i tassi di copertura vaccinale, contribuendo così alla prevenzione di malattie gravi come la polmonite pneumococcica.

Innovazione farmaceutica è un termine che si riferisce a nuovi approcci e tecnologie nel settore farmaceutico. Un esempio di innovazione è l’uso dell’intelligenza artificiale per supportare i farmacisti clinici nel migliorare l’efficacia dei trattamenti. Questo progetto in Lombardia è un esempio di come l’innovazione possa essere applicata per migliorare l’accesso ai vaccini e, di conseguenza, la salute pubblica.

In un contesto più avanzato, le business case farmaceutiche possono includere l’integrazione di tecnologie digitali per monitorare l’adesione dei pazienti ai trattamenti, migliorando così l’efficacia delle cure. Questo progetto pilota potrebbe stimolare una riflessione su come la sanità di prossimità possa essere ulteriormente potenziata attraverso l’uso di tecnologie innovative, creando un sistema sanitario più efficiente e sostenibile.