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Allarme pandemia aviaria: mutazione H5N1 potrebbe scatenare una crisi globale

La diffusione dell'influenza aviaria H5N1 tra i bovini negli USA preoccupa gli esperti. Scopri le strategie di prevenzione e le innovazioni tecnologiche per combattere la minaccia.
  • 145 mandrie di bovini infette e 4 lavoratori colpiti in una dozzina di stati USA.
  • OMS conferma che i vaccini attuali contro H5N1 sono efficaci nei bovini e ha acquistato 700.000 dosi di vaccino antinfluenzale, con l'opzione di altri 40 milioni.
  • HHS ha fornito a Moderna 176 milioni di dollari per sviluppare un vaccino a mRNA contro l'influenza H5.

La recente diffusione dell’influenza aviaria H5N1 tra i bovini negli Stati Uniti ha sollevato preoccupazioni a livello globale. La rivista Nature ha lanciato l’allarme, sottolineando l’importanza cruciale dei vaccini nella preparazione alle pandemie. Attualmente, l’influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1 è stata rilevata in 145 mandrie di bovini e in quattro lavoratori agricoli in una dozzina di stati degli Stati Uniti. Secondo Scott Hensley, immunologo presso l’Università della Pennsylvania a Filadelfia, il virus potrebbe subire una singola mutazione che lo renderebbe capace di causare una pandemia.

Angela Rasmussen, virologa presso l’Università del Saskatchewan in Canada, ha affermato che le possibilità di contenere l’epidemia diventano sempre più scarse. Studi suggeriscono che il virus si stia diffondendo tra le mucche attraverso attrezzature di mungitura contaminate e particelle sospese nell’aria. Il rischio maggiore è che il virus possa evolversi per infettare i mammiferi in modo più efficace, rendendo difficile il contenimento.

Strategie di Prevenzione e Vaccinazione

La preparazione alla possibilità di una pandemia aviaria comprende valutazioni del rischio, modellizzazione delle previsioni dell’epidemia e pianificazione a livello internazionale. Michelle Wille, ecologa del virus presso l’Università di Melbourne in Australia, ha affermato che la pianificazione della preparazione è in corso a livello internazionale. Nicole Lurie, che dirige la preparazione e la risposta presso la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) a Oslo, ha sottolineato l’importanza di un approccio di “calma urgenza”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avviato una revisione dei vaccini candidati all’influenza, confermando che funzionerebbero contro il virus H5N1 nei bovini. Maria Van Kerkhove, che dirige la preparazione e la prevenzione delle epidemie e pandemie presso l’OMS, ha affermato che l’attuale rischio per la salute pubblica è basso, ma l’OMS opera in costante prontezza per una potenziale pandemia influenzale.

La Commissione Europea ha acquistato 700.000 dosi di vaccino antinfluenzale da CSL Seqirus, con l’opzione di acquistarne altri 40 milioni. La Finlandia ha iniziato a vaccinare le persone contro l’influenza aviaria, concentrandosi sui lavoratori ad alto rischio negli allevamenti di pollame. Negli Stati Uniti, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) ha acquistato quasi cinque milioni di dosi in più del vaccino antinfluenzale CSL Seqirus per le scorte.

Innovazioni Tecnologiche e Sfide

I vaccini disponibili si basano su ceppi inattivati di virus coltivati in uova di gallina, che sono economici ma lenti da produrre. I ricercatori stanno sviluppando vaccini utilizzando la tecnologia mRNA, che sono più costosi ma veloci da produrre e la cui formulazione può essere aggiornata per i ceppi emergenti. Hensley ha sviluppato un candidato vaccino a mRNA H5 testato nei furetti, affermando che questi vaccini saranno ampiamente utilizzati in caso di pandemia.

L’HHS ha fornito all’azienda farmaceutica Moderna 176 milioni di dollari per sviluppare un vaccino a base di mRNA contro l’influenza H5. CEPI sta lavorando per garantire una risposta equa a livello mondiale, poiché metà delle forniture di vaccini è vincolata a contratti e controlli sulle esportazioni. Paesi come gli Stati Uniti stanno studiando la possibilità di vaccinare il bestiame per ridurre la trasmissione del virus.

Jenna Guthmiller, immunologa presso l’Università del Colorado Anschutz Medical Campus, ha affermato che vaccinare il bestiame potrebbe essere uno sforzo di mitigazione fenomenale ma pratico da implementare. Tuttavia, ci sono sfide da superare, come il fatto che il virus si rifugia nelle ghiandole mammarie e nelle cellule epiteliali della mammella, rendendo difficile suscitare una risposta immunitaria protettiva.

Monitoraggio e Ricerca

I paesi stanno monitorando la diffusione del virus attraverso un aumento dei test su persone e animali. Prima dell’epidemia negli Stati Uniti, i ricercatori non pensavano che il bestiame potesse essere infettato dall’influenza aviaria. Ora stanno sviluppando test specifici per gli ospiti. Isabella Monne, che studia l’epidemiologia molecolare dei virus animali presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Venezia, sta sviluppando e valutando strumenti per aiutare i laboratori in Europa a rilevare particelle virali e anticorpi nel sangue e nel latte di mucca.

Gruppi di ricerca in Europa, Canada e Stati Uniti stanno testando campioni di sangue di mucca e latte sfuso. I ricercatori stanno monitorando le sequenze del genoma del virus alla ricerca di cambiamenti che migliorerebbero la capacità di infettare le cellule delle vie aeree superiori. Mutazioni che aumenterebbero il rischio per le persone sono oggetto di studio. Un gruppo ha creato una libreria di possibili mutazioni aminoacidiche sulla proteina emoagglutinina, che il virus utilizza per entrare nelle cellule.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la preparazione alla pandemia aviaria è una questione di estrema importanza nel panorama farmaceutico moderno. La sorveglianza intensificata, lo sviluppo di nuovi vaccini e la pianificazione internazionale sono fondamentali per prevenire una potenziale pandemia. La tecnologia mRNA rappresenta una svolta significativa, offrendo vaccini più rapidi da produrre e aggiornabili per i ceppi emergenti.

Nozione base di farmaceutica: I vaccini sono strumenti cruciali nella prevenzione delle malattie infettive, proteggendo le persone dall’ammalarsi e riducendo la trasmissione del virus.

Nozione avanzata di farmaceutica: La tecnologia mRNA consente la produzione rapida di vaccini e la possibilità di aggiornare rapidamente la formulazione per affrontare nuovi ceppi virali, rappresentando un punto di svolta nella risposta alle pandemie.

La riflessione personale che emerge è quanto sia vitale la preparazione e la cooperazione internazionale per affrontare le minacce pandemiche. La consapevolezza e la fiducia nella scienza sono fondamentali per garantire una risposta efficace e tempestiva.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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