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- L'OMS ha annunciato le nuove raccomandazioni per la stagione influenzale 2025-2026, includendo due sottotipi di virus influenzale A: H1N1 e H3N2.
- Circa 12,3 milioni di contagi influenzali si sono verificati in Italia nella stagione 2024-2025, sottolineando l'importanza di una protezione adeguata.
- L'OMS raccomanda l'esclusione del ceppo B/Yamagata per la sua significativa riduzione, spingendo per il passaggio ai vaccini trivalenti.
Le Raccomandazioni dell’OMS per la Stagione Influenzale 2025-2026
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente annunciato le raccomandazioni per la composizione dei vaccini antinfluenzali per la stagione 2025-2026 nell’emisfero settentrionale. Questo annuncio giunge mentre molti paesi, tra cui l’Italia, stanno ancora affrontando le conseguenze della stagione influenzale 2024-2025, che ha visto circa 12,3 milioni di contagi nel paese. Le raccomandazioni dell’OMS sono il risultato di consultazioni con esperti e analisi dei dati di sorveglianza del virus influenzale, generati dal sistema globale di sorveglianza e risposta all’influenza dell’OMS (GISRS). L’aggiornamento periodico dei virus contenuti nei vaccini è essenziale per garantire l’efficacia dei vaccini stessi, data la continua evoluzione dei virus influenzali.
Composizione del Vaccino Trivalente
Per la stagione influenzale 2025-2026, l’OMS raccomanda una formulazione trivalente del vaccino. Questa includerà due sottotipi di virus influenzale A, ovvero H1N1 e H3N2, e un lignaggio di influenza B, il Victoria. Nello specifico, per i vaccini a base di uova, si consiglia l’inclusione di un virus simile ad A/Victoria/4897/2022 (H1N1)pdm09, un virus simile ad A/Croatia/10136RV/2023 (H3N2), e un virus simile a B/Austria/1359417/2021 (lignaggio B/Victoria). Per i vaccini basati su colture cellulari, proteine ricombinanti o acidi nucleici, si raccomanda un virus simile a A/Wisconsin/67/2022 (H1N1)pdm09, un virus simile a A/District of Columbia/27/2023 (H3N2), e un virus simile a B/Austria/1359417/2021 (lignaggio B/Victoria).
Esclusione del Lignaggio B/Yamagata
Negli ultimi periodi, si è rilevato un declino significativo nella diffusione di questo ceppo, e nessun campione è stato identificato nel periodo da settembre a febbraio. L’OMS sottolinea la necessità di rimuovere il ceppo B/Yamagata tempestivamente e sollecita le autorità sanitarie a livello nazionale e regionale a considerare il passaggio definitivo ai vaccini trivalenti. “Dovrebbe essere fatto ogni sforzo per escludere questo componente il prima possibile”, ha dichiarato un rappresentante dell’OMS durante il meeting.
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Un Passo Verso il Futuro: L’Innovazione nei Vaccini Antinfluenzali
L’aggiornamento delle raccomandazioni per la composizione dei vaccini antinfluenzali rappresenta un passo fondamentale per la salute pubblica globale. La capacità di adattare rapidamente i vaccini alle nuove varianti del virus è essenziale per mantenere alta l’efficacia dei programmi di immunizzazione. Questo processo di aggiornamento continuo è reso possibile grazie alla collaborazione internazionale e alla condivisione dei dati di sorveglianza tra i vari centri di ricerca.
In un contesto di innovazione farmaceutica, è fondamentale comprendere come le aziende farmaceutiche stiano evolvendo per rispondere a queste sfide. La capacità di sviluppare vaccini più rapidamente e in modo più efficiente è un esempio di come l’industria stia adottando tecnologie avanzate e metodologie innovative. Un concetto base di innovazione farmaceutica è l’importanza della ricerca e sviluppo (R&D) nella creazione di nuovi vaccini. Le aziende investono ingenti risorse in R&D per migliorare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, garantendo al contempo una produzione su larga scala.
Una nozione avanzata nel business case delle farmaceutiche è l’adozione di piattaforme di produzione flessibili, che consentono di adattare rapidamente la produzione alle nuove esigenze. Queste piattaforme utilizzano tecnologie come la biologia sintetica e la produzione su scala ridotta per accelerare il processo di sviluppo. Questo approccio non solo migliora la capacità di risposta alle emergenze sanitarie, ma riduce anche i costi e i tempi di produzione.
Riflettendo su questi aspetti, emerge l’importanza di un sistema sanitario globale che sia reattivo e proattivo. La collaborazione internazionale e l’innovazione tecnologica sono strumenti chiave per affrontare le sfide future e garantire una protezione efficace contro le malattie infettive.