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- L'accordo coinvolge 17 paesi, tra cui 15 Stati membri dell'Unione Europea.
- Possibilità di ordinare fino a 146 milioni di dosi del vaccino COVID-19 mRNA.
- Il contratto di fornitura avrà una durata massima di quattro anni.
- Moderna stima ricavi tra $1,5 miliardi e $2,5 miliardi nel 2025.
Il recente accordo stipulato tra Moderna, leader nel settore delle biotecnologie, e la Commissione Europea, rappresenta una significativa evoluzione nell’ambito della preparazione sanitaria. Tale intesa è finalizzata a ottimizzare l’accesso ai vaccini ed a implementare efficaci misure preventive contro eventuali crisi sanitarie future. L’iniziativa congiunta è volta non solo allo sviluppo di nuovi vaccini ma anche alla ricerca innovativa in campo terapeutico, al fine di garantire una pronta risposta dell’Unione Europea a qualunque evenienza epidemica. Di recente, Hera, l’autorità che si occupa della preparazione e risposta alle emergenze sanitarie in seno alla Commissione Europea, ha consolidato un’intesa quadro con Moderna, una delle principali aziende nel settore dei vaccini mRNA, con l’obiettivo di approvvigionarsi congiuntamente. In totale sono coinvolti 17 paesi, inclusi 15 Stati membri dell’Unione Europea, i quali possono ordinare fino a 146 milioni di dosi del noto vaccino COVID-19 mRNA. È opportuno evidenziare come l’Italia risulti esclusa da tale contratto collettivo. La stessa Commissione Europea ribadisce che questa strategia d’approvvigionamento non solo garantisce supply chain sicure, ma contribuisce anche a elevare il livello di prontezza degli Stati partecipanti in previsione della gestione futura delle emergenze sanitarie. Un ulteriore aspetto favorevole del vaccino è rappresentato dalla sua capacità di essere stoccato a temperature normali per congelamento; ciò facilita indubbiamente procedure distributive tanto tempestive quanto efficaci.

Moderna e l’Espansione del Vaccino COVID-19 in Europa
Moderna ha ufficialmente comunicato la vittoria in una gara d’appalto riguardante la fornitura del proprio vaccino mRNA contro il COVID-19, estendendo questa operazione non soltanto all’Unione Europea, ma includendo anche stati come la Norvegia e la Macedonia del Nord. Questo contratto avrà una durata massima che si estende fino a quattro anni ed offre a 17 nazioni l’opportunità fondamentale d’accesso al vaccino sviluppato da Moderna; ciò contribuirà in modo significativo alle strategie nazionali per combattere la pandemia. Chantal Friebertshäuser, nel suo ruolo come Senior Vice President e General Manager della divisione Europa & Medio Oriente della compagnia farmaceutica Moderna, ha sottolineato quanto sia cruciale disporre (da parte dei paesi) di fonti diversificate per l’approvvigionamento. In particolare è stata menzionata l’importanza dell’impiego delle siringhe preriempite: queste ultime sono fortemente raccomandate dagli operatori sanitari poiché mitigano significativamente i rischi legati agli errori nella somministrazione dei vaccini stessa, conseguentemente elevando così l’efficacia delle campagne immunizzanti sul territorio nazionale.
- 👍 Un passo avanti per la salute pubblica europea......
- 👎 L'Italia esclusa: un'occasione mancata......
- 🤔 Un'alleanza che ridefinisce l'innovazione sanitaria......
Innovazione e Sfide Finanziarie di Moderna
Nella data di settembre 2024 è avvenuto un evento significativo: la Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione alla vendita di una versione rinnovata del vaccino mRNA, denominato Spikevax della Moderna. Questa nuova formulazione è stata elaborata appositamente per affrontare la diffusione della variante SARS-CoV-2 JN.1 ed è destinata all’impiego da parte di persone che hanno almeno sei mesi d’età. Pur mantenendo solide fondamenta economiche – con liquidità netta superiore ai debiti e un indicatore di liquidità corrente fissato a 4,39 – le previsioni degli analisti segnalano un declino dei ricavi pari al 53% nell’anno corrente. La compagnia non si limita a proporre soluzioni antivirali; essa continua ad esplorare i vasti orizzonti della medicina mRNA coinvolgendosi attivamente nel trattamento delle malattie infettive così come in settori quali l’immuno-oncologia e le malattie rare o autoimmuni. Negli ultimi tempi però Moderna ha dovuto rivedere al ribasso i suoi obiettivi commerciali previsti per il prossimo biennio: ora stima ricavi oscillanti fra $1,5 miliardi e $2,5 miliardi nel corso del 2025.
Prospettive Future e Riflessioni sull’Innovazione Farmaceutica
Il recente accordo fra la Commissione Europea e il colosso farmaceutico Moderna segna una fase decisiva nella direzione della sicurezza sanitaria potenziata, nonché nell’ottimizzazione della risposta a possibili futuri eventi critici dal punto di vista sanitario. Si deve riconoscere che l’innovazione farmacologica è intrinsecamente legata a uno scenario complesso che richiede sinergia tra ricerca d’avanguardia, evoluzione tecnica ed efficiente amministrazione finanziaria. L’approccio innovativo basato su mRNA proposto da Moderna illustra con chiarezza come questa tecnologia possa ridisegnare i contorni della medicina contemporanea contribuendo al benessere collettivo degli individui. D’altro canto, i recenti ostacoli economici insieme alle previsionali riduzioni dei guadagni manifestano con urgenza l’importanza imprescindibile della pianificazione imprenditoriale agile.
In tale contesto in continua metamorfosi tecnologica, diventa essenziale per i settori farmaceutici investire costantemente nei processi d’investigazione scientifica volti allo sviluppo terapeutico innovativo. L’attitudine all’adattamento rispetto ai cambiamenti delle domande sul mercato così come la capacità reattiva verso le crisi sanitarie, rappresentano dimensioni fondamentali del successo sostenibile a lungo termine nel campo medicale. Grazie al suo costante impegno nelle tecnologie a base mRNA nonché nella diversificazione dei propri vaccini proposti sul mercato globale, Moderna emerge quale modello preminente attraverso cui stimolare risposte pionieristiche rispetto alle esigenze sanitarie planetarie.