E-Mail: [email protected]
- L'Oms ha convocato 1.200 esperti per affrontare l'influenza aviaria H5N1.
- Il virus H5N1 ha contagiato mucche da latte negli Usa.
- Vaccini a Rna riducono di 30 volte la quantità di Rna.
## L’Allarme H5N1: Un Virus in Evoluzione e la Necessità di Preparazione Globale
Il 19 marzo 2025, un evento di portata mondiale ha riunito oltre 1.200 esperti, convocati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per affrontare una sfida emergente: l’influenza aviaria H5N1. L’incontro, focalizzato sulle priorità di ricerca e sviluppo, ha evidenziato la crescente preoccupazione per un virus che, negli ultimi mesi, ha dimostrato una capacità allarmante di diffondersi tra diverse specie animali, inclusi i bovini da latte.
La presenza di focolai in mammiferi selvatici e allevati, come i visoni in Spagna e Finlandia, ha destato particolare attenzione. Negli Stati Uniti, il patogeno ha effettuato un balzo in avanti, contagiando le mucche da latte con due varianti differenti, B3.13 e D1.1. Questa situazione è particolarmente critica, considerando lo stretto contatto tra l’uomo e questi animali, spesso in condizioni di scarsa protezione. La mancanza di dispositivi di protezione individuale e la reticenza a cercare assistenza medica tra i lavoratori degli allevamenti aumentano il rischio di un possibile salto di specie.

## Monitoraggio e Prevenzione: Strumenti e Sfide
Nonostante l’assenza di segnali di trasmissione diretta da persona a persona, l’OMS sottolinea l’importanza di non abbassare la guardia. Il rischio di ricombinazione, ovvero la co-infezione di un individuo con un ceppo umano e aviario dell’influenza, potrebbe accelerare l’adattamento del virus all’organismo umano, aprendo la strada a una potenziale pandemia.
Fortunatamente, oggi disponiamo di strumenti di monitoraggio avanzati che ci permettono di seguire l’evoluzione del virus quasi in tempo reale. Tuttavia, una pandemia rimane un evento imprevedibile. I casi umani sporadici diagnosticati finora hanno manifestato sintomi lievi, come congiuntiviti, spesso non accompagnate da febbre, rendendo difficile l’individuazione precoce.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal contagio da altri mammiferi. Negli Stati Uniti, gatti che hanno consumato latte crudo proveniente da allevamenti infetti hanno sviluppato la malattia. Le modalità di trasmissione negli allevamenti sono ancora oggetto di studio, ma è probabile che l’intervento umano giochi un ruolo cruciale. L’uso di tettarelle non sterilizzate per l’aspirazione del latte e l’intensa movimentazione di bovini tra gli stati contribuiscono alla diffusione del virus.
## La Corsa ai Vaccini: Sfide Produttive e Tecnologie Innovative
Alcuni paesi, come la Finlandia, hanno già imposto la vaccinazione per gli operatori a stretto contatto con gli animali a rischio. Tuttavia, una vaccinazione estesa alla popolazione generale in caso di pandemia presenta sfide significative. Il modello attuale di aggiornamento annuale dei vaccini stagionali contro l’influenza non è sufficiente per affrontare un’emergenza pandemica, dove la rapidità di produzione e distribuzione è fondamentale.
Un problema cruciale è la dipendenza dalla produzione di vaccini su uova embrionate di gallina. In piena emergenza pandemica da un virus aviario, la disponibilità di uova potrebbe essere limitata, creando un collo di bottiglia nella produzione. Sebbene esistano alternative, come le colture cellulari, queste tecnologie sono in mano a pochi produttori e non garantirebbero una distribuzione capillare e tempestiva.
La soluzione potrebbe risiedere in tecnologie innovative, come i vaccini a RNA messaggero autoamplificante. Questi vaccini, già sperimentati durante la pandemia da Covid-19, richiedono una quantità di RNA inferiore di circa 30 volte rispetto ai vaccini tradizionali, consentendo di immunizzare un numero maggiore di persone con la stessa quantità di materia prima. L’EMA ha già approvato il primo vaccino anti-Covid basato su RNA autoamplificante, e diversi produttori stanno conducendo studi clinici con questa tecnologia per l’influenza aviaria.
## Prepararsi al Futuro: Superare la Pandemic Fatigue e Investire nella Prevenzione
Una delle maggiori sfide è comunicare il rischio al pubblico senza creare allarmismi. La “pandemic fatigue”, ovvero l’assuefazione dell’opinione pubblica nel sentir parlare di nuove pandemie, potrebbe rallentare la risposta pubblica a future emergenze sanitarie. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della preparazione, sottolineando che, a differenza del Covid-19, l’influenza pandemica potrebbe colpire maggiormente i giovani.
La decisione di alcuni paesi di uscire dall’OMS potrebbe avere conseguenze negative, soprattutto per i paesi a basso reddito, dove la mancanza di protezioni, la scarsa prevenzione e l’alta densità abitativa renderebbero l’impatto di una nuova epidemia potenzialmente più grave. È necessario un impegno globale per sostenere economicamente la produzione di vaccini e garantire un accesso equo a tutti i paesi.
## Innovazione Farmaceutica: Un Imperativo per la Salute Globale
L’innovazione farmaceutica gioca un ruolo cruciale nella preparazione e nella risposta alle pandemie. La capacità di sviluppare e produrre rapidamente vaccini efficaci è essenziale per proteggere la salute pubblica e mitigare l’impatto economico e sociale delle emergenze sanitarie.
Una nozione base di innovazione farmaceutica, applicabile al tema dell’articolo, è lo sviluppo di piattaforme tecnologiche flessibili, come i vaccini a RNA messaggero, che possono essere rapidamente adattate a nuovi ceppi virali. Questo approccio consente di ridurre i tempi di sviluppo e produzione, garantendo una risposta più tempestiva alle emergenze.
Una nozione avanzata di innovazione farmaceutica è l’implementazione di strategie di “One Health”, che integrano la salute umana, animale e ambientale. Questo approccio riconosce che le pandemie sono spesso il risultato di interazioni complesse tra questi tre ambiti, e che la prevenzione richiede un approccio multidisciplinare e collaborativo.
Riflettiamo: la pandemia di Covid-19 ci ha insegnato che la preparazione e la collaborazione globale sono fondamentali per affrontare le emergenze sanitarie. L’allarme H5N1 ci offre un’opportunità per imparare dagli errori del passato e investire in tecnologie innovative e strategie di prevenzione che possano proteggere la salute del nostro pianeta. *Non sprechiamo questa occasione.*