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- I criceti vaccinati per via nasale hanno mostrato una carica virale da 100 a 100mila volte inferiore rispetto ai criceti vaccinati tramite iniezione o non vaccinati.
- Nessuno dei criceti esposti agli animali vaccinati per via nasale è stato infettato, indipendentemente dal fatto che fossero immunizzati o meno.
- Lo studio dimostra che i vaccini nasali sono più efficaci nel prevenire la trasmissione del virus rispetto ai vaccini iniettabili.
Il vaccino nasale potrebbe rappresentare una svolta decisiva nella lotta contro le infezioni respiratorie. I vaccini iniettabili, sebbene abbiano salvato milioni di vite, non sono riusciti a prevenire la trasmissione del virus. Dal Covid-19 all’influenza stagionale, passando per il virus respiratorio sinciziale (Rsv) e l’aviaria, i patogeni che si diffondono per via aerea troveranno un ostacolo difficile da superare nei vaccini mucosali, somministrati tramite spray nasale o gocce orali. Questo è quanto dimostrato dai ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis, grazie a un esperimento sui criceti utilizzando un vaccino nasale anti-Covid. I risultati dello studio sono stati pubblicati su ‘Science Advances’.
Il Trionfo della Scienza Moderna
I vaccini contro il Covid-19 sono stati sviluppati alla velocità della luce, in pochi mesi dopo la comparsa del nuovo coronavirus. Questo è stato un trionfo della scienza moderna che ha salvato milioni di vite. Tuttavia, nonostante abbiano ridotto significativamente malattie e morti, le iniezioni non sono riuscite a fermare la pandemia né a bloccare la diffusione del virus. Questo punto debole potrebbe essere superato dai vaccini mucosali. Usando un vaccino nasale anti-Covid basato sulla tecnologia della Washington University, approvato in India e concesso in licenza all’azienda biotech statunitense Ocugen per lo sviluppo negli Stati Uniti, i ricercatori hanno fornito una prova inedita: i criceti vaccinati con lo spray, anche se infettati, non hanno trasmesso il virus ad altri criceti, interrompendo così il ciclo di trasmissione. Al contrario, il vaccino tradizionale iniettabile non è riuscito a ottenere lo stesso risultato.
Dettagli dello Studio e Risultati Sorprendenti
Per prevenire la trasmissione virale è necessario mantenere bassa la quantità del patogeno nelle vie aeree superiori. Meno virus significa meno probabilità di infettare altre persone tossendo, starnutendo o respirando. Jacco Boon, professore di medicina, microbiologia molecolare, patologia e immunologia alla Washington University, e autore senior della ricerca, ha spiegato che lo studio dimostra come i vaccini mucosali siano superiori ai vaccini iniettabili nel limitare la replicazione virale e nel prevenire la trasmissione del virus. In una situazione epidemica o pandemica, questo tipo di vaccino è quello su cui puntare.
Per verificare l’ipotesi, il team di ricerca ha sviluppato e validato un modello ad hoc della trasmissione comunitaria dell’infezione utilizzando criceti, animali suscettibili per natura al Sars-CoV-2, a differenza dei topi. Nell’esperimento, gli studiosi hanno somministrato a due gruppi di criceti versioni di laboratorio del vaccino anti-Covid nasale iNcovacc e del vaccino iniettabile di Pfizer, lasciando un terzo gruppo non vaccinato. Dopo alcune settimane, gli scienziati hanno infettato altri criceti con Sars-CoV-2, mettendoli in contatto con il resto del campione per 8 ore. Trascorso questo tempo, il virus è stato rilevato nel naso e nei polmoni dell’86% dei criceti vaccinati per via nasale e del 94% di quelli vaccinati tramite iniezione. Tuttavia, la carica virale nelle vie aeree dei criceti vaccinati per via nasale era da 100 a 100mila volte inferiore rispetto ai criceti vaccinati tramite iniezione o non vaccinati.
Implicazioni Future e Conclusioni
Nella seconda fase dell’esperimento, i criceti infettati sono stati messi a contatto con quelli sani, sia vaccinati che non vaccinati. I risultati sono stati sorprendenti: nessuno dei criceti esposti agli animali vaccinati per via nasale è stato infettato, indipendentemente dal fatto che fossero immunizzati o meno. Al contrario, metà degli animali esposti ai criceti vaccinati tramite iniezione hanno contratto il virus. La vaccinazione attraverso il naso, e non tramite iniezione, ha interrotto il ciclo di trasmissione, come riferito dagli autori dello studio. Secondo il ricercatore Jacco Boon, questi risultati sono significativi alla luce del pericolo rappresentato dall’aviaria. Mentre il gruppo della Washington University sta lavorando su un vaccino nasale per il virus dell’aviaria, Boon conclude che contro le infezioni respiratorie, i vaccini mucosali sono il futuro.
Bullet Executive Summary
Il vaccino nasale rappresenta una speranza concreta nella lotta contro le infezioni respiratorie, superando i limiti dei vaccini iniettabili. Studi condotti dalla Washington University School of Medicine di St. Louis hanno dimostrato che i vaccini mucosali possono prevenire la trasmissione del virus, interrompendo il ciclo di contagio. Questo approccio innovativo potrebbe essere determinante nella gestione di future pandemie, offrendo una protezione più efficace contro patogeni come il Covid-19, l’influenza stagionale, il virus respiratorio sinciziale e l’aviaria.
In ambito farmaceutico, è fondamentale comprendere che la somministrazione di vaccini attraverso le mucose può stimolare una risposta immunitaria locale più rapida ed efficace rispetto ai vaccini iniettabili. Questo è particolarmente rilevante per i virus che replicano rapidamente nelle vie respiratorie. Inoltre, una nozione avanzata di farmaceutica applicabile a questo contesto è l’importanza della formulazione del vaccino per garantire la stabilità e l’efficacia del principio attivo quando somministrato per via nasale o orale.
Riflettendo su queste scoperte, emerge l’importanza di continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie vaccinali. La capacità di adattarsi rapidamente alle minacce emergenti e di implementare soluzioni innovative sarà cruciale per proteggere la salute globale e prevenire future pandemie.